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domenica 30 settembre 2018

A parracine

Nella bella trasmissione di Rai tre, Geo e Geo, qualche tempo fa si è parlato dei muretti a secco, i parracine, nel nostro dialetto ponzese.
A parracine viene costruita da pietre incastrate tra di loro, una vera arte e bisogna essere abili.
Ernesto Prudente così descrive a parracine: - muro a secco per sostenere il terreno. Nacque a Palmarola durante il periodo neolitico quando i primi abitatori ebbero la necessità di coltivare il terreno per produrre bacche da mangiare. I pendii vennero lavorati dal basso verso l'alto. si costruiva il muro, la parracine, sistemando il terreno all'interno e così di seguito.
Visto che il territorio di Ponza ha poche zone pianeggianti gli antichi contadini costruirono le parracine  così da ricavare dei terreni, i catène, dei gradoni sui cui piantare soprattutto la vite ma anche legumi.
A quanto pare a parracine serviva non solo per delimitare i confini dei terreni ma anche per drenare l'acqua piovana e dare umidità alle coltivazioni.
Le pietre che costituiscono a parracine favoriscono anche la fauna infatti possiamo incontrare lucertole che se la godono al sole.


Parracine i ncòppe i Cuonte



Piccole parracine abbasce u Cavone dei Conti



Altre parracine ncòppe i Cuonte



Gatto ncòppe a parracine

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