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sabato 25 ottobre 2014

I “miei” Ponzesi d’America di Francesca Alderisi

Con immenso piacere ho ricevuto da Francesca Alderisi, mia vicina di casa a Ponza, il racconto della bella avventura dei Ponzesi d'America  al Columbus Day.

I “miei” ponzesi d’America sono bellissimi!
Bellissimi quando si presentano in perfetto orario tutti vestiti di rosso alla 44 East sulla Fifth Avenue, strada dove ci è stata assegnata la nostra postazione di partenza per partecipare alla 70 edizione del Columbus Day di New York.
Belissimi e sinceri, nell’accogliermi tra di loro come una di famiglia.
Un’isolana che pur non avendo legami di sangue con Ponza, ha scelto questa bellissima isola anni fa come luogo del Cuore diventando nel tempo parte di quella che mi piace definire una vera e propria comunità: la comunità ponzese.
E se sei ponzese nel Cuore, sia che a Ponza ci sei nato o no, non puoi non essere devoto a San Silverio, il Patrono, il Santo a cui tutti noi siamo ricorsi per più di una preghiera.
Lui che ci ha sempre ascoltato, guidato, protetto e talvolta (spesso!) esaudito.
I “miei” giovani ponzesi americani sono bellissimi!
Pieni della meravigliosa energia dei loro anni, pronti con un sorriso che non nasconde le loro origini italiane, a marciare lungo questa popolare parata dedicata alla cultura italoamericana  rappresentando i propri antenati e magari ricordando chi  di  loro non c’è più.
E’ il caso di due ragazzi, che  al mio arrivo, uno separatamene dall’altro, mi si avvicinano e mi danno un abbraccio.
Poi in inglese mi dicono di essere i figli di CARMINE COLUMBANO ed ANTONIO SCAROGNI, due ponzesi emigrati in America  che hanno lasciato i loro cari troppo presto.
Sia Carmine che Antonio, li ho conosciuti personalmente anni fa essendo due affezionati telespettatori di Sportello Italia.
Allora gli occhi di questi ragazzi diventano lucidi ed il fatto che loro non sappiano parlare l’italiano ed io non benissimo l’inglese, non ci impedisce di sentirci vicino e sapere che questa parata sarà dedicata anche ai loro papà che non ci sono più.
Sarà dedicata anche a chi,  come mi piace definirlo, è stato un ponzese coraggioso che ha lasciato l’Isola dove è nato e cresciuto per andare  lontano a cercare fortuna.
Ci vuole sempre coraggio nel lasciare un posto che si ama e lasciare Ponza è ancora più difficile, perché è talmente bella  che non puoi non sentirne la mancanza.
In rappresentanza proprio di tutti i ponzesi e le ponzesi coraggiosi, ecco li alcune belle signore over ottanta  in una macchina decappottabile d’epoca, pronte ad onorare con un sorriso il loro Santo, il nostro Santo  salutantando con la mano una moltitudine di pubblico incuriosito al passaggio sulla Quinta Strada di questo gruppo sgargiante, capitanato da una banda che ha suonato (pur avendolo imparato solo pochi giorni prima) l’Inno di San Silverio che riporta nella memoria di tutti i ponzesi al 20 giugno, festa patronale in cui queste note diventano il sottofondo di una lunga giornata di festa.
Si, è stata proprio una grande festa per noi tutti questo Columbus Day.
Lo è stata per i duecento ponzesi d’America che non hanno voluto mancare a questo appuntamento così significativo.
Lo è stata per me che  ho avuto l’onore di  fare da Madrina a tutti  loro in questo giorno speciale e lo è stato anche per il Sindaco di Ponza Piero Vigorelli che è voluto venire dall’Italia per salutare personalmente i ponzesi d’America.
Lui , primo Sindaco dell’isola che è venuto a trovarli e si è unito a loro in questa giornata che rimarrà nel  cuore di noi tutti. Per sempre!
Allora a voi cari amici del blog, che conoscendomi da tanto tempo sapete quanto sia importante per me mantenere sempre una parte della mia Vita lontano della telecamere, dedico questo breve racconto a cui non voglio aggiungere troppi dettagli.
Le immagini di questo video fotografico raccontano da sole la nostra emozione ed il nostro orgoglio di avere rappresentato al meglio un pezzo della nostra amatissima Italia.
Un lembo di terra “fluttuante” nel mare Mediterraneo che finalmente ha avuto un suo momento di fama anche oltreoceano, partecipando alla più grande parata italiana al mondo.
Grazie allora Columbus Day  e grazie ai “miei” cari ponzesi d’America, che con un  grandissimo spirito organizzativo, in poco più di un mese, sono riusciti a fare in modo che tutto ciò si potesse realizzare.
Il vostro affetto è stato per me ancora una volta la conferma di quanto siano meravigliosi gli Italiani nel mondo, che siano ponzesi o di qualsiasi altro luogo, nessuno più di loro è custode di un patrimonio preziosissimo che ci lega alla nostra madrepatria: l’Italia. Il paese più bello del mondo!!

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