Un tempo, a Ponza, c'erano i venditori che offrivano i loro prodotti stagionali per pochi soldi o addirittura lo barattavano con quello che serviva per sopravvivere. Era un periodo in cui c'era poco da mangiare ma forse tra le persone non c'era l'individualismo che c'è ora.
Luigi Sandolo scrive in "Su e giù per Ponza" anche di questa categoria: "Dalla Padula, gli orti posti nella conca di Chiaia di Luna alle spalle della spiaggia di S.Antonio uscivano i venditori di verdure. Erano vecchi e donne che avevano bisogno di guadagnare qualche soldo per comprare il pane.
Venditori ambulanti di pesci erano gli stessi pescatori quando i commercianti approfittando dell'abbondanza offrivano un prezzo inferiore all'abituale. Allora si sentiva gridare : 'e rutunne da Votte, dello scoglio della Botte.
Venditori ambulanti stagionali erano i caprai dei quali si è già parlato e nei mesi di agosto e settembre le vecchiette che andavano ad offrire i fichi freschi. I più saporiti erano i troiani, i bianchi ed i neri mentre quelli chiamati paravise meno saporiti venivano seccati.
In primo piano le barche a remi, in fondo Sant'Antonio....dietro c'è la Padula dove si coltivavano le verdure migliori
La zona del porto di Ponza.....si vedono le spiagge di S. Antonio e Giancos
La spiaggia di Giancos....si vede anche la Marinella dei Morti....qualche barchetta
Chiaia di Luna vista dall'alto
mercoledì 30 aprile 2014
domenica 27 aprile 2014
Ponza anni 60....una foto
In questa bella foto vediamo un gruppo formato da amici e parenti giù allo scalo Mamozio
Il primo sulla destra è mio nonno Peppino, poi Silverio Musella, Crescenzo Costanzo, Ciro Iacono (mio padre), Tricoli (non ricordo il nome).
"La fotografia rende presente un evento passato"
Roland Barthes
Il primo sulla destra è mio nonno Peppino, poi Silverio Musella, Crescenzo Costanzo, Ciro Iacono (mio padre), Tricoli (non ricordo il nome).
"La fotografia rende presente un evento passato"
Roland Barthes
giovedì 24 aprile 2014
Quanto tempo è passato.....1945 - 2014: Antonio Camporese
Con la data del 25 aprile ricordiamo la Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista e non dobbiamo dimenticare quanti hanno sacrificato la loro vita per la libertà.
Alcuni non sono riusciti a vedere l'Italia libera......
Antonio Camporese è tra questi......
Fu ucciso dai tedeschi il 28 aprile 1945 a Porta Savonarola, una delle vie d'accesso di Padova, proprio mentre era in corso l'ultimo scontro armato in quella città.
Aveva solo 39 anni......nel pieno della vita....
Era nato a Padova il 21 febbraio 1906 ed era un operaio meccanico che durante il regime fascista, per le sue idee, venne mandato in carcere e poi al confino, anche nell'isola di Ponza.
E proprio all'isola di Ponza conobbe e sposò una donna ponzese, Carolina Guarino, che condivise con lui anni difficili e di persecuzioni visto il momento ed il contesto in cui si trovarono.
Antonio Camporese, dopo la sua morte, venne insignito, dallo Stato Italiano, della medaglia d'argento al valor militare con questa motivazione: "Distintosi in azioni di sabotaggio durante tutto il periodo dell'occupazione tedesca, partecipò attivamente ai combattimenti, intesi ad impedire l'accesso al nemico alla città di Padova, al momento della ritirata, per preservare l'abitato da inevitabili distruzioni, incontrando gloriosa morte".
Onore a questi eroi, spesso dimenticati, che hanno fatto grande l'Italia.......
Antonio Camporese
Porta Savonarola, a Padova, il luogo in cui fu ucciso Antonio Camporese
Alcuni non sono riusciti a vedere l'Italia libera......
Antonio Camporese è tra questi......
Fu ucciso dai tedeschi il 28 aprile 1945 a Porta Savonarola, una delle vie d'accesso di Padova, proprio mentre era in corso l'ultimo scontro armato in quella città.
Aveva solo 39 anni......nel pieno della vita....
Era nato a Padova il 21 febbraio 1906 ed era un operaio meccanico che durante il regime fascista, per le sue idee, venne mandato in carcere e poi al confino, anche nell'isola di Ponza.
