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mercoledì 10 aprile 2019

Un terremoto del 1755

Il 1 novembre 1755 la città di Lisbona, in Portogallo, fu colpita da un violentissimo terremoto che sfiorò i 9 gradi della scala  Richter e fu avvertito in gran parte d'Europa.
Secondo Sir William Hamilton  "Nello stesso giorno e alla stessa ora (1 novembre, verso le 9,40 a.) del grande terremoto di Lisbona, a Ponza si sentì pure un terremoto violentissimo per cui rovinarono due terzi delle case, che allora esistevano nell'isola."
Giuseppe Mercalli, sismologo, celebre per la Scala che porta il suo nome (Scala Mercalli), a tal proposito così scrive: " Questo fatto tanto importante anche per lo studio del grande terremoto di Lisbona non è, per quanto io sappia, registrato nè da alcun autore patrio, nè da' molti istoriografi del terremoto lisbonese, ed io lo riporto solo perchè la testimonianza di W.Hamilton è troppo esplicita ed autorevole per dubitare.
Il terremoto di Lisbona si è sentito in diverse parti dell'Italia superiore, ma in nessun luogo recò danni di sorta. Non fa quindi meraviglia che siasi propagato anche fino alle isole Ponzie, ma non può ammettersi che vi sia arrivato con forza sufficiente per cagionare gravi rovine, poichè a più forte ragione avrebbe dovuto scuotere con eguale energia la Spagna nord-orientale, la Francia, le isole di Corsica e Sardegna ed altre regioni più vicine al centro di scuotimento, il che non è avvenuto.
Bisogna quindi ritenere che la grande scossa lisbonese sia realmente giunta in modo sensibile sino a Ponza, e che quivi, come causa occasionale, abbia determinato un terremoto locale molto più violento, conseguenza probabilmente di qualche sprofondamento sotterraneo"


















(Foto dell'isola di Ponza scattate nel marzo 2009)

Nota: 
Io dubito che l'area del grande terremoto di Lisbona del 1755 sia stata esagerata, identificando con esso altri terremoti avvenuti nello stesso giorno in Germania, nei Paesi Bassi, in Scandinavia ecc., e dovuti all'attività di altri focolari sismici. E' tuttavia probabile che la coincidenza non sia, almeno per alcuni casi, fortuita, ma dovuta a ciò che, quando in un punto della terra avviene uno scuotimento molto forte, il movimento sismico che, nell'interno della terra, si comunica a grandi distanze secondo direzioni determinate dalla natura delle rocce e dall'andamento delle fratture, disturbi in modo diverso l'azione dei focolari sismici (e anche vulcanici), che conseguentemente si mettono in attività. E tale eccitamento può ottenere prontamente il suo effetto e produrre terremoti quasi contemporanei, creduti dipendenti da una stessa causa, ovvero l'effetto può ritardare di ore, di giorni e anche di mesi.
(G.Mercalli)

Altra nota:
Sir William Hamilton era un ambasciatore inglese a Napoli, era un archeologo ed anche vulcanologo

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