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mercoledì 11 luglio 2018

'A nasse

Cos'è 'a nasse?
E' un attrezzo da pesca.
Ci racconta tutto Ernesto Prudente che così scrive: La nassa è una cesta intrecciata con rami di mirto, giunchi e canne tagliate a listelli. E' composta da due parti unite saldamente da sembrare un tutt'uno. La parte esterna, a forma di campana,  da cui il nome, ha una apertura al vertice che serve per fare uscire la preda catturata e per introdurre l'esca.E' dotata di coperchio, una porticina che rimane chiusa durante la pesca. La parte interna, a forma conica, ha la base leggermente inferiore a quella della campana perchè possa entrarvi ed essere ad essa legata in modo da formare un corpo unico. Il vertice termina con le punte dei vimini che convergono a cono senza essere legate perchè devono costituire un ostacolo per l'uscita dei pesci che sono penetrati all'interno.
Una volta, prima della invenzione della rete, qualsiasi tipo di pesca veniva effettuata con le nasse per cui le si costruiva a seconda del tipo di pesca da effettuare. Le nasse venivano impiegate, secondo la formazione del fondale marino, a gruppo di due o più di due. Raramente veniva calata da sola.
Il ritiro delle nasse avveniva giornalmente. Prima di portarsi sul luogo dove avevano affondato le nasse per tirarle, i pescatori tiravano le reti per racimolare l'esca. Il tiro di qualsiasi attrezzo avveniva a braccia. Di quei tempi non esistevano verricelli e scandagli. Il fondo marino si conosceva con l'uso delle coffe. Nel ritirarle, quando l'amo rimaneva impigliato in qualche ostacolo, che in genere era lo scoglio, si facevano dei rilevamenti a terra per stabilire la posizione.
La bravura di un pescatore consisteva proprio nella sua capacità di leggere il fondo marino.
A Ponza costruisce ancora le nasse Benedetto Sandolo nella curtègle (cortile) dell'antico palazzo Irollo.






Benedetto Sandolo mentre costruisce le nasse
(Estate 2015)

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