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lunedì 28 settembre 2015

La lettera ritrovata

La chiesa di Santa Maria è un vero gioiello, è piccola ma è curata.
La mia famiglia è molto legata a questa chiesa perchè un nostro antenato, del ramo materno, don Antonino Conte, è stato il primo addetto, insomma il primo a svolgervi le funzioni religiose.
Mia madre per anni ha custodito una lettera, scritta nell'Ottocento, che le era pervenuta dalla sua famiglia di origine, Conte.
Praticamente gli abitanti della frazione di Santa Maria chiedevano al Papa un suo intervento in modo tale che i lavori della chiesa, interrotti da molto tempo, riprendessero.
Questa lettera la ricordavo molto bene. Era stata scritta proprio da don Antonino Conte.
Nel 1995, per i cento anni della consacrazione di questa chiesa, mia madre diede questa lettera a don Salvatore Tagliamonte, parroco di quel tempo.
Confesso che mi arrabbiai un pò con lei per non averne conservato una copia.
Era pur sempre un documento di famiglia...
Per anni ho pensato spesso a quella lettera...
Quest'estate ho chiesto ad Eva Mazzella che custodisce alcuni  documenti della chiesa di Santa Maria, se ne conoscesse l'esistenza.
Dopo qualche giorno Eva mi ha chiamata e mi ha fatto avere la copia.
Non so come ringraziarla...



L'interno della chiesa di San Giuseppe




Don Antonino Conte










Questa è la lettera con la classica scrittura ottocentesca






La lettera qui è trascritta negli "Appunti per un libro" di don Salvatore Tagliamonte e si leggono le parole

Nota:

Don Antonino Conte era il fratello del mio bisnonno Placido. Era nato il 9 aprile 1821 e morì il 25 marzo 1917. Mio nonno Salvatore Conte raccontava che don Antonino era un uomo colto.
Don Antonino Conte fece parte del primo Consiglio Comunale di Ponza dopo l'Unità d'Italia.
Per un certo periodo, la chiesa di Santa Maria fu affidata anche al sacerdote don Aniello Conte, nipote di don Antonino, poi cappellano presso l'ergastolo di Santo Stefano.

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