E proprio all'isola di Ponza conobbe e sposò una donna ponzese, Carolina Guarino, che condivise con lui anni difficili e di persecuzioni visto il momento ed il contesto in cui si trovarono.
Antonio Camporese, dopo la sua morte, venne insignito, dallo Stato Italiano, della medaglia d'argento al valor militare con questa motivazione: "Distintosi in azioni di sabotaggio durante tutto il periodo dell'occupazione tedesca, partecipò attivamente ai combattimenti, intesi ad impedire l'accesso al nemico alla città di Padova, al momento della ritirata, per preservare l'abitato da inevitabili distruzioni, incontrando gloriosa morte".
Onore a questi eroi, spesso dimenticati, che hanno fatto grande l'Italia.......
Antonio Camporese
Porta Savonarola, a Padova, il luogo in cui fu ucciso Antonio Camporese
martedì 22 aprile 2014
La Grotta del Serpente....
A Ponza ci sono tante cisterne romane che, purtroppo versano in cattive condizioni, e quindi non si possono visitare.
Qualche giorno fa un gruppo di volontari, dell'Associazione War On Dump, per la tutela e salvaguardia della natura e ambiente, ha ripulito l'accesso alla Grotta del Serpente, cisterna romana, che si trova a Santa Maria, sulla strada provinciale che porta a Le Forna.
Questa cisterna è interamente scavata nella roccia e si ritiene che esistesse una raccolta delle acque nell'attuale piano di campagna, che, attraverso dei discendenti, ne assicurasse l'approvvigionamento idrico.
Nei pressi ci sono i resti di una villa augustea quindi era una cisterna molto importante.
Si raccontava, un tempo, che nella Grotta del Serpente sfociasse una diramazione, proveniente dal Frontone, dell'acquedotto romano ma questo non è stato possibile appurarlo anche se nel secolo scorso fu rinvenuto un frammento di un condotto di piombo.
Si narrano anche molte leggende come quella dell'esistenza, all'interno, di un serpente a guardia di un tesoro.
Si racconta anche che nessun fuoco riuscisse a rimanere acceso nella Grotta e si credeva che venisse spento da un soffio maligno.
Ho trovato le foto della Grotta del Serpente sulla pagina web del Corriere di Latina proprio dopo il lavoro dei volontari e mostrano un sito archeologico davvero interessante.
Qualche giorno fa un gruppo di volontari, dell'Associazione War On Dump, per la tutela e salvaguardia della natura e ambiente, ha ripulito l'accesso alla Grotta del Serpente, cisterna romana, che si trova a Santa Maria, sulla strada provinciale che porta a Le Forna.
Questa cisterna è interamente scavata nella roccia e si ritiene che esistesse una raccolta delle acque nell'attuale piano di campagna, che, attraverso dei discendenti, ne assicurasse l'approvvigionamento idrico.
Nei pressi ci sono i resti di una villa augustea quindi era una cisterna molto importante.
Si raccontava, un tempo, che nella Grotta del Serpente sfociasse una diramazione, proveniente dal Frontone, dell'acquedotto romano ma questo non è stato possibile appurarlo anche se nel secolo scorso fu rinvenuto un frammento di un condotto di piombo.
Si narrano anche molte leggende come quella dell'esistenza, all'interno, di un serpente a guardia di un tesoro.
Si racconta anche che nessun fuoco riuscisse a rimanere acceso nella Grotta e si credeva che venisse spento da un soffio maligno.
Ho trovato le foto della Grotta del Serpente sulla pagina web del Corriere di Latina proprio dopo il lavoro dei volontari e mostrano un sito archeologico davvero interessante.
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domenica 20 aprile 2014
Enrico a Chiaia di Luna....
Di Chiaia di Luna ho scritto spesso su questo blog, una spiaggia bellissima ma inaccessibile per il pericolo di frane che purtroppo ha causato, negli anni, anche qualche vittima.
Sono anni che si parla di come metterla in sicurezza ma finora non sono bastate le reti per renderla fruibile....ci vuole qualcosa di più.....
Non ci resta che ammirarla dal piazzale sovrastante.....
Però quanta emozione si provava uscendo dal tunnel romano....vedere la falesia di Chiaia....la spiaggia....roba da togliere il fiato.
C'erano diverse attività su quella spiaggia....persone che l'amavano svisceratamente....alcune non ci sono più....
