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domenica 23 ottobre 2022

Lina la partigiana

 Sicuramente i ponzesi non conoscevano il passato di sofferenza di quella signora che aveva fatto costruire la sua casa sopra Frontone.

Lina Meiffret, moglie del dottor Mario Scudieri conosciuto dai ponzesi come il "medico dei papi", era stata partigiana e venne deportata nei campi di concentramento, in Germania. La sua storia è raccontata nel libro "Lina Partigiana amica del giovane Calvino" da Daniela Cassini e Sarah Clarke.  In questo libro emerge una donna attiva, letterata, che incontra personaggi molto importanti, tra cui Italo Calvino,  che lottano contro il nazifascismo.

Finita la guerra Lina trova in Ponza un luogo  dove poter rifugiarsi e scrivere poesie

Ecco un piccolo brano del libro che riguarda Lina e il suo soggiorno a Ponza:

"Alla fine della guerra, Lina acquista a Ponza alcuni terreni in località Frontone dove dal 1947 in poi comincia la costruzione della casa che la ospiterà  fino agli ultimi anni della sua vita. In quella parte dell'isola si trova una delle poche spiagge di Ponza, quella di Frontone appunto, dove Lina amava fare lunghe passeggiate con il suo cane Nerone, passando per ciò che restava della cava di perlite (vasche per la decantazione del caolino con blocchi ben squadrati), oggi paradiso dei turisti.

La casa domina il mare dall'alto, fondendosi con l'azzurro del cielo, e si affaccia sulla cala del Paradiso su cui incombono i resti del fortino borbonico. Da quella posizione si ha da una parte una magnifica vista sull'insenatura del porto dell'isola, con le sue luci e i suoi colori, mentre dall'altra lo sguardo spazia sul tratto della costa orientale dominato da un susseguirsi di golfi ed insenature, su cui la luce del sole e il riverbero dell'acqua compiono continue trasformazioni. Per arrivare a Frontone, si doveva passare per una lunga stradina sterrata che un tempo era percorribile solo a piedi e che attraversava lunghi tratti dominati dalla macchia mediterranea, tra mirti, cespugli di ulivi e di ginestre, agavi maestose e sculture di fichi d'india: tutti elementi che ricorrono costantemente nelle poesie di questa sezione. E lassù, in alto, dove il mare si confonde con il cielo, ecco Tre Venti, dove lo sguardo viene rapito dall'isola di Palmarola che domina incontrastata questa parte di mare.

E' in questo paradiso che tanto ricorda probabilmente la costa di Ponente, che Lina  cerca rifugio e conforto, è qui che nascono e prendono forma alcune delle poesie più belle, è qui che si isola circondata dai gatti (era chiamata ed è ancora ricordata oggi come "la gattara") e dalla natura, è qui che vive , rimasta vedova, sommersa dai suoi libri e dal suo passato."

(Brano tratto dal libro di Daniela Cassini e Sarah Clarke "Lina. Partigiana e letterata, amica del giovane Calvino")



Isola di Ponza, località Frontone. Nel cerchio la casa di Lina Meiffret Scudieri. (Foto di Rossano Di Loreto)



Lina Meiffret da giovane



Lina Meiffret a Frontone, isola di Ponza (Foto tratte da Cenni di storia della Resistenza nell'Imperiese)



La copertina del libro "Lina. Partigiana e letterata, amica del giovane Calvino"


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