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sabato 16 gennaio 2016

A Sant'Antuono maschere e suoni

A Sant'Antuono maschere e suoni.
Questo detto è riferito a Sant'Antonio abate che si festeggia il 17 gennaio, giorno in cui entra ufficialmente il Carnevale.
Un tempo, a Ponza, in questo giorno si facevano dei falò ed io ricordo quello dìnte u vico, Corso Umberto che, mi pare, facesse la famiglia Ambrosino.
Nella zona di Sant'Antonio in una mappa del XVI secolo è indicata una chiesa dedicata al Santo ma credo fosse una cappella che non viene menzionata però dal Pacichelli nel suo viaggio a Ponza avvenuto nel 1685.
Il Tricoli nella Monografia per le isole del gruppo Ponziano scrive:
"Nella medesima spiaggia è piantato questo vasto monumento tutto di mattoni, marmi o fabbrica reticolata, ed era in tre comprese, la prima un rettangolo, attualmente coverta dalla fabbrica del Parroco Vitiello, la seconda sferica con vasta vasca per accumulare l'acqua sorgiva delle Forna per uso delle sacre obluzioni, ed in ultimo un esagono. Lo stucco lucido è gremito di vario dipinto, coi pezzi di colonna, capitelli, ed altri intagli su marmi. Gli affreschi, e bassi rilievi simbolici tra i rottami, indicano che il tempio era dedicato ai cennati Dioscuri, anche perchè non è presumibile, che i Ponzesi avessero trascurato il culto a tali protettori marini.
Vi fu sostituito Sant'Antuono dei marinari, finchè i barbari lo diroccarono."
Nel 1858 iniziarono i lavori per costruire una chiesa nel borgo di Sant'Antonio.
A tal proposito, Giulio Vitiello in  Ponza brevis insula...brevis historia, così scrive:
"La nuova parrocchia, in precedenza progettata, fu ai primi del 1858 iniziata a S.Antonio prospiciente al mare e fiancheggiata dalla strada che porta a Chiaia di Luna. Gli avvenimenti del 1860 fecero sospendere i lavori. I muri perimetrali senza intonaco rimasero per una quarantina d'anni completamente abbandonati. Giovanni Calise ne divenne proprietario adattando la parte che guarda al mare a casa di abitazione mentre la parte retrostante fu adibita a deposito di attrezzi navali e da pesca. Fino a qualche anno fa era ancora intatta la scalinata di granito che immetteva al sagrato."
Nonno Salvatore Conte, fratello di Rosalia, moglie di Giovanni Calisi raccontava di una sagrestia...ma non so altro.
Comunque la chiesa in costruzione di Sant'Antonio era dove è ora il Bar Panoramica.

Un po' di foto della zona di Sant'Antonio dove era in costruzione la chiesa nel 1858















(Foto dell'archivio fotografico di Giovanni Pacifico)

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