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venerdì 25 marzo 2022

NO alla guerra

 In questi giorni, attraverso i telegiornali, rimbalzano nelle nostre case immagini di sofferenza e di paura  provenienti dall'Ucraina, nel cuore dell'Europa. Case devastate, gente che cerca in tutti i modi di scappare dal paese d'origine, che sofferenza...i suoni delle sirene che invitano le persone a ripararsi in caso di bombardamento.

Immagini che pensavamo di non vedere più.

Durante la seconda guerra mondiale anche all'isola di Ponza spesso suonavano le sirene quando c'erano aerei in avvicinamento. La gente della zona del porto cercava rifugio nella grande Cisterna di via Parata..

Gianni Rodari in questa poesia cerca di far capire il significato della guerra ai bambini che in questo momento scappano con le  madri in altri paesi europei mentre i  papà combattono per la loro terra.

Promemoria

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.

Qualche foto della manifestazione per la pace che si è svolta a Ponza il 6 marzo


I bambini di Ponza dicono NO alla guerra


Alcune donne ucraine presenti nell'isola 


La bandiera della pace


Nina, dolce signora ucraina ma ponzese d'adozione, con la nipote 

(Foto di Rossano Di Loreto)



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