Leggendo il libro di Francesco De Luca, "Frammenti di Umanità", molto bello, ho trovato un brano in cui ricorda Enrico, il caro "Enricuccio", che ci ha lasciato il cuore a Chiaia di Luna.
Così scrive Francesco De Luca: ".....che lì Enrico offriva la pezzetta imbevuta d'olio ai forestieri che s'erano inzaccherati di pece. Udranno come una favola che il buon Enrico, negli anni della pensione, si dedicava agli svaghi proprio in una grotta accanto all'arco d'accesso alla spiaggia. Trascorreva il tempo lavorando il legno che il mare gli regalava. In estate però non era possibile concentrarsi su nulla, distratto e attratto dalle frotte di turisti che si recavano al bagno a Chiaiadiluna, dato che è spiaggia accessibile a piedi.
Nell'andarsene però lamentavano d'essersi sporcati di pece, presa camminando fra le pietruzze. Questo disagio dei turisti Enrico non lo tollerò, e ancor più le loro maldicenze. Invitava, chi volesse, a detergere le macchie nere con una pezzetta imbevuta di olio.
Sorridente il viso, cordiale l'invito, augurale il saluto.
Un signore, Enrico!"
Che dire..... un bel ricordo di Enrico.....
Spiaggia di Chiaia di Luna....
Chiaia di luna com'è oggi.....
(Foto di Rossano Di Loreto)
In questa foto si vede l'uscita del tunnel romano sulla spiaggia...accanto c'è la grotta di Enrico
La falesia di Chiaia colorata dai raggi del sole al tramonto vista dal piazzale sovrastante
Sono anni che si parla di come metterla in sicurezza ma finora non sono bastate le reti per renderla fruibile....ci vuole qualcosa di più.....
Non ci resta che ammirarla dal piazzale sovrastante.....
Però quanta emozione si provava uscendo dal tunnel romano....vedere la falesia di Chiaia....la spiaggia....roba da togliere il fiato.
C'erano diverse attività su quella spiaggia....persone che l'amavano svisceratamente....alcune non ci sono più....
Leggendo il libro di Francesco De Luca, "Frammenti di Umanità", molto bello, ho trovato un brano in cui ricorda Enrico, il caro "Enricuccio", che ci ha lasciato il cuore a Chiaia di Luna.
Così scrive Francesco De Luca: ".....che lì Enrico offriva la pezzetta imbevuta d'olio ai forestieri che s'erano inzaccherati di pece. Udranno come una favola che il buon Enrico, negli anni della pensione, si dedicava agli svaghi proprio in una grotta accanto all'arco d'accesso alla spiaggia. Trascorreva il tempo lavorando il legno che il mare gli regalava. In estate però non era possibile concentrarsi su nulla, distratto e attratto dalle frotte di turisti che si recavano al bagno a Chiaiadiluna, dato che è spiaggia accessibile a piedi.
Nell'andarsene però lamentavano d'essersi sporcati di pece, presa camminando fra le pietruzze. Questo disagio dei turisti Enrico non lo tollerò, e ancor più le loro maldicenze. Invitava, chi volesse, a detergere le macchie nere con una pezzetta imbevuta di olio.
Sorridente il viso, cordiale l'invito, augurale il saluto.
Un signore, Enrico!"
Che dire..... un bel ricordo di Enrico.....
Spiaggia di Chiaia di Luna....
Chiaia di luna com'è oggi.....
(Foto di Rossano Di Loreto)
In questa foto si vede l'uscita del tunnel romano sulla spiaggia...accanto c'è la grotta di Enrico
La falesia di Chiaia colorata dai raggi del sole al tramonto vista dal piazzale sovrastante
venerdì 18 aprile 2014
I colori della primavera sull'isola
In una giornata chiara di primavera, l'isola di Ponza mette in mostra, con i suoi colori, tutta la sua bellezza....
Un pò di foto prese dalla rete
I colori delle casette di Ponza in un pomeriggio d'aprile
I Conti
Una barca da pesca in mezzo al mare azzurro......
Un bellissimo scorcio del porto di Ponza
Santa Maria baciata dall'ultimo raggio di sole
Tramonto su Palmarola
(Le foto sono di Rossano Di Loreto)
Una giornata nitida mostra la bellezza di Palmarola
(Foto di Carlo Ponzi)
Un pò di foto prese dalla rete
I colori delle casette di Ponza in un pomeriggio d'aprile
I Conti
Una barca da pesca in mezzo al mare azzurro......
