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martedì 3 ottobre 2023

I lummiccule

 Le lenticchie nel dialetto ponzese sono chiamate lummiccule anche se ormai sono pochi a coltivarle. 

"Le lenticchie, come le fave, i piselli e le cicerchie, venivano raccolte a giugno. I legumi si facevano seccare in campagna fino a quando consentivano di essere trasportati senza che si "scucculiàssere", evitare cioè che durante il trasporto, in enormi fasci, i semi si staccassero dagli steli perchè troppo secchi. Questi fasci di legumi, una volta a casa, venivano sparsi nei cortili o sui tetti, al sole, perchè appassissero completamente. Quando erano pronti venivano stesi sull'aia e si procedeva all'operazione di battitura. L'attrezzo usato era "u muille". Consisteva in due bastoni, uno lungo all'incirca due metri e l'altro un metro..."

"...Le piante venivano continuamente rigirate in modo che la battitura facesse uscire i semi da tutti i baccelli..."

"...Sull'aia restavano i legumi mischiati alla "puche" (loppa) che venivano messi in piccole vasche di metallo (bagnarole) in attesa della ventilatura.  La ventilatura serviva a liberare i legumi dalla pula. Essa in genere avveniva nel pomeriggio quando si alzava il maestrale..." 

(Tratto da "A Spòrte d'u Tarallare" di Ernesto Prudente)


Una zuppa di "lummiccule" ponzese (Foto di Silverio Mazzella)


I "lummiccule"

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