mercoledì 4 settembre 2019

Il libro "Impressioni" di Gabriella Moriondo

Questo libro scritto dalla maestra dell'Ottocento Gabriella Moriondo l'ho cercato tanto e finalmente ho potuto leggerlo interamente grazie all'edizione pubblicata da Silverio Mazzella del Brigantino.
Un grazie va anche a Francesca Ormanni della quale la maestra Gabriella Moriondo era la bisnonna.
Ecco qualche parte del libro in cui la Moriondo racconta la vita ponzese di fine Ottocento:

"Nell'ottobre del 1887 giunse a Ponza, dalla Brianza, una ragazza di appena vent'anni, la maestra Gabriella Moriondo.
Arrivò a Ponza dopo un lungo viaggio e rivelò subito una gran forza d'animo.
Così racconta i suoi luoghi d'origine: "...nata fra le bellezze della grandiosa Milano, cresciuta ora fra il dolce sorriso della Brianza dalle vaste e ricche pianure, ora tra i soavi profumi della costa ligure...e in ultimo tra gli incanti della bella Partenope..."
Gabriella Moriondo girava per le case cercando di convincere i genitori a mandare i figli a scuola per sconfiggere l'analfabetismo. Il compito era arduo perchè i bambini già così piccoli aiutavano la famiglia con il loro lavoro.
Per Gabriella insegnare era una "Sacra Missione" e venne paragonata alla maestra del libro "Cuore" di De Amicis.
Gabriella Moriondo scrisse anche un libretto di "Impressioni", nel 1890, sulla vita isolana e così descrive il movimento che c'era nel porto di Ponza: "...manovrar continuo di leggiadri schifi, di graziose golette, di grosse barche galleggianti sul bel piano, talvolta liscio e immobile come argentea pianura, talvolta lievemente increspato, ed altra ancora sommosso da furibondi flussi; i bagni di mare nelle tre piccole grotte di Santa Maria dove le ragazze erano difese dai raggi del sole..."
Descrive così l'uomo ponzese: "...porta anzitempo solcata la fronte che il sole e il mare abbronziscono, e che il viver continuo tra calcoli e traffichi solca appunto si presto; ha però d'ordinario folta capigliatura, che nella fredda stagione ripara con belle coppole di pelo di volpe, secondo l'uso dei marinai...Struttura mediocre, giusta complessione, tranquilla andatura; tu lo riconosci e lo distingui a colpo d'occhio fra la numerosa classe di continentali..."
La maestra racconta che i bambini imparavano presto a tuffarsi dagli scogli, fare giochi nell'acqua, pescare, raccogliere frutti di mare. Racconta anche di gite a Zannone riservate ai benestanti...di gite in barca a Le Forna...ma anche delle famiglie ponzesi...uomini lontani per  pescare e donne dedite alla pulizia della casa che però nelle notti di tempesta scendevano al porto, con i lumi a petrolio, in cerca dei loro cari.
Qualche pagina è dedicata anche ai coatti, che in quel tempo stavano sull'isola,  scrivendo che arrivavano vestiti decentemente ma poi si abbrutivano sia per l'ozio che per la povertà.
Comunque, dopo l'arrivo desolante, a Ponza, in quella sera autunnale, dopo lo sconforto iniziale, Gabriella si creò una famiglia e restò sull'isola tutta la vita.
Sposò il notaio Giovanni Coppa che nei primi anni del Novecento fu anche sindaco.
Dalla loro unione nacque, nel 1898, Ezio Coppa, professore universitario di medicina del lavoro ma anche deputato dell'Assemblea Costituente e della Camera, uno dei figli più illustri della nostra isola.
La vita della maestra Gabriella imboccò una strada tutta in salita, quel viaggio a Ponza non fu una cosa inutile..."

In questo libro Gabriella Moriondo fa un ritratto di Ponza e dei ponzesi. 


