Di naufragi nel corso dei secoli ne sono accaduti tantissimi, ne abbiamo perso la memoria.
Ecco cosa racconta Silverio Mazzella nel libro Racconti e leggende dell'isola dei pescatori : " Una violenta tempesta si abbattè nel Medio Tirreno. La marticana di Fabio Costagliola di Procida, appesantita da un carico di grano appoggiò, sospinto dai marosi, verso l'isola di Ponza nella speranza di trovare un ridosso.
Per il buio, il mare in tempesta e le difficoltà di manovra, nell'entrare nella rada del porto urtò violentemente gli scogli tra la Ravia e la Montagna di Santa Maria e naufragò nella notte del 3 dicembre del 1765.
Nella mattina del giorno 4 seguente, aiutati dai pescatori ponzesi coordinati dal governatore, i marinai della marticana guadagnarono la riva e la salvezza. Gran parte del carico, quello che uscì dalla stiva, spiaggiò a Sant'Antonio, Giancos, Santa Maria e le marine verso Frontone.
Il marinaio Scotto, scrivano di bordo e anch'egli di Procida, dichiarò che ben poca cosa si salvò e tutto il grano recuperato fu ammassato e messo a disposizione dell'Annona di Roma.
Ne seguì un contenzioso tra le Società Assicurative e il governatore dell'isola.
Evangelista Bianchi fu accusato di frode e profitto illecito da naufragio ma alla fine fu assolto e continuò il suo incarico ancora per molti anni. Quell'inverno molti ponzesi utilizzarono il grano raccolto con tanta pazienza tra la rena e gli scogli di Ponza."
Un pò di foto del mare in tempesta all'isola di Ponza
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Una marticana (martingana) napoletana
(immagine reperita in rete)
Nota:
Il libro di Silverio Mazzella "Racconti e leggende dell'isola dei pescatori" contiene anche del bellissimi acquerelli realizzati dall'autore.
Altra Nota:
La marticana (martigana o martingana) era un'imbarcazione di stazza rilevante, a vela, utilizzata per il trasporto delle merci. Copriva anche lunghe distanze. Nella "Monografia", scritta verso la metà dell'Ottocento, il Tricoli conta nel Porto di Ponza "3 martingane".
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