La Torre che domina la baia del porto di Ponza poggia su ruderi che appartenevano alla villa romana.
Venne fatta costruire da Alfonso d'Aragona tra il 1479 e il 1481 quando l'isola fu data in enfiteusi ad Alberico Carafa, Antonio Petrucci e Aniello Arcamone.
Pacichelli nel 1685 così la descrive: "...A sinistra, in sito elevato, circa settanta passi, e lontana dugento stà la torre, quasi un quadro di trenta passi scarsi per ogni verso, di altezza ordinaria, alla quale si ascende per una scala di legno, non amovibile. comprende questa trè stanze nel primo ingresso, ed altretante sopra al pian cannone, cioè tre pezzi di ferro con altro poco armamento, delle quali due sono imperfette..."
Venne fatta restaurare nel 1770 dal Maggiore Benedetto Rezzano e doveva servire alla difesa.
Fu attaccata nel febbraio 1813 dalle fregate inglesi e malgrado l'armamento modesto non crollò per la sua mole massiccia.
Nel '900 divenne sede del confino fascista e poi colonia della parrocchia.
Negli anni '50 ci furono molti cambiamenti al suo interno, oggi è rimasto il basamento e i riquadri di quattro finestre.
Oggi è un albergo, la Torre dei Borboni.
La Torre
Da qui si potevano osservare le navi che entravano in porto
Il pozzo e lo stemma
Lo stemma all'interno
(Foto che ho scattato nell'estate 2016)
La salita che porta alla Torre
La Torre con la sua imponenza domina l'abitato di Ponza
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
La torre quadrata sulla collina della Madonna in un disegno di Pasquale Mattei del 1847
La torre e sotto i resti della chiesa della Trinità disegno di Pasquale Mattei del 1847
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