Ottanta anni fa l'Italia veniva liberata dal nazifascismo.
Quanta sofferenza, quanto sangue versato per la libertà.
Non tutti sono riusciti a vivere questo giorno, come il partigiano Guido Galimberti che vediamo in questa foto del 1 maggio 1929 proprio a Ponza
Il partigiano Guido Galimberti fu confinato prima a Lampedusa, poi a Ustica e infine a Ponza. Questa foto è un piccolo esempio di Resistenza. La data del 1 Maggio non è casuale. La festa era stata abolita durante il fascismo nel 1922 e sostituita con il 21 Aprile "Il Natale di Roma". Anche l'abbigliamento è un segno di riconoscimento. Galimberti indossa la cravatta alla lavallière, tipica dei “sovversivi” e degli artisti. Segno ulteriore di Resistenza è il libro "La madre" di Maksim Gor’kij, uno dei libri della “biblioteca formativa” dei militanti antifascisti.
Dopo la fine del confino, Guido Galimberti entrò nella 53a Brigata Garibaldi.
Morì fucilato nel novembre del 1944.
"Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non il tulipano
Che ti fan veglia all'ombra dei fossi
Ma sono mille papaveri rossi..."
(Fabrizio De Andrè)
Buon 25 Aprile!!!
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