Gabriella Moriondo, maestra dell'Ottocento



Il professor Ezio Coppa, figlio di Gabriella Moriondo

domenica 1 settembre 2019

La Poccia, il sale e i daziari

Questa storia mi è stata raccontata ed è realmente accaduta verso la metà dell'Ottocento all'isola di Ponza.
Filomena Vitiello, chiamata la Poccia,  sorella della mia bisnonna Agnese, sposò un giovane pescatore, bellissimo, Gennaro Sandolo.
La sua famiglia era contraria a questo matrimonio probabilmente perchè provenienti da classi sociali diverse. Cercarono in tutti i modi di osteggiare questa unione ed anche in seguito.
Abitavano a Le Forna, nella contrada che oggi viene chiamata "ncòppe i Sandule" (sopra i Sandolo), dal cognome di questa grande famiglia, ed il pescatore Gennaro portava a casa grandi quantità di pesce e anche di sale.
Un giorno, per farle un dispetto, un familiare della Poccia mandò i daziari, il sale era soggetto al dazio.
Appena la Poccia si accorse dell'arrivo dei daziari prese il sale che era messo ad asciugare nel cortile e lo buttò nel pozzo. Ma il sale cominciò a "friggere" e per paura di essere scoperta cominciò a dare botte ai propri figli per attutire il rumore.
I daziari, ovviamente, non trovarono nulla e la Poccia si salvò.





Le Forna

(Estate 2019)



Il sale, un tempo, era un bene prezioso



Il dottor Francesco Sandolo, medico e sindaco di Ponza. 
Gennaro Sandolo e Filomena Vitiello (la Poccia) erano suoi antenati.

Nota:
Filomena Vitiello, la Poccia, nata nel 1834, era figlia di Luigi Vitiello e Angela Maria Mazzella. Era discendente di Antonio Vitiello e Rosa Narbonese giunti a Ponza da Torre del Greco nel 1774.

venerdì 30 agosto 2019

San Giovanni Paolo II e San Silverio

Quarant'anni fa, nel 1979, da Ponza un gruppo di fedeli andarono in udienza da papa Giovanni Paolo II e lo invitarono a partecipare alla festa di San Silverio.
Purtroppo ciò non fu possibile ma...
Dopo quarant'anni, il 20 luglio 2019, giorno in cui si chiudono i festeggiamenti di San Silverio, Giovanni Paolo II era lì, nella chiesa di Ponza, in processione, attraverso la sua reliquia (il sangue prelevato quando fu ferito gravemente nell'attentato del 13 maggio 1981).
Che emozione!!!
Peppino Iacono, mio fratello, presente a quell'udienza, visibilmente emozionato, ci ha raccontato di questa visita e fatto questa osservazione che "dopo quarant'anni Giovanni Paolo II era nella nostra isola in processione con San Silverio".


In questa foto si riconoscono Peppe Tricoli (il Barone), Silvano Conte, Maurizio Iodice. Portano in dono a Giovanni Paolo II un veliero realizzato in giunco da un artigiano ponzese.



La reliquia di San Giovanni Paolo II 



Durante la piccola processione fino al Molo Musco i sacerdoti portano insieme alla reliquia di San Silverio anche quella di Giovanni Paolo II.
Due papi insieme...

Nota:
San Silverio è stato papa dal 536 al 537, fu deposto e morì forse di stenti.
San Giovanni Paolo II è stato papa dal 1978 al 2005.

mercoledì 28 agosto 2019

Arrivederci Ponza...

Dopo più di un mese di vacanza nell'isola in cui sono nata, in cui ho trascorso la mia infanzia, è arrivato il momento di lasciarla.
E' sempre molto triste per chi come me soffre di ponzite.
Presto scriverò le mie considerazioni di fine estate.
Arrivederci Ponza, isola amata che non è più la stessa...


Ciao casa...


Un saluto ai nostri cari che non ci sono più...


Arrivederci Ponza...

giovedì 22 agosto 2019

Buon compleanno!!!

Dodici anni fa nasceva Frammenti di Ponza, un blog nato quasi per caso...diffidate dalle imitazioni.
Dopo la scomparsa di mio padre, Ciro, ho cercato di elaborare il dolore scrivendo. La spinta l'ho avuta inviando un articolo su di lui ad un settimanale che nel giro di pochi giorni l'ha pubblicato.
Poi ho cominciato a raccontare di Ponza e della sua storia, dell'archeologia, delle bellezze naturali, delle tradizioni, della gente ponzese ma anche dei forestieri che la amano con tutto il cuore.
In questo blog soprattutto ho messo tanta passione...
Frammenti di Ponza fino alla fine del 2012 era su Libero.it poi, con l'aiuto di mia figlia, ho cambiato piattaforma con un look più colorato e dove si possono mettere più foto.
Dal 2015 è stata creata anche la pagina Facebook.
Ecco come è iniziato...era l'agosto del 2007.

Frammenti di... 


"Questo blog è una solo una piccola serie di racconti, di “frammenti”, raccolti qua e là, che spero vi facciano apprezzare i lati nascosti della mia Isola, Ponza."

Il disegno è di Milo Manara.


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