lunedì 24 giugno 2024

La poesia per San Silverio di Gigi Proietti

Gigi Proietti, uno dei primi artisti ad avere casa a Ponza, nella piccola frazione di Santa Maria,  amava molto la nostra isola e scrisse nel 1976 una poesia per San Silverio.

Nel libro di Ernesto Prudente San Silverio patrono dei ponzesi  è raccontato un episodio avvenuto molti anni fa. Ecco cosa scrive Ernesto:

Correva  l'anno 1976 e il 20 giugno venne stabilito come giornata elettorale. Nel giorno delle elezioni sono vietati assembramenti di qualsiasi natura per cui la festa venne spostata al 27 giugno. Alcuni giorni prima di tale data Gigi Proietti si rifugiò a Ponza, dove ha casa, per smaltire, come è solito fare, le tossine procurategli dal lavoro. Una sera venne a cena in casa di un amico. Il tavolo era ricco di ospiti e tra una parola e l'altra il discorso scivolò sulla festa di San Silverio. Tutti esprimevano il risentimento per l'affronto fatto al loro Patrono con il vietare la festa nel giorno a Lui dedicato. Lo si riteneva un insulto. Il generoso vino del Fieno veniva travasato con facilità e tra un bicchiere e l'altro Gigi annunciò: il 26 sera darò uno spettacolo per Ponza e per i Ponzesi. Ho bisogno soltanto, per arricchire il palco, di alcuni allievi della mia scuola di recitazione a cui telefonerò domani per farli arrivare. Il ringraziamento dei commensali venne dato con una alzata di calici. Il giorno seguente tutta Ponza era a conoscenza del regalo di Gigi Proietti e, per il paese, non si parlava d'altro. Il 26 mattino, una levantata, di quelle sonore, invase Ponza. Al sibilo del vento facevano coro le ondate che si infrangevano prepotentemente contro la scogliera. Gigi arrivò in piazza a mezzogiorno per accogliere i suoi alunni in arrivo con l'aliscafo. Rimase perplesso quando gli venne comunicato la notizia che l'aliscafo non era partito da Formia per pessime condizioni del mare. Pensieroso e silenzioso prese posto con gli amici al tavolo di un bar. Con l'intuito e l'intelligenza che lo distinguono leggeva nel viso della gente, che passava e ripassava, le perplessità e le trepidazioni del momento e volle rassicurare tutti sul suo impegno. Con il solito, ironico e beffardo sorriso disse:" Stasèra a festa a farèmo, anche se non ricca come avevo penzato". Quando dalla Capitaneria giunse la notizia che l'aliscafo era partito e sarebbe arrivato a Ponza alle quindici, tolse dalle mani del cameriere, il block-notes e la penna e si mise a scrivere. I discorsi di chi lo attorniava non lo interessavano minimamente. Lo spettacolo serale fu incandescente. Tutta Ponza era presente. Gigi, a ruota libera, diede stura a tutta la sua arte pirotecnica. Agli effetti luminosi faceva seguire bombe sorde e scure. Strappava applausi scroscianti. Mise in mostra tutta la sua vivacità e inventiva con un susseguirsi di situazioni incalzanti e sorprendenti di grande effetto. Lo spettacolo raggiunse  l'apoteosi quando tirò fuori dalla tasca quei foglietti che aveva riempito davanti al bar e lesse:

S.Silverio...S.Silverio 

dimme un pò: te pare serio

che arivate a fine giugno

te presenti co sto grugno.

Tempo incerto, traballante

un pò scirocco, un pò levante

e ce fai sbatte li denti

invece de smorzà li venti.

S.Silverio che è successo?

Nu lo dì, forse ho capito

che cosè che nun te piace

è che nun te mette in pace:

E' che che il giorno tuo augurale

pe na strana coincidenza

va a  finì nella scadenza

del periodo elettorale

e già questo te indispone

e nun l'hai mannata giù

poi stavorta perdippiù

c'è da dì che l'elezione

l'hanno pure anticipate

T'hanno messo er manifesto

su li muri insieme a quelli:

tutti boni, tutti belli

che hanno sempre solo chiesto.

Certo che ce vo coraggio

ad affiggere sur muro

insieme a chi cor core duro

sta a elimosinà un suffragio

Ma te pure che t'ammischi

co li giochi der potere?

Tu sei Santo e ciai piacere

de potè evità sti rischi

E pe questo che t'incazzi

e fai muove cielo e mare

vuoi informà a parole chiare

st'ammucchiata de pupazzi

Però all'urtimo minuto

tu diventi tollerante

fai carmà pure el levante

e ce dai er benvenuto

T'aringrazio S.Silverio

e te dico a tutto core

sei davvero un gran signore

ciò piacere che sei serio



La statua di San Silverio (Foto di Giovanni Pacifico, 20 giugno 2024)



Gigi Proietti

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