Questo racconto è tratto dal libro di Silverio Mazzella "Le ore del giorno, i giorni dell'anno, gli anni della vita" in cui Bersila Iodice, figlia del pescatore Aniello, uno dei protagonisti, così ricorda:
"Mio padre Aniello era imbarcato sul gozzo di Ciancanella, armatore di Le Forna, e pescava le aragoste nell'isola di Iàlde (L'isola de La Galite, al largo della Tunisia), per mandarle poi a Ponza o a Marsiglia con i motovelieri chiamati burchièlle (velieri - vivaio con parte della stiva inondata d'acqua perchè dei fori praticati sulla fiancata ne permettevano il ricambio continuo per conservare vivo il pescato)"
Dopo la faticosa giornata di lavoro, con la barca ormeggiata il quello che era un porticciolo di fortuna, l'equipaggio aveva trovato rifugio in quella grotta - magazzino che i primi coloni provenienti dall'isola di Ponza avevano faticosamente scavato là dove la spiaggia finisce e inizia la parete del monte. Aniello si svegliò in piena notte per fumare la pipa, come sua abitudine, e per questo litigava spesso con la moglie.
Il mare era calmo, la barca dondolava pigramente al chiarore della luna che splendeva alta e piena nel cielo, quel cielo lontano mille miglia dalla sua isola, dalla sua casa.
Ciancanella dormiva e fuori c'era una calma quasi irreale.
"Seduto in silenzio in quel giaciglio improvvisato fu attratto da un'ombra furtiva. Rimase in silenzio senza muoversi mentre i suoi compagni dormivano, capobarca compreso. Aniello osservò con attenzione per capire se fosse un ladro perchè una figura esile e minuta come un bambino e con un berrettino in testa si avvicinò a Ciancanella per svegliarlo. Parlottarono sottovoce. Riuscì a capire solo qualche frase: - "Ti avevo detto di non venire; lo sai che ora non pescherai molto!" - "Lo so, ma non potevo fare a meno di venire a pescare qui".
Poi quella misteriosa figura uscì dalla grotta e si allontanò inghiottito dal chiarore lunare. Non fu facile il giorno dopo per Aniello sapere la verità su quell'incontro. Dopo reiterate insistenze il mistero fu svelato: - "Era il munacièllo che vive sulla mia barca da molto tempo." confessò Ciancanella - "purtroppo è un munacièllo povero, non mi dà ricchezza, però mi aiuta nella pesca e nel remare"
E Aniello: "Ecco perchè quando noi remiamo in due sulla nostra barca non riusciamo mai a raggiungerti, tu non remi da solo, ti aiuta il munacièllo!"
La spiaggia di La Galite, 1939
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