Una giornata di aprile che doveva essere gioiosa si è trasformata in una tragedia….
Due
ragazzine romane hanno perso la vita sull’isola di Ventotene per una
parete di tufo che è franata su di loro mentre erano sula spiaggia di
Cala Rossano.
Erano sull’isola per un campo scuola…uno dei tanti che si svolgono ogni anno….
E così ritorna alla ribalta la pericolosità delle rocce…non solo a Ventotene ma anche a Ponza…
Chiaia
di Luna è chiusa da tempo per la falesia pericolante e se non si
faranno i lavori di messa in sicurezza è meglio così…ha già fatto le sue
vittime.
Anche la spiaggia della Parata non è accessibile per pericolo frane…Cala Inferno pure….
Ma le altre parti di costa che circondano l’isola sono sicure?
Sul quotidiano “Il Messaggero” hanno pubblicato una mappa delle zone a rischio sia di Ponza che di Ventotene.
A
Ponza risultano pericolose anche Punta dell’Incenso, Cala Felce, Punta
del Papa, Cala Feola, Punta della Guardia, Punta Santa Maria (dove sono
le grotte azzurre) ma anche Palmarola e l’isolotto di Gavi.
Zannone pare sia meno pericolosa perché la conformazione delle rocce è diversa dalle altre isole in quanto ha un’origine appenninica e non vulcanica.
Comunque
dopo la tragedia di Ventotene bisogna verificare ancora di più lo stato
delle coste….intervenire dove c’è uno stato di pericolo.
È facile chiudere una spiaggia o un tratto di costa….
Credo che invece bisogni effettuare degli interventi, insistere per avere i fondi necessari.
Il turismo se non ci sono spiagge accessibili e ovviamente sicure è come una farfalla dalle ali spezzate.
Cominciamo
a pensare alle piccole cose che poi sono le più grandi come la
sicurezza delle persone più che alle mega barche dei vip.