Le case-grotta dei contadini ai Faraglioni, isola di Ponza
mercoledì 31 maggio 2023
Le case -grotta ai Faraglioni
domenica 28 maggio 2023
Un antico modo di dire ponzese
Sciacque Ròse e viva Agnèse
(Sciàcqua Rosa e viva Agnese)
E' un modo di dire per indicare lo spreco, di chi ha dissipato un patrimonio
Ponza com'era un tempo
Monete d'oro
venerdì 26 maggio 2023
Togliatti all'isola di Ponza, 1954
Nel 1954 Palmiro Togliatti con Nilde Iotti e la figlia Marisa visitarono l'isola di Ponza.
Ed ecco alcune foto ricordo del loro soggiorno all'isola.
Nella prima foto vediamo Togliatti nel cortile della pensione "Gennarino a mare" con la figlia Marisa. C'è anche Ernesto Prudente.
Nella seconda, Togliatti, Nilde Iotti e Marisa sono in barca con Temistocle Curcio e Silverio Califano.
Nella terza, dopo la gita in barca scendono al porticciolo (Archivio Rcs)
mercoledì 24 maggio 2023
La stagione delle ginestre
(Dal Memorando della Commissione spedita in Ponza per Sovrano volere, 27 Febbraio 1858)
"Questa pianta che, spontanea, è nata sull'isola da pochi anni a questa parte si è diffusa rapidamente. Non ha altro scopo che cingere i poderi per garantire le coltivazioni dai danni dei venti marini ma ben altro potrebbe ottenersi da siffatta pianta la quale per quanto è utile all'industria e agli usi della vita ma ai tanti è sconosciuta e negletta.
Non così in altri luoghi del Regno e precisamente nelle Calabrie dove i virgulti vengono usati per usi svariati e soprammodo per la manifattura di telerie per letto, per la tavola, per camicie, per vestimenta, adattabile per la costruzione di sacchi, di materassi e di paglioni.
La parte più grezza e meno gentile delle filamenta si raccoglie come stoppa per riempirne materassi, guanciali e coltri. Sarebbe di immenso vantaggio per un luogo che non si presta per la vegetazione della canapa e lino il secondare le tendenze dei proprietari isolani intorno alle piantagioni della ginestra e per raggiungere il grande scopo di siffatta pubblica utilità dovrebbe provvedersi la merce d'incoraggiamento perchè si propagassero i vivai e le piantagioni nel territorio dell'isola il che renderebbe produttivi i luoghi più alpestri e selvaggi dai quali attualmente nulla si ritrae. A tale effetto potrebbe assegnarsi la somma di ducati 20 da distribuirsi a titolo di premio in pro di coloro che mostrassero d'aver posto a dimora un dato numero di piante, secondo le norme di regolamento che all'uopo potrebbe essere compilato.
Negl'immegliamenti agrari ed industriali si giunga tanto più facilmente alla meta quanto meglio si secondano le tendenze e gli usi degli agricoltori, ed è per questo che in Ponza e nelle isolette dipendenti ove la ginestra già si pianta per sola cinta di fondi, è certezza che siffatta piantagione sarà propagata con positivo vantaggio per la industria e per i comodi della vita con incoraggiamento da parte della Pubblica Amministrazione."
(Tratto dal libro di Ernesto Prudente "Scorribande")
Poco tempo fa nel programma Linea Verde hanno trasmesso un servizio dalla Calabria in cui si è visto che dalla ginestra si ricava, dopo varie lavorazioni, una fibra che lavorata al telaio, attraverso l'antica arte tessile, viene usata per abiti, biancheria proprio come è riportato nel Memorando del 1858.
domenica 21 maggio 2023
Scarte frusce è pigle premère
"Quante volte lo abbiamo sentito, quante volte lo abbiamo pronunciato.
E' un modo di dire per una difficile interpretazione.
In genere vuol significare la spiacevole situazione del cadere dalla padella nella brace; di chi per scansare un fatto ritenuto dannoso incorre in uno più grave come colui che tentando di scapolare ad un evento sfavorevole incappa in uno ancora peggiore.
Il detto trae origine dal frasario dei giocatori di carte che ha dato origine a tante espressioni caratteristiche come: Si na carte canusciute; T'adda fà nu lisce è busse; E' pigliàte asse pe figure; E' fatte asse pigliatutte; Si canusciute comm'a sètte i denare."
(Tratto dal libro di Ernesto Prudente "Scorribande")
Ponza di tanti anni fa
Ponzesi intenti a giocare a carte
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Carte da gioco napoletane
venerdì 19 maggio 2023
A controra
Noi bambini ponzesi avevamo timore della controra.
