Era un abbraccio dolce anche se il vento all'ultimo lo respingeva dall'isola col suo gozzo a vela.
Mio nonno era argilla impastata con gli elementi della sua Ponza; il mestiere gli dava la forma e il sale ne asciugava l'impasto.
Dopo ogni estate, sazio di solitudine tornava orgoglioso col suo gozzo scarno.
Nei lunghi mesi in mare si era nutrito di ricordi e di sogni per i figli che non aveva visto nascere, ma di cui avrebbe gustato il sorridere, il suo cuore era sempre diretto verso l'isola di Ponza.
Specialmente quando quel vento teso proveniente dall'isola, frenando il rientro, gli portava l'essenza inconfondibile della sua casa, il profumo di Ponza, nei racconti di mio nonno era la primavera, quando il vento diffondeva gli odori delle colline gialle di fiori o di Ponza in inverno quando il vento diffondeva gli odori salmastri di piante spiaggiate.
Placido Lubrano Lavadera
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732 INSVULA PARFUMS
Tramonto a Chiaia di Luna con i raggi del sole che sembrano lottare contro delle nuvole tempestose......
Agosto 2013
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