giovedì 30 ottobre 2008

Ponza si allaga

Quest’anno da Ponza fosse arrivata una notizia positiva….prima il crollo a Chiaia di Luna, poi la bandiera nera data da Goletta verde, poi un’estate non proprio brillante…ed ecco l’alluvione.
Ci mancava pure questa!!!
L’altro giorno, dopo ore di pioggia incessante, gli abitanti di Ponza si sono ritrovati a far fronte ad una vera emergenza.
Il tunnel che collega la zona Porto a Santa Maria è parzialmente crollato (non è la prima volta che accade), le fogne sono saltate a Sant’Antonio e a Giancos.
Ci sono stati danni nella zona del Canalone, i muretti a secco (parracine), a Le Forna, sono crollati, alcuni negozi e abitazioni si sono allagati.
Dal Monte Guardia è sceso un fiume d’acqua che ha portato giù tutto quello che capitava e questo è anche una conseguenza del grosso incendio che ha colpito l’isola l’anno scorso.
Gli alberi trattengono l’acqua è cosa risaputa….
Per ritornare alla normalità ( si fa per dire) sono arrivate le idrovore dal continente.
Il sindaco ha chiuso le scuole e ha chiesto lo stato di calamità naturale.
Bisogna curare di più l’isola altrimenti rischiamo di perderla completamente.
Bisogna lavorare non solo in vista della stagione estiva ma sempre e far in modo che i ponzesi rimangano sull’isola tutto l’anno invece che andare a “svernare” sul continente.
Speriamo in bene….
 

domenica 12 ottobre 2008

Secondo alcune leggende...

“Secondo alcune leggende,
il mare è la dimora
di tutto ciò che abbiamo perduto,
di quello che non abbiamo avuto,
dei desideri infranti, dei dolori,
delle lacrime
che abbiamo versato.”

(Osho)
 

lunedì 29 settembre 2008

Il faro della Guardia

Chi non ha mai sognato di rifugiarsi in un’isola lontana?
Andare a vivere, per un po’, magari, in quella splendida casa del faro della Guardia che sovrasta quel promontorio che è la parte più a sud dell’isola di Ponza.
Da lassù si può osservare da una parte il sorgere del sole con i suoi colori rosati mentre dalla parte opposta restare abbagliati da tramonti infuocati.
Credo che stare lassù sia affascinante anche con il mare in tempesta, con il vento che ulula da tutte le parti, avendo per compagnia, di notte, la luce intermittente del faro.
Poi svegliarsi al mattino con i versi dei gabbiani e passare ore ad osservarli volteggiare nell’aria, padroni del cielo, liberi tra il vento.
Un posto straordinario!!!
Arrivarci certo è un po’ faticoso ma il percorso è molto interessante perché bisogna salire fin sugli Scotti per poi ridiscendere su una piccola stradina che porta fino al faro.
Comunque è raggiungibile anche via mare, con una barchetta, perché sotto il promontorio c’è un punto di approdo.
Quella casa l’ho visitata circa trent’anni fa, è molto grande e nel piazzale antistante c’è anche un piccolo giardino.
Da lassù il panorama è stupendo e sotto c’è un mare che è di un blu intenso perché molto profondo.
Tanto tempo fa ci vivevano i fanalisti, con le loro famiglie, che erano addetti al funzionamento e alla manutenzione del faro, chissà quante storie potrebbero raccontare…
Ora che  è tutto automatico lì non ci abita più nessuno e non si può nemmeno visitare, ci si ferma al cancello sotto al promontorio.
Veramente un peccato!!!
Qualche giorno fa ho letto su un sito internet di Ponza che il tutto è stato messo in vendita, con una basa d’asta di cinque milioni di euro.
Chissà chi sarà il fortunato…

domenica 21 settembre 2008

Un ricordo...

Oggi mio padre avrebbe festeggiato il compleanno ed io voglio ricordarlo in un modo insolito…..con una foto di quando era giovane con la sua bambina in braccio ( sono io ), veramente un bel quadretto!!!
Il ricordo non muore mai….

sabato 13 settembre 2008

Camminando,camminando…

Rubèn Blades nella sua “Camminando” scrive:
“Camminando si apprende la vita,
camminando si sanano le ferite del giorno prima,
cammina guardando una stella,
ascoltando una voce,
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita,
curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.”
Queste parole sono un invito a tornare ad un modo diverso di conoscere il mondo che ci circonda.
Oggi si usa troppo l’automobile e quasi perdiamo la sensibilità verso le bellezze, a volte nascoste, che la natura ci offre.
L’uomo è fatto per camminare…
Camminando possiamo ascoltare il soffiare del vento, il rumore del mare, il fruscio degli alberi, il vociare dei bambini ma anche il silenzio.
Camminando possiamo sentire il profumo della terra, dei fiori o del mare.
Camminando ci riappropriamo della nostra fisicità, del nostro benessere fisico e mentale.
Un luogo dove si cammina tanto è Ponza ed è proprio girovagando per le sue viuzze, sconosciute ai turisti che la popolano durante l’estate, che riusciamo ancora ad emozionarci.
La bellezza di Ponza non è solo nel mare ma anche nei vicoli, nelle scalinate che s’inerpicano verso luoghi sopraelevati da dove si possono ammirare panorami mozzafiato.
Solo camminando possiamo cogliere particolari che altrimenti sfuggono, come il colore di un portone, le edicole votive situate davanti agli ingressi delle case (ce ne sono tante in giro per l’isola, tutte bellissime!) ma anche i volti delle persone.
Camminando nel buio della notte per le strade dell’isola, sostando su qualche belvedere, lo spettacolo è assicurato…volgendo lo sguardo verso il cielo restiamo incantati dalle stelle del firmamento ma anche da una splendida luna.
Camminando, lentamente, possiamo ritrovare i nostri pensieri…
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