La parola controra, dal latino contra horas, significa ore contrarie.
In dialetto indica le prime ore pomeridiane destinate al riposo.
Tutto nasce dal mondo contadino perchè in quelle ore, in estate, era massacrante lavorare nei campi per il troppo caldo quindi ci si fermava, si faceva "u scampulille" per poi riprendere quando il sole era più basso.
Era anche l'escamotage per far riposare i bambini durante i pomeriggi d'estate in cui non si poteva uscire per il gran caldo.
Altri tempi!!!
Ernesto Prudente nel suo libro "Leggende isolane" così racconta della controra.
"Basta, altrimenti chiamo la controra.
Era questo uno dei segnali per ristabilire l'ordine fra i figli, com'era un rigido avvertimento perchè i figli non uscissero di casa.
Nessun bambino ha mai contrastato il contenuto di questa espressione.
I bambini, tutti, all'ascolto di questa parola cadevano in un silenzio profondo.
Quando la mamma voleva che tu restassi in casa invocava la controra e tu non ti muovevi...
Era come un fantasma, la controra, avvolta in un ampio lenzuolo bianco che volteggiava in tutte le case.
La controra esisteva solo d'estate e in uno specifico momento della giornata, il dopopranzo."
Ancora oggi quel lasso di tempo a Ponza lo chiamiamo "dinte a cuntrora"
Joseph Joubert
mercoledì 17 maggio 2023
Finalmente!!!
Dopo tanti mesi di chiusura finalmente è stata riaperta la chiesetta del Purgatorio posta all'interno del cimitero dell'isola di Ponza.
Questa chiesetta è stata costruita nel 1794 ed all'interno, sull'altare, era custodita un'antica statua della Madonna della Salvazione. Da qualche anno è sparita.
I marinai ponzesi quando partivano da Ponza con i loro bastimenti per andare in Sardegna passavano sotto il cimitero tra lo Scoglio Rosso e le Grotte di Pilato, si toglievano la coppola, alzavano lo sguardo, chiedevano protezione alla Madonna della Salvazione intonando questa canzoncina.
O Vergine bella
madre d'amore
tu sei la stella che guarda il mar
per te stan l'onde
stan l'onde quiete
se fischia il turbo,
si freme il mar.
A te ricorre
il buon nocchiero
prima di porre
la nave in mar
e se confida
confida in te,
in te, sua guida.
D'ogni periglio
sa di scampar.
(Tratta dal libro di Gino Usai "I pescatori ponzesi in Sardegna dal Settecento ai giorni nostri")
La chiesetta del Purgatorio all'interno del cimitero (estate 2022)
domenica 14 maggio 2023
Una barca...un maestro d'ascia
Queste foto sono state scattate sulla spiaggia di Santa Maria, all'isola di Ponza.
Un maestro d'ascia è all'opera, la barca è il "San Silverio"
(Per gentile concessione di Eduardo Filippo, proprietario della barca, 1976)
sabato 13 maggio 2023
Buon compleanno mamma!!!
Cara mamma mi piace pensare che quest'anno festeggerai il tuo compleanno insieme a papà Ciro.
Buon compleanno ovunque tu sia!!!
Il ricordo non muore mai...
Elvira Conte Iacono
14 maggio 1926 / 10 novembre 2022
(Foto di Marianna Licari, mia figlia)
"Non esiste separazione definitiva finchè esiste il ricordo"
Isabel Allende
giovedì 11 maggio 2023
Un'antica espressione ponzese
E' fatte Santa Marìe e Crastulèlle
Quest'antica espressione ponzese stava ad indicare la rottura accidentale di piatti e bicchieri
Nota:
Cràstule significa in dialetto ponzese frammento di terracotta, di vetro, di specchio
L'isola di Ponza di tanti anni fa
Piatti rotti
Bicchiere rotto
martedì 9 maggio 2023
Ncòppe u Nciènze
E' un altopiano che si trova nell'estremità settentrionale dell'isola di Ponza ed un braccio di mare lo separa dall'isolotto di Gavi.
E' ricco di piante officinali che i ponzesi raccoglievano per curare i malesseri.
Su questo pianoro ci sono i resti di un antico cenobio cistercense da cui, forse, prende il nome, incenso.
Da qualche anno c'è anche una specola dedicata a San Silverio.
(Foto di Maurizio Musella)
I resti dell'antico cenobio cistercense
La specola dedicata a San Silverio (Foto di Rossano Di Loreto)