venerdì 25 ottobre 2024

Per grazia ricevuta

 Durante la Seconda Guerra Mondiale mia nonna Assunta non aveva più notizie di suo figlio Antonino Conte che era a combattere ed era veramente disperata. Pregava  incessantemente davanti al quadro della Madonna di Pompei che aveva in casa e di cui era devota. Sicuramente affidò la foto di suo figlio nelle mani della statua della Madonna di Pompei che è nella chiesa di Santa Maria, all'isola di Ponza.

Eva Mazzella, nipote di zia Carmela la moglie di Antonino, ricorda che da bambina ha visto più volte la foto  di zio nella mano della statua della Madonna, poi con il passare del tempo non  c'era più. Lo scorso anno mentre sistemavano la saletta della chiesa, tra le carte è apparsa la foto e lei l'ha presa per conservarla.

Mia madre Elvira raccontava che nonna Assunta era talmente preoccupata  che cercò di avere notizie di suo figlio attraverso un'orazione chiedendo aiuto a Santella, sua vicina di casa, che aveva questo dono. Attraverso le preghiere e dei segni Santella rassicurò nonna spiegando che Antonino aveva avuto problemi con l'acqua, stava bene ma non poteva comunicare con la famiglia.

Dopo pochi giorni, finalmente, arrivò il sospirato telegramma e informava la famiglia che Antonino era prigioniero degli inglesi ma aveva rischiato di morire annegato.



La Madonna di Pompei nella chiesa di Santa Maria


Antonino Conte, fratello di mia madre Elvira, in divisa. 


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