Un bellissimo scorcio del porto di Ponza
Santa Maria baciata dall'ultimo raggio di sole
Tramonto su Palmarola
(Le foto sono di Rossano Di Loreto)
Una giornata nitida mostra la bellezza di Palmarola
(Foto di Carlo Ponzi)
mercoledì 16 aprile 2014
Bambini di tanto tempo fa a Ponza # 9
La foto è un pò rovinata....peccato........
Sarebbe bello conoscere i nomi di quei bambini.....le loro storie.....
Al centro la maestra Lucarelli
Che bella la bambina dietro la maestra....quella col colletto bianco vicina al bambino in camicia bianca.....chissà chi è.....ha dei bellissimi lineamenti....
Mi ha proprio colpita......
"....Forse qualcuno pensa che l'educazione consista nel mandare a scuola i figli. No, educare significa aiutare una giovane generazione a crescere forte, capace di camminare con le proprie gambe, orgogliosi di sè, confidente nel proprio talento. Questa è la grande sfida che dobbiamo affrontare."
Paolo Crepet
domenica 13 aprile 2014
Foto dall'isola......
Ponza, in primavera, è uno splendore.....le colline si colorano del giallo delle ginestre.....il mare liscio come l'olio riflette l'immagine dell'isola stessa....
Qualche foto reperita in rete proprio di questi giorni.....
Le casette colorate si riflettono nelle acque del porto.....
Anche la zona di Sant'Antonio fa bella mostra di sè......
La chiesa....la Torre dei Borboni.....quanti colori......
(Le foto sono di Giovanni Pacifico)
E che dire di questo splendido tramonto su Palmarola......semplicemente sublime!
(La foto è di Carlo Ponzi )
"Le parole del dizionario sono conchiglie, sembrano vuote ma dentro ci puoi sentire il mare"
Erri De Luca
Qualche foto reperita in rete proprio di questi giorni.....
Le casette colorate si riflettono nelle acque del porto.....
Anche la zona di Sant'Antonio fa bella mostra di sè......
La chiesa....la Torre dei Borboni.....quanti colori......
(Le foto sono di Giovanni Pacifico)
E che dire di questo splendido tramonto su Palmarola......semplicemente sublime!
(La foto è di Carlo Ponzi )
"Le parole del dizionario sono conchiglie, sembrano vuote ma dentro ci puoi sentire il mare"
Erri De Luca
venerdì 11 aprile 2014
Antichi mestieri: "I pannazzari"
Questo mestiere, ormai scomparso, lo racconta molto bene nel suo libro "Su e giù per Ponza" Luigi Sandolo che scrive:
"I pannazzari, i venditori ambulanti di stoffe e biancheria sono scomparsi con la seconda guerra mondiale. Questa attività veniva esercitata anche da donne fra cui Teresina Balzano vedova De Luca e Domitilla Pagano in Silvestri. Gli ultimi pannazzari sono stati i fratelli Giovanni e Salvatore Silvestri, emigrati da Ischia.
Una volta quando la lira era uguale all'oro dai pannazzari veniva gridato: " 'na canne e meze 'na lire".
La canne equivaleva a circa due metri di stoffa.
Tra i caratteristici venditori ambulanti si ricorda Luigi Petrazzoli oriundo milanese, che andava in giro con un lungo cestello in testa nel quale v'erano aghi, spille, nastri ed altre cianfrusaglie. Si annunziava alle compratrici con un lungo sibilo che rassomigliava al suono di una trombetta."
Ponza com'era al tempo dei pannazzari......
C'erano ancora i bastimenti nel porto........
Corso Pisacane......
"I pannazzari, i venditori ambulanti di stoffe e biancheria sono scomparsi con la seconda guerra mondiale. Questa attività veniva esercitata anche da donne fra cui Teresina Balzano vedova De Luca e Domitilla Pagano in Silvestri. Gli ultimi pannazzari sono stati i fratelli Giovanni e Salvatore Silvestri, emigrati da Ischia.
Una volta quando la lira era uguale all'oro dai pannazzari veniva gridato: " 'na canne e meze 'na lire".
La canne equivaleva a circa due metri di stoffa.
Tra i caratteristici venditori ambulanti si ricorda Luigi Petrazzoli oriundo milanese, che andava in giro con un lungo cestello in testa nel quale v'erano aghi, spille, nastri ed altre cianfrusaglie. Si annunziava alle compratrici con un lungo sibilo che rassomigliava al suono di una trombetta."
