L'ho sempre detto che a Ponza c'erano dei tesori nascosti ed ora finalmente si comincia a recuperare qualcosa.
Questo deve essere però solo l'inizio....non deve essere un episodio isolato....anzi l'impegno deve essere maggiore.
E dopo il recupero della cisterna della Dragonara rendiamo fruibile anche quella di Via Parata, la più grande, di cui scrivo da tanto tempo..... poi la Grotta del Serpente e tutte le altre...ma anche le Necropoli.
Investire sull'archeologia vuol dire avere un turismo culturale puntando non solo sul mare ma anche sulla storia di cui l'isola è ricca.
Speriamo che, a fine luglio, possiamo ammirare, finalmente, e non solo in foto, la bellezza della cisterna della Dragonara.
Seguiamo l'esempio di Formia che ha recuperato il Cisternone Romano, una volta pieno d'immondizia ed ora è uno splendore.
A proposito ecco un video del Cisternone Romano di Formia che ho trovato in rete
Ed ora la foto della Cisterna della Dragonara
La pianta della Cisterna della Dragonara eseguita, nel 1768, da Winspeare
(foto tratta dal libro di Giovanni Maria De Rossi "Ponza Palmarola Zannone")
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