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venerdì 19 maggio 2023

A controra

 Noi bambini ponzesi avevamo timore della controra.

Ma cos'è la controra?
La parola controra, dal latino contra horas, significa ore contrarie.
In dialetto indica le prime ore pomeridiane destinate al riposo.
Tutto nasce dal mondo contadino perchè in quelle ore, in estate, era massacrante lavorare nei campi per il troppo caldo quindi ci si fermava, si faceva "u scampulille" per poi riprendere quando il sole era più basso.
Era anche l'escamotage per far riposare i bambini durante i  pomeriggi d'estate in cui non si poteva uscire per il gran caldo.
Altri tempi!!!
Ernesto Prudente nel suo libro "Leggende isolane" così racconta della controra.
"Basta, altrimenti chiamo la controra.
Era questo uno dei segnali per ristabilire l'ordine fra i figli, com'era un rigido avvertimento perchè i figli non uscissero di casa.
Nessun bambino ha mai contrastato il contenuto di questa espressione.
I bambini, tutti, all'ascolto di questa parola cadevano in un silenzio profondo.
Quando la mamma voleva che tu restassi in casa invocava la controra e tu non ti muovevi...
Era come un fantasma, la controra, avvolta in un ampio lenzuolo bianco che volteggiava in tutte le case.
La controra esisteva solo d'estate  e in uno specifico momento della giornata, il dopopranzo."
Ancora oggi quel lasso di tempo a Ponza lo chiamiamo "dinte a cuntrora"

"La paura alimenta l'immaginazione"
Joseph Joubert


Via Corridoio


Corso Pisacane


Via Dragonara

(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)

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