Ed ora un tuffo nel passato.......
Il Tricoli nella Monografia per le isole del gruppo Ponziano scrive:
"Nella medesima spiaggia è piantato questo vasto monumento tutto di mattoni, marmi o fabbrica reticolata, ed era in tre comprese, la prima un rettangolo, attualmente coverta dalla fabbrica del Parroco Vitiello, la seconda sferica con vasta vasca per accumulare l'acqua sorgiva delle Forna per uso delle sacre obluzioni, ed in ultimo un esagono. Lo stucco lucido è gremito di vario dipinto, coi pezzi di colonna, capitelli, ed altri intagli su marmi. Gli affreschi, e bassi rilievi simbolici tra i rottami, indicano che il tempio era dedicato ai cennati Dioscuri, anche perchè non è presumibile, che i Ponzesi avessero trascurato il culto a tali protettori marini.
Vi fu sostituito S. Antuono dai marinari, finchè i barbari lo diroccarono."
Quando arrivarono i coloni ischitani, nel Santuario esagonale, posero l'immagine di Sant'Antonio e quindi quella località prese il nome di Sant'Antuono.
Nel 1858 iniziarono i lavori di costruzione per la chiesa di Sant'Antuono ma furono interrotti due anni dopo e non ripresero più.
Sulla spiaggia ci sono cumuli di sabbia........ci sono poche case.....Nella parte sovrastante si vede la via Nuova
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Sempre Sant'Antonio....si vede la scalinata che porta in via Galano oggi nascosta dall'edificio che ospita la banca........ la gente è radunata credo per la processione di San Silverio
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