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martedì 2 maggio 2023

Gli spiriti di Cala Inferno

 " Domenico, ventenne di Le Forna, per un rientro forzato dalla pesca a causa di un improvviso cattivo tempo, verso le due di notte, ritornava a casa dopo essere sbarcato a Cala Inferno.

Aveva appena superato il tunnel dell'antica scalinata romana quando sentì una voce sinistra e minacciosa che lo chiamava. 

Il sangue gli si gelò, ma prese il coraggio a due mani gridò: " Hei! chi sì? Ie sò Dummineche, Dummineche sòtte la Madònna di Pumpèie, (Hei! chi sei? Io sono Domenico che è sotto la Madonna di Pompei)"

Il richiamo di aiuto alla Madonna di Pompei fece scomparire ogni paura e presenza misteriosa. 

Non fu l'unico a sentire strane presenze lungo la discesa che portava alla vecchia fontana romana. 

Voci, sospiri e affanni in piena notte, amplificati dalle alte pareti di tufo della galleria hanno scatenato paura e panico in quei poveri pescatori che avevano la necessità di percorrere quelle scale. 

Erano i lamenti di un galeotto condannato ai lavori forzati che in questo luogo aveva perso la vita. ancora oggi nelle notti illuni si sentono i suoi lamenti e affanni, impegnato eternamente a scavare pietre con il suo pesante piccone di ferro."

(Racconto tratto dal libro di Silverio Mazzella "Le ore del giorno, i giorni dell'anno, gli anni della vita")



Il tunnel della scalinata di Cala Inferno


Le rocce della scalinata


La vecchia fontana di Cala Inferno in un disegno del Mattei, aprile 1847

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