Ponza com'era al tempo dei pannazzari......
C'erano ancora i bastimenti nel porto........
Corso Pisacane......
mercoledì 9 aprile 2014
La nebbia a Ponza
Ieri, a Ponza, c'era la nebbia che ha creato un paesaggio surreale.....
In rete ho trovato qualche foto postata dai bravi Rossano Di Loreto,Giovanni Pacifico e Carlo Ponzi che ogni giorno ci fanno sentire vicini alla nostra isola con le loro immagini.
Il porto
Da sopra Giancos il porto non si riesce a vedere.....
Chiaia di Luna
La zona del porto
"C'è, tra me e il mondo, una nebbia che impedisce che io veda le cose come veramente sono - come sono per gli altri"
Fernando Pessoa
In rete ho trovato qualche foto postata dai bravi Rossano Di Loreto,Giovanni Pacifico e Carlo Ponzi che ogni giorno ci fanno sentire vicini alla nostra isola con le loro immagini.
Il porto
Da sopra Giancos il porto non si riesce a vedere.....
Chiaia di Luna
La zona del porto
"C'è, tra me e il mondo, una nebbia che impedisce che io veda le cose come veramente sono - come sono per gli altri"
Fernando Pessoa
martedì 8 aprile 2014
Tramonti sul mare.....
L'anno scorso, in estate, ho fotografato diversi tramonti.....alcuni li ho già postati su questo blog......eccone altri.....
Tramonto visto da sopra gli Scotti......in lontananza Palmarola
Ancora dagli Scotti....tramonto su Palmarola
Il sole trionfa tra le nuvole......in una serata d'agosto.....a Chiaia di Luna
Tutti ad ammirare il tramonto a Chiaia di Luna.....
Il sole gioca a nascondino tra le nuvole......
Tramonto sul Circeo......di ritorno dall'isola di Ponza
"Non piangere quando tramonta il sole, le lacrime ti impediranno di vedere le stelle"
Tagore
Tramonto visto da sopra gli Scotti......in lontananza Palmarola
Ancora dagli Scotti....tramonto su Palmarola
Il sole trionfa tra le nuvole......in una serata d'agosto.....a Chiaia di Luna
Tutti ad ammirare il tramonto a Chiaia di Luna.....
Il sole gioca a nascondino tra le nuvole......
"Non piangere quando tramonta il sole, le lacrime ti impediranno di vedere le stelle"
Tagore
domenica 6 aprile 2014
San Silverio.... a Palmarola
Norman Douglas visitò Ponza nel 1908 e nel suo libro "Isole d'estate" descrive le nostre isole.
Così scrive di San Silverio: "Anche Palmarola è in grado di vantare il suo martire, speditovi in esilio, anzi uno dei più illustri. Per volontà di Giustiniano vi fu infatti relegato Papa Silverio, al quale venne poi dedicata una cappella (oggi in rovina) sulla vetta del colle adiacente allo sbarcatoio. L'imperatrice Teodora aveva preso le parti di Vigilio, l'altro papa, e furono le trame di quest'ultimo a causare la messa al bando del rivale. Nell'anno 539 il deposto pontefice convocò qui un concilio, il primo e l'ultimo tenutosi in queste isole. Adesso, essendo diventato santo e patrono locale, Silverio cerca in ogni modo di rendersi utile.
Non molto tempo fa una nave naufragò qui a Palmarola, e i marinai furono trascinati dalle onde in un punto ove le rocce cadono a strapiombo sul mare. Già si consideravano persi quando, comparve un vecchio dall'aspetto venerabile che s'offrì come guida. Difatti li accompagnò fino alla vetta- dove sono le case rupestri- ma, giunti a salvamento, gli uomini appresero stupiti che la parete, da loro appena superata con facilità, era considerata assolutamente insormontabile. Chi altri poteva essere quel vecchio (che nel frattempo era sparito), se non lo stesso San Silverio?"
E' interessante questa pagina di Norman Douglas visto che è del 1908......ci fa ricordare tante altre storie del nostro Santo Protettore, San Silverio, che ci hanno raccontato i nostri genitori....i nostri nonni.....
Una correzione da apportare al testo di Norman Douglas circa l'anno in cui fu convocato il concilio, nelle isole, da Papa Silverio, non è il 539 poichè egli morì il 21 novembre 537.
