sabato 11 aprile 2015

U' Spaccapurpo

La natura ha regalato all'isola di Ponza una costa frastagliata le cui rocce cambiano colore con il riflesso del sole.
Scogli, faraglioni, dalle forme più strane, fanno da cornice.
C'è anche un bellissimo Arco naturale, alto più di trenta metri che troneggia nel versante orientale.
E' chiamato Arco d'Aniellantonio ma anche u' Spaccapurpo.
Questo nome, forse, deriva da un antico attrezzo da pesca, somigliante all'arco, che serviva a preparare u' purpo per farne un'esca da mettere nelle nasse.
L'Arco Naturale si può attraversare con una piccola barca ed è una cosa molto suggestiva.


Foto dell'Arco Naturale di Gianrico Battaglia


L'Arco Naturale o Spaccapurpo
(Foto di Silverio Mazzella)



Arco Naturale chiamato anche Arco d'Aniellantonio



L'Arco Naturale in un disegno di Silverio Mazzella
(Dal libro "In barca per Ponza Palmarola e Zannone" di Giuseppe e Silverio Mazzella)

giovedì 9 aprile 2015

Mareggiata a Chiaia di Luna

Qualche giorno fa, a Ponza, c'è stata una violenta mareggiata che ha interessato Chiaia di Luna e le onde hanno creato uno spettacolo.
Le foto sono di Rossano Di Loreto


















Il mare, una volta lanciato il suo incantesimo, ti terrà per sempre nella sua aura di meraviglia.

Jacques Cousteau




martedì 7 aprile 2015

La chiesa di San Silverio e Santa Domitilla

Durante i lavori di pavimentazione del piazzale della chiesa di Ponza porto è stata rinvenuta una condotta fognaria Borbonica che ora si potrà osservare.
Anche questa è Archeologia!
Poter vedere ciò che è stato costruito più di duecento anni fa, lo trovo interessante.
I Borboni hanno realizzato il centro storico di Ponza che ancora oggi possiamo ammirare ed anche la chiesa.
La prima chiesa, del Salvatore o della Trinità, sorgeva ai piedi della Torre e divenne "regia" parrocchia il 26 maggio 1738 per volere di Carlo III di Borbone. Nel disegno del Mattei del 1847 si vedono ancora i ruderi di questa chiesa che fu sostituita perchè inadeguata al contesto architettonico che si stava realizzando a Ponza. Secondo il Tricoli i ruderi di questa chiesa furono visibili fino al 1853,  anno in cui, al suo posto, fu costruita la casa di Gambardella.
Ma sembra che, secondo don Salvatore Tagliamonte, ci fosse una prima Cappella, non parrocchiale, piccola e angusta, a 50 metri di distanza, nel fondo di Andrea Cassase (Cassese?), e poi di proprietà del defunto Luigi Tagliamonte. Questa potrebbe essere, forse, la chiesetta  che, secondo il Tricoli,  venne consegnata nel 1698, al cappellano Don Aniello da Vico con gli arredi sacri "nonchè lo scarabattolo contenente la statua della Vergine, avendo il Bambino fra le braccia"
Per la costruzione della chiesa attuale, a forma rotonda, il re incaricò il 17 luglio 1775, il Maggiore del Genio Winspeare coadiuvato dall'architetto Francesco Carpi.
A tal proposito così scrive il Tricoli: " Con solennità rituale poi nel dì 7 agosto 1775 dal parroco Verde, con l'intervento de' monaci e funzionari, vennero gittate le fondazioni della nuova Parrocchia, modellata rotonda, avendo l'ampio volta sferoida, sormontata dal lenternino, con maestosa scalinata, che immette sul perestilio; l'ordine e decorazioni sono composti, tenendo indossato il Monistero, i di cui estremi si fanno simmetricamente sporgenti da' fianchi della  Chiesa, in dove sono l'orologio e campanile, presentandosi di prospettiva al porto. Nell'emiciclo di mezzo vi è l'altare col grosso quadro rappresentante la Triade, titolo della Chiesa, e nei due laterali vi sono le cappelle pel tutelare S.Silverio, e della S.Vergine. Nel dì 4 settembre 1778 dal vescovo di Gaeta Pergamo essa Chiesa fu consacrata, riponendo sul primo altare, privilegiato, le reliquie de' ss.mm. Costanzo, Tuccindino, e Reparato, con decretarvi 40 giorni d'indulgenza per coloro che lo visitavano in detto anniversario."
Sulla chiesa di Ponza porto ho già scritto in un altro post.



Il piazzale davanti alla Chiesa dedicata a S.Silverio e S.Domitilla dopo la sistemazione
(Foto di Rossano Di Loreto)



L'interno della chiesa



In questo disegno del Mattei, del 1847, si vedono i ruderi della chiesa della Trinità



La chiesa com'era fino al 1940
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)



La chiesa com'era ed accanto si vede la casa di Gambardella con gli archi costruita sui ruderi della chiesa del Salvatore o della Trinità
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)



La chiesa com'era vista dal mare
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)




sabato 4 aprile 2015

U fucarazzo

Durante la processione del Venerdì Santo, nell'isola di Ponza, a Sant'Antonio, c'è l'incontro tra Gesù morto e la Madonna Addolorata. Anni fa si incontravano sulla Punta Bianca.
Il momento è molto toccante e sulla spiaggia brucia un grande fucarazzo
Nei giorni precedenti i ragazzi si danno da fare per prepararlo...tutto deve essere pronto...
Un tempo se ne preparavano anche in altri quartieri come sulla Parata, a Giancos ma quello più grande e più importante restava quello di Sant'Antonio.
Anche u fucarazzo fa parte delle antiche tradizioni di Ponza che non bisogna perdere.






(Le foto sono di Carlo Ponzi)
aprile 2015



U fucarazzo in preparazione
(Foto di Rossano Di Loreto)
aprile 2015



U fucarazzo di tanti anni fa
(Foto dell'archivio fotografico di Giovanni Pacifico)

giovedì 2 aprile 2015

La primavera all'isola di Ponza

L'isola di Ponza, in questo periodo, mette in mostra tutta la sua bellezza come possiamo vedere dalle foto di Rossano Di Loreto





















Primavera

Ho una casa sul colle
si vedono giardini in fiore.

Nel silenzio uccellini
cantano in coro.

Una lucertola verde
prende il sole.

Dalla mia finestra
vedo il mare
una distesa blu:
volano gabbiani.

Vaghi sogni di bambina.

(Fadila Ben Khelil)
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