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sabato 30 marzo 2013

Ponza dall'alto.....




L'isola di Ponza., vista dall'alto, nella parte settentrionale, poi l'isolotto di Gavi, poi ancora Zannone...in lontananza il promontorio del Circeo.



Questa invece è la parte meridionale di Ponza.
Si vedono i Faraglioni del Calzone Muto ed il promontorio con il Faro della Guardia.


Il panorama del Porto.
Il nucleo abitativo con le sue casette colorate.

Queste foto sono state scattate in una giornata di primavera e Ponza  mostra la sua veste migliore.

Norman Douglas definì l'isola di Ponza  "Inverosimile"  e forse aveva proprio ragione......

mercoledì 27 marzo 2013

Ancora su....un ponzese a Santo Stefano



Avevo già scritto, in questo blog, di don Aniello Conte, ponzese, cappellano dell'ergastolo di Santo Stefano.
Cercando su internet, nell'archivio storico del quotidiano "La Stampa", ho trovato diversi articoli, del 1953, che lo riguardano.
Don Aniello Conte, con la sua testimonianza, riuscì a far scagionare Carlo Corbisiero, di Marzano di Nola, accusato di omicidio, in carcere dal 1934.
Era una giornata di luglio del 1953, quando la Corte di giudici sbarcò a Ponza da un rimorchiatore della Marina Militare, per interrogare don Aniello, ormai anziano.
Il vecchio cappellano di Santo Stefano, viveva in una