Quando arrivarono a Ponza i coloni verso la metà del '700 portarono nell'isola il loro dialetto, le loro tradizioni, il loro modo di vivere, insomma la loro cultura.
I primi, prevalentemente contadini, giunsero da Ischia e si stabilirono nella zona in cui poi fu costruito il porto, fino alla vallata dei Conti.
I secondi, soprattutto pescatori, venivano da Torre del Greco invece nella parte settentrionale dell'isola, Le Forna.
I dialetti erano simili, differivano in alcune parole e cadenze.
Quella era la vera Ponza, oggi il dialetto si parla pochissimo ed alcuni termini si stanno perdendo.
Stiamo dissipando il grande patrimonio culturale della nostra isola.
Eppure il dialetto è la lingua di ognuno di noi attraverso il quale riusciamo ad esprimere ciò che proviamo ma allo stesso tempo ci riporta indietro nel passato.
Basta una parola e nella nostra mente riaffiora un ricordo...
Il dialetto è l'anima di un luogo che può essere Ponza ma anche altro.
Ogni tanto nei miei post cerco di inserire qualche parola in dialetto proprio per farla ricordare
La Ponza di un tempo
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
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