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venerdì 4 ottobre 2019

L'antico mestiere dei sarti

Oggi gli abiti li compriamo già confezionati, belli e pronti.
Un tempo, a Ponza, c'erano dei bravi sarti ma pian piano questo mestiere va scomparendo.
Però c'era un qualcosa di magico vedere una sarta all'opera, un vestito che prendeva forma.
Luigi Sandolo ne ricorda alcuni nel libro Su e giù per Ponza  e così scrive:
"Sarti da essere ricordati sono Giulio Matrone che aveva la caratteristica abitudine di portare il soprabito fino al 21 giugno e Raffaele Catalano di spirito faceto. A quest'ultimo nella modesta sartoria di via Nuova è subentrato il nipote Biagio Catalano detto Ninando simpatico conversatore ed ammirevole per l'attaccamento alla mamma.
Luigi Murolo con la moglie Silveria Guarino vestono da cinquant'anni quasi tutti gli uomini e le spose.
Una brava e popolare sarta recentemente scomparsa era Rosalia D'Arco Scotti."
Quest'ultima la ricordo molto bene...
Rusulina a' sarta era la mamma della mia cara amica Carla Scotti ed abitava in Via Madonna.
Ricordo che molte ragazze andavano a casa sua per  imparare a cucire.
Altra brava sarta che ricordo è stata Rosa Galano da cui mia madre ragazzetta andava ad imparare i primi rudimenti di cucito.



Rosalia D'Arco Scotti (Rusulina) è stata una brava sarta oltre ad essere la mamma della mia amica Carla Scotti


Rosa Galano, la sarta

(Foto di Salvo Galano tratta dal libro "L'isola")


Rosa Galano ancora una splendida donna a quasi 102 anni



Ragazze ponzesi davanti all'agenzia di macchine per cucire SINGER a Sant'Antonio

(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)

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