Proprio quest'anno ricorrono settant'anni dalla sua morte ed è giusto ricordare questa figura che ha dato tanto nel campo dell'archeologia.
Luigi Jacono non era ponzese ma era nato a Ventotene il 23 dicembre del 1866 e morì a Torre Annunziata il 2 agosto 1947. Suo padre Giuseppe era vice pretore mentre sua madre Teresa Candia era una cucitrice.
A Ventotene, suo luogo di nascita, gli è stata intitolata una strada.
Ho trovato un pò di notizie in un libro di Ernesto Prudente che così scrive: "
Per oltre un trentennio fu socio onorario dell'Accademia di Archeologia e Belle Arti dove venne riconosciuto come una vera enciclopedia dello scibile; come maestro di tutto quello che all'uomo è dato conoscere per mezzo delle scienze.
La sua conoscenza e maestria andava dalla archeologia alla architettura; dalla ingegneria a qualsiasi branca della fisica; dalla matematica alla vulcanologia, all'astronomia. Eccelse, caso ben raro nei cultori e negli studiosi delle materie scientifiche anche nelle discipline letterarie e storiche.
Era un pozzo di scienza e di sapienza perchè i suoi studi e le sue conoscenze scientifiche non si limitarono alla teoria ma affondarono nella pratica.
Possedeva una biblioteca ricchissima di preziosi volumi che consultava continuamente.
Ma oltre lo scienziato c'era anche l'uomo.
Era sempre disponibile e lieto di poter aiutare gli altri.
I colleghi dell'Accademia lo battezzarono: L'amico degli amici. L'amico di tutti."
Luigi Jacono indirizzò i propri studi in particolare verso l'archeologia marittima e cominciò ad esplorare molte zone d'Italia.
Arrivò anche a Ponza...
"Nel 1926 fa stampare il "Solarium di una villa romana in Ponza".
In questo lavoro l'autore oltre a descrivere i ruderi della antica e grandiosa villa di Augusto affonda la sua penna in problemi di marineria e di astronomia per spiegare il perchè l'antico progettista aveva orientato in un certo qual modo le varie e tante parti di quel meraviglioso e delizioso complesso edilizio."
Luigi Jacono pose l'attenzione anche sull'isola che gli ha dato i natali, Ventotene.
"Nel 1933 fece stampare negli Atti del congresso degli studi romani " Un porto duomillenario", un lavoro sull'isola di Ventotene, la terra a lui più cara."
Ma ritornando a Ponza...
"Nel 1938 ritorna con la sua penna su Ponza e pubblica in Campania Romana "Una singolare piscina marittima di Ponza".
In questo lavoro lo Jacono ci fa una minuta descrizione, sia pur noiosa, come egli stesso afferma, del grandioso monumento romano con accenni e riferimenti alle sontuose ville imperiali costruite sull'isola."
Sono tanti i luoghi che visitò e che poi ha descritto...si occupò anche di progettazione...
Veramente un pioniere nel far conoscere e nel divulgare le opere idriche, marittime romane.
"Fu un ricercatore instancabile delle tecnologie dei romani.
I suoi lavori restano un deposito dove è sempre possibile trovare un giusto orientamento nell'intrecciato e intricato cammino della scienza dei romani."
"Luigi Jacono, per le esigenze della famiglia, fu costretto ad abbandonare gli studi universitari, gli studi regolari. Non potè fregiarsi di un titolo universitario pur facendo parte di accademie e associazioni culturali.
A questa grave mancanza pensarono alcuni insigni studiosi della prima metà di questo secolo, i membri dell'accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli e, soprattutto, Amedeo Maiuri, soprintendente ai monumenti della Campania, direttore del museo nazionale di Napoli e degli scavi di Pompei, che spinsero il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione a conferirgli, ad honorem, quando era già vecchio, il diploma di laurea in Ingegneria e Architettura."
Veramente un grande!!!
Uno scorcio dell'isola di Ventotene, luogo di nascita di Luigi Jacono
La strada dedicata a Luigi Jacono sull'isola di Ventotene
(Le immagini di Ventotene sono state reperite in rete)
Solarium di una villa romana
Isola di Ponza, Santa Maria, 1926
Disegno dei pavimenti della villa romana di Santa Maria
(Da "Le isole pontine attraverso i tempi)
Luigi Jacono, archeologo
(Foto pubblicata per gentile concessione di Luigi Coraggio)