domenica 2 luglio 2023

Una spiaggia indimenticabile, la Caletta

 La Caletta, una spiaggia che non esiste più già da molto tempo...

Era proprio dietro al porto di Ponza ed era una bella spiaggia, piccola ma carina e soprattutto accessibile sempre.
I bambini si divertivano a fare castelli di sabbia, molti hanno imparato a nuotare proprio alla Caletta, compresa io.
Protetta dalla scogliera era un piccolo gioiello.
Quanti ricordi...
Ormai non esiste più, è tutto cemento.

I bambini s'incontrano
sulla spiaggia di mondi sconfinati.
Su di loro l'infinito cielo
è silenzioso, l'acqua s'increspa.
Con grida e danze s'incontrano i bambini
sulla spiaggia di mondi sconfinati.
Fanno castelli di sabbia
e giocano con vuote conchiglie.
Con foglie secche intessono barchette
e sorridendo le fanno galleggiare
sull'immensa distesa del mare.
I bambini giocano sulla riva dei mondi.

R. Tagore


La Caletta com'era un tempo


Bagnanti alla Caletta



Barchetta a remi alla Caletta


Un gruppo di bagnanti

(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)

venerdì 30 giugno 2023

A Madònne a pònte u muòle

 All'isola di Ponza, sulla parete del Molo Musco (a pònte u muòle), c'è un'edicola votiva del Settecento dedicata alla Madònne d'ì Grazie. Sicuramente è una delle più antiche realizzate sull'isola.

La festività ricorre il 2 luglio e, un tempo, in quel giorno i fedeli si radunavano per pregare davanti a questa edicola votiva.

L'antica immagine con il tempo è stata sostituita. 


A Madònne a pònte u muòle

mercoledì 28 giugno 2023

Erve i San Giuvanne

 L'erve i San Giuvanne (erba di San Giovanni) così viene chiamato nel dialetto ponzese l'iperico che possiamo trovare anche a Ponza e Palmarola.

Si dice erba di San Giovanni perchè fiorisce proprio intorno al 24 giugno, giorno in cui si festeggia il Santo.

E'  una pianta officinale perenne semisempreverde appartenente alla famiglia delle Hypericaceae. Utilizzato nella medicina tradizionale per via delle sue proprietà fitoterapeutiche, in particolare quelle antidepressive e antivirali. 

L'iperico era conosciuto e utilizzato sin dai tempi dell'antica Grecia: Dioscoride (medico greco vissuto nel I sec. d.C.) nel suo De Materia Medica lo consigliava per scacciare dal corpo gli spiriti maligni, accennando quindi alla principale azione riconosciutagli cioè di riequilibrare l'umore. Prima di lui, già Ippocrate (IV sec. a. C.) prescriveva estratti di iperico per dare sollievo in caso di ittero, raffreddore, insonnia e isteria. 

Veniva appeso a mazzetti sopra le immagini sacre per allontanare gli spiriti maligni.



L'iperico (Immagini reperite in rete)

lunedì 26 giugno 2023

Dove c'è un ponzese c'è San Silverio...

La statuetta di San Silverio che vediamo in questa foto è in casa di un ponzese, Eduardo,  molto devoto al Santo ma che vive lontano dalla nostra isola.

San Silverio ha appeso al collo la reliquia, proveniente dalla Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma, che fu regalata a sua madre Silveria nel 1944 da un cugino Monsignore diventato poi Cardinale. La statuetta fu fatta realizzare  dallo scultore Cesare Gallucci di Lecce  ed alcune copie vennero vendute probabilmente al tabacchino D'Atri di Ponza.

Una di queste statuette era al centro del ponte di comando della motonave "Isola di Ponza" ed una volta il comandante portò il nostro ponzese, Eduardo,  in plancia a vederla.  Sicuramente era il comandante Giordano.

Dove c'è un ponzese c'è San Silverio...

(Per gentile concessione di Eduardo Filippo)



La motonave "Isola di Ponza" mentre entra nel porto di Ponza 


domenica 25 giugno 2023

'A batteria 'i San Silverio

 Nella festa di San Silverio niente è per caso...ogni cosa, ogni rito ha una storia. Questo vale anche per i fuochi.

La batteria di fuochi, dal rumore assordante, che si spara durante la processione di San Silverio ha un significato che ci riporta indietro nel tempo, al 1757.
Nel maggio 1757 dodici galere cristiane ebbero uno scontro durissimo con le galeotte dei corsari barbareschi nelle acque di Palmarola.
A terra, intanto, i pochi abitanti di Ponza si raccolsero in preghiera, invocarono San Silverio perchè avevano paura di essere assaliti e deportati dai corsari.
Però vinsero, stranamente, le navi cristiane e per i ponzesi quello fu un miracolo di San Silverio che con il suo braccio li aveva guidati.
Il mese dopo, il 20 giugno, le galere che avevano vinto sui corsari si radunarono nel porto di Ponza, innalzarono le bandiere, il gran pavese, con fucili e cannoni spararono in onore di San Silverio.
Da quel 20 giugno 1757, i ponzesi  sparano 'a batteria 'i San Silverio per ricordare quella battaglia nelle acque di Palmarola.




San Silverio in processione nella barchetta colma di garofani rossi





'A batteria i San Silverio




San Silverio viene portato in processione per mare


Sulla scogliera sparano 'a batteria, un tempo si faceva sulla spiaggia di Sant'Antonio
(Le ultime tre foto sono di Rossano Di Loreto)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...