domenica 11 ottobre 2020

La Forcina di Palmarola

 Secondo antiche leggende ponzesi la Forcina di Palmarola era un luogo misterioso in cui pare dimorassero munacielli, streghe e diavoli.

Infatti veniva chiamata anche Forcina del Diavolo. Nelle notti di Luna piena i diavoli si davano appuntamento a Palmarola.

Anche il Tricoli racconta qualcosa nella Monografia scritta verso la metà dell'Ottocento.

Scrive così: "DIAVOLERIA. Si racconta che presso i cucuzzoli di Palmarola, località denominata la "Forcina", vi faccia residenza una famiglia di "pacifici - diavoli" che s'incaricano semplicemente a ritenersi gli "ossessi" e gli "affascinati" che vi sono attaccati da magia e diconsi tanti altri fatti infernali e ridicoli."





La Forcina di Palmarola





Il sole tramonta sulla Forcina di Palmarola


La Forcina

(Foto di Rossano Di Loreto)

venerdì 9 ottobre 2020

Tito Zaniboni confinato all'isola di Ponza

 Tra i tanti inviati al confino all'isola di Ponza ci fu Tito Zaniboni.

Nel novembre del 1925 aveva organizzato un attentato nei confronti di Mussolini, doveva sparagli davanti a Palazzo Chigi ma fu tradito. Dopo aver trascorso un bel pò di anni nel carcere di Alessandria arrivò al confino di Ponza.

Alloggiava dove ora c'è l'Hotel Feola, in pieno centro storico di Ponza, ed aveva anche una governante ponzese Lucia Pagano che si prendeva cura di lui. Lei lo chiamava Eccellenza mi sembra di ricordare.

 Quest'anno però in via Nuova ho trovato una mattonella in cui c'è scritto che in Casa Aprea era stato ospitato Tito Zaniboni, questa cosa non la sapevo.

Zaniboni ha alloggiato anche in Casa Aprea sulla via Nuova? Potrebbe essere anche perchè alcuni confinati illustri hanno cambiato più abitazioni.

Zaniboni dopo il 25 luglio 1943 divenne un punto di riferimento per i ponzesi e gli inglesi lo nominarono sindaco dell'isola.





Tito Zaniboni


Tito Zaniboni alloggiava qui dove ora c'è l'hotel Feola





Questa è la mattonella posizionata sul muro di Casa Aprea sulla via Nuova

mercoledì 7 ottobre 2020

Cisterna di via Parata finita nell'oblio

A quanto pare anche le due Cisterne romane (della Dragonara e del Corridoio) recuperate con fatica e denaro stanno per finire nel dimenticatoio tanto a Ponza abbiamo il mare...come dirà qualcuno

Sono anni che cerco di portare l'attenzione sulla cattedrale delle Cisterne romane situate a Ponza, quella di via Parata chiamata anche del Bagno. Ci si stava impegnando in un possibile recupero, era stato attivato anche l'Art Bonus perchè serviva una cospicua somma di denaro, ma purtroppo gli interessi privati a quanto pare hanno avuto la meglio.

Molti a Ponza non sapevano nemmeno della sua esistenza, solo un cartello posizionato nei primi gradini della scalinata che porta sugli Scotti ne raccontava la storia. Questo cartello, insieme ad altri sparsi per l'isola, era stato messo nel 2009 dalla Regione Lazio in collaborazione con il comune di Ponza e la Soprintendenza, ne indicava l'ubicazione e la descrizione.

Quindi si portava a conoscenza che proprio in quella zona c'era la Cisterna di via Parata.

Ebbene il cartello ora è distrutto, era l'ultimo riferimento all'esistenza di questo Bene archeologico, storico, idraulico ma non finisce qui...continuerò a scriverne. Possibile che il suo recupero non interessi a nessuno???

Anche gli storici raccontano di questa Cisterna, eccone alcuni:

"Il Tricoli nella Monografia per le isole del Gruppo Ponziano, del 1855, così descrive la Cisterna di Via Parata o del Bagno:
"Sono due grotte incavate l'una sopra l'altra nel masso del colle, di palmi 300 lunga, e 200 larga ognuna, le volte sostenute da piloni sovrapposti ai primi, formano ciascuna di esse otto spaziose navate; è magnifico il cavamento, avendo la volta di mezzo massiccia non più di palmi 15.
La inferiore anticamente per tradizione, come ci dice ancora Pacichelli, era chiamata grotta di Pilato. Ora i due terzi sono ridotti a prigione con quattro fori nella volta."
Così scrive Giovanni Maria De Rossi in "Ponza, Palmarola, Zannone" :
"Nella grande cisterna, ubicata oggi in via Parata, fu ricavato l'alloggio per i forzati, con la creazione ed il ripristino delle antiche prese di luce e aria, al fine di rendere meno disagevole il soggiorno.
Nella pianta di Winspeare si dice espressamente "quartiere per i forzati coi suoi lucernaj". 
A quanto pare la storia di Ponza passa pure da lì...
I trecento di Pisacane erano rinchiusi in quel Bagno penale."

Non si vuol capire che bisogna puntare sulla cultura, sulla storia ma forse a qualcuno sta bene così.



Il cartello che indica il percorso archeologico





Ecco il cartello in rovina






Era stato attivato anche L'Art Bonus


Ecco le condizioni in cui versa...piena d'immondizia

lunedì 5 ottobre 2020

Il batiscafo Trieste all'isola di Ponza

 Ponza, un fotografo dell'agenzia ap, 30 settembre 1953


Nella foto il batiscafo Trieste tra due navi della marina militare italiana, sulla destra la "Fenice" e sulla sinistra il rimorchiatore "Tenace". In questa data il mezzo condotto dal professor Auguste Piccard e da suo figlio Jacques raggiunse i 3.150 mt della Fossa del Tirreno, situata a 19 miglia a sud/sud est di Ponza, la massima profondità del mar Tirreno.
Una decina di anni dopo, questo stesso batiscafo raggiunse i quasi 11.000 mt di profondità della Fossa delle Marianne nell'oceano Pacifico.


Dalla pagina di Isole Minori

domenica 4 ottobre 2020

Ncòppe u Mangiaracine

 La collina del Belvedere situata tra il promontorio della Madonna e via Parata un tempo veniva chiamata Mangiaracine.

La credenza è che nelle grotte della collina mangiassero i pirati saraceni da qui il nome Mangiaracine.
Nei secoli passati i pirati infestavano i nostri mari assaltando vascelli e catturando persone chiedendo poi il riscatto. Anche il famigerato corsaro Dragut approdò nel 1552 a Ponza con una flotta di 150 vele dopo incursioni nelle cittadine costiere.
Da sopra il Mangiaracine si gode di un panorama mozzafiato, ci sono delle grotte che, probabilmente, sono i resti della Cisterna del Commendatore e dove, forse, i pirati saraceni si rifugiavano.
Un pò di foto di questa estate 

























Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...