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mercoledì 29 giugno 2022

Un delfino per amico

La pesca alle castardelle si pratica, fin dai tempi antichissimi, con l'aiuto dei delfini. I pescatori li seguono negli spostamenti fino a trovare i banchi di pesce che per paura dei delfini si ammassano nel tentativo ognuno di sfuggire alla cattura. Allora i pescatori circuiscono con la rete questo ammasso di pesci mentre i delfini continuano a nuotare in circolo per non farli fuggire.

In una di queste catture incappò nella rete anche un delfino. I pescatori, Carmine e Raffaele, dovettero tirarlo in barca per poterlo liberare ma solo dopo aver finito di salpare la rete con il relativo pescato.

Impiegarono non poco tempo quando udirono l'amico catturato gemere come un cucciolo, quasi rassegnato a una triste fine. 

Liberato dalla rete, prima di lasciarlo con un coltello segnarono la pinna dorsale allo scopo di poterlo riconoscere in futuro. Da allora per molto tempo quando la barca usciva dal porto quel delfino si affiancava a loro e li aiutava nella pesca. Tutti si meravigliavano della loro bravura ma pochi sapevano la storia della loro fortuna grazie all'aiuto di quel prezioso amico."


(Racconto tratto dal libro di Silverio Mazzella "Racconti e leggende dell'isola dei pescatori")


Nota: 

Raffaele e Carmine avevano assieme al fratello Americo una bella barca da pesca costruita nel cantiere Serto di Santa Maria dai carpentieri Lucio e Alberico. Fu chiamata Madonna del Carmine, Madonna alla quale erano molto devoti


Un antico proverbio ponzese dice:

"'A fère pòrte a campà u pescatore"

significa che il delfino porta da vivere al pescatore



La barca Madonna del Carmine
(Foto tratta dal libro di Silverio Mazzella "Ponzesi gente di mare. Storie di barche, di pesca, di navigazione")





Delfini 


Delfino nelle acque dell'Arcipelago Ponziano
(Immagini reperite in rete)

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