L'isola di Palmarola con il cielo che non promette niente di buono.....si scatenerà una tempesta???
Una delle tante edicole votive con l'immagine di San Silverio sparse per l'isola di Ponza......questa è in Salita Croce
La cappellina sul Faraglione di San Silverio che ospita una statuetta del Santo.......fu costruita nella prima decade del 1800.
In questa foto del 1995 alcuni devoti stanno facendo la pulizia annuale.
Così scrive di San Silverio: "Anche Palmarola è in grado di vantare il suo martire, speditovi in esilio, anzi uno dei più illustri. Per volontà di Giustiniano vi fu infatti relegato Papa Silverio, al quale venne poi dedicata una cappella (oggi in rovina) sulla vetta del colle adiacente allo sbarcatoio. L'imperatrice Teodora aveva preso le parti di Vigilio, l'altro papa, e furono le trame di quest'ultimo a causare la messa al bando del rivale. Nell'anno 539 il deposto pontefice convocò qui un concilio, il primo e l'ultimo tenutosi in queste isole. Adesso, essendo diventato santo e patrono locale, Silverio cerca in ogni modo di rendersi utile.
Non molto tempo fa una nave naufragò qui a Palmarola, e i marinai furono trascinati dalle onde in un punto ove le rocce cadono a strapiombo sul mare. Già si consideravano persi quando, comparve un vecchio dall'aspetto venerabile che s'offrì come guida. Difatti li accompagnò fino alla vetta- dove sono le case rupestri- ma, giunti a salvamento, gli uomini appresero stupiti che la parete, da loro appena superata con facilità, era considerata assolutamente insormontabile. Chi altri poteva essere quel vecchio (che nel frattempo era sparito), se non lo stesso San Silverio?"
E' interessante questa pagina di Norman Douglas visto che è del 1908......ci fa ricordare tante altre storie del nostro Santo Protettore, San Silverio, che ci hanno raccontato i nostri genitori....i nostri nonni.....
Una correzione da apportare al testo di Norman Douglas circa l'anno in cui fu convocato il concilio, nelle isole, da Papa Silverio, non è il 539 poichè egli morì il 21 novembre 537.
L'isola di Palmarola con il cielo che non promette niente di buono.....si scatenerà una tempesta???
Una delle tante edicole votive con l'immagine di San Silverio sparse per l'isola di Ponza......questa è in Salita Croce
La cappellina sul Faraglione di San Silverio che ospita una statuetta del Santo.......fu costruita nella prima decade del 1800.
In questa foto del 1995 alcuni devoti stanno facendo la pulizia annuale.
giovedì 3 aprile 2014
Il porto di Ponza
Folco Quilici ha definito il porto dell'isola di Ponza il più bello del Mediterraneo.......in effetti è molto bello....direi scenografico....
Ecco due belle foto di Giovanni Pacifico proprio di questi giorni....
Il molo con il Lanternino
La zona del porto....con la Banchina Mamozio....la piazza del Municipio con l'orologio....la chiesa....
"Aldilà del porto
c'è l'ampio mare...
Mare eterno assorto
nel suo mormorare....."
F.Pessoa
Ecco due belle foto di Giovanni Pacifico proprio di questi giorni....
Il molo con il Lanternino
La zona del porto....con la Banchina Mamozio....la piazza del Municipio con l'orologio....la chiesa....
"Aldilà del porto
c'è l'ampio mare...
Mare eterno assorto
nel suo mormorare....."
F.Pessoa
martedì 1 aprile 2014
Sorvolando le isole Ponziane......
Bellissime foto aeree che ci mostrano le isole in una stupenda giornata di primavera.........
Partendo da Le Forna sorvoliamo un pò tutta l'isola......giù in fondo Ponza porto
Chiaia di Luna......Capo Bianco.....che meraviglia!!!
In primo piano i Faraglioni di Lucia Rosa....giù in fondo Le Forna....ad ancora l'isola di Zannone
Il Monte Guardia......i Faraglioni del Calzone Muto......Ponza porto....ed infine Palmarola
In primo piano Cala Feola
Una meraviglia...
Il canale tra Punta Incenso e Gavi...un mare da sogno
L'isola di Palmarola
Mi illumino d'immenso
Chiaia di Luna
Ponza porto e i Faraglioni della Madonna
Le foto sono di marzo 2009
"Dall'alto della montagna tu puoi vedere come sia grande il mondo, e come siano ampi gli orizzonti."
Paulo Coelho
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