lunedì 11 novembre 2024

Il cutter Elisabetta

 Il cutter Elisabetta era del papà di nonna Assunta, il mio bisnonno Pasquale Mazzella. 

Credo che mia madre Elvira non l'abbia mai conosciuto poichè è scomparso, forse, nel 1921 e non so quasi niente di lui, solo che è nato a Napoli, credo, nel 1859.

Il cutter Elisabetta fu registrato al compartimento di Gaeta il 10 giugno 1909. 

Nel 1929 dopo il decesso di Pasquale Mazzella il cutter passò ai suoi eredi, i figli Maria Giuseppa, Silverio, Assunta (mia nonna), Elisabetta ed alla moglie Maria Antonia Mazzella. 

Gli eredi, le figlie Maria Giuseppa, Assunta, Elisabetta e la vedova Maria Antonia  rinunciarono a favore di Silverio. 

Il cutter, cottero in dialetto ponzese, era un'imbarcazione adibita al trasporto di merce varia tra Ponza ed il continente.

Purtroppo non ho trovato foto del cutter Elisabetta del bisnonno Pasquale Mazzella

(Notizie e foto attinte dal libro di Silverio Mazzella "Ponzesi gente di mare. Storie di barche, di pesca, di navigazione")


Un cutter ponzese con il gran pavese il giorno di San Silverio del 1921


Cutter di fine '800 al porto di Ponza


Primi anni del '900

sabato 9 novembre 2024

Un ricordo di mamma Elvira

 Mamma Elvira, una donna tenace, una vera combattente che ci ha lasciato due anni fa.

Ora è insieme al suo amato Ciro.

Ogni giorno raccontiamo di lei, non possiamo dimenticarla...

Il ricordo non muore mai...


Elvira Conte Iacono, mia madre

14/ 05/ 1926 - 10/ 11/ 2022

venerdì 8 novembre 2024

I volti di San Silverio

 Gennaro Di Giovanni, artista ponzese, ha realizzato delle statuette  di San Silverio molto belle ed espressive. 

Nella prima foto, San Silverio ha il volto sereno.

Nella seconda, è un pò corrucciato ma speranzoso, alza la mano implorando la pace

Le statuette di San Silverio sono realizzate in terracotta.

(Per gentile concessione di Gennaro Di Giovanni)




mercoledì 6 novembre 2024

La Cometa ATLAS

 Nei giorni scorsi nel cielo è apparsa una splendida Cometa, la Tsuchinshan Atlas.

Sono riuscita a vederla anche se il cielo era sempre nuvoloso.

Ecco alcune foto meravigliose della Cometa.

Complimenti ai fotografi!!!


In Sardegna, Pan di Zucchero, foto di Alessandro Cadoni


In Sardegna, Pan di Zucchero, foto di Gian Marco Leoni


Ischia e Procida, foto di Massimo Ruvidi


Sardegna, isola Foradada, foto di Mauro Madau


La Cometa in tutto il suo splendore, foto Piero Barletta


Sulle Dolomiti, foto di Alessandra Masi


martedì 5 novembre 2024

Madonna col Bambino

 In una Cappella del Cimitero di Ponza mi pare si chiami Cappella di San Giuseppe c'è una bella statua della Madonna con il Bambino, credo sia antica. 

Qualche anno fa ho provato a fotografarla ma era coperta da un cellophan trasparente. Annalisa Sogliuzzo l'ha fotografata svelando un volto bellissimo e dolce. 

Nella Cappella,  mi pare, sia sepolto il dottore D'Atri, padre di Genoveffa, e la sua famiglia.

Sarebbe interessante sapere qualcosa in più 


La statua della Madonna con Bambino

La Cappella con la Madonna sull'altare

(Foto di Annalisa Sogliuzzo)


La Madonna coperta con il cellophan trasparente 

(Estate 2015)


Accanto al  Cappellone, sulla sinistra è quella dove c'è questa bella Madonna col Bambino

(Estate 2020)


domenica 3 novembre 2024

Cartoline dal confino

 Durante il ventennio fascista molte isole e località italiane erano luoghi di confino, cioè vi venivano inviate persone non gradite al regime. Anche l'isola di Ponza fu luogo di Confino dal 1928 al 1939 ed ospitò personalità come Pertini, Nenni, Amendola, Spinelli...

La  corrispondenza con i loro familiari o amici subiva la censura

Ecco una cartolina inviata da Ponza nel 1934 dal confinato Corrado Bonfantini alla sua famiglia a Novara in cui dà sue notizie.

Corrado Bonfantini era un medico , un partigiano, un socialista.


La cartolina raffigurante l'Isola di Ponza - Chiesa Parrocchiale ( Edizioni Manna Adele, Cartoleria e tabaccheria.  Adele Manna era la mamma di Genoveffa D'Atri)


Il retro della cartolina inviata da Corrado Bonfantini con il timbro della censura


Corrado Bonfantini con Silverio e Giovanni Picicco

venerdì 1 novembre 2024

Orazione per il figlio in guerra

 "Nel 1947 la guerra era finita ma del figlio Vittorio Onorato, Civita piro non aveva saputo più nulla. Era imbarcato su una nave "da battaglia" come si indicava allora e risultava ufficialmente disperso. Il nipote Aldo aveva 11 anni e ricorda quegli eventi drammatici. 

La nonna chiamò Marietta a gaetana per fare una orazione che potesse dare qualche notizia. Quella sera Aldo fu mandato a dormire prima del solito ma lui, incuriosito, origliava per capire cosa stesse succedendo. La nonna e altre due donne anziane, vestite di nero come era uso a quei tempi, sedute al balcone della loro casa sul corso aspettavano che la piazza si svuotasse e si spegnessero i lampioni. Poi il ragazzo, dominato dalla stanchezza si immerse nel sonno accompagnato dalle preghiere delle donne; era iniziata l'orazione. Dopo qualche ora Aldo fu svegliato dalla voce della nonna che aveva esclamato: " Alduccio ha steso le cosce. Mio figlio è morto!"

Aldo Onorato, oggi anziano, mi ha raccontato che del suo modo di dormire, sempre in posizione fetale, quella sera per la prima volta, rigirandosi nel letto si era disteso, posizione che neanche la nonna aveva mai visto e interpretò come segnale nefasto.

Il giorno dopo dalla Capitaneria arrivò la brutta notizia del ritrovamento del figlio di Civita, e zio di Aldo, ormai senza vita."

(Racconto tratto dal libro di Silverio Mazzella "Le ore del giorno, i giorni dell'anno, gli anni della vita")

Durante la guerra molte madri a Ponza per avere notizie dei propri figli lontani a combattere ricorrevano alle orazioni. La persona che aveva questo dono recitava preghiere e interpretava segni della natura circostante nel buio della notte.

Nelle foto, l'isola di Ponza di tanto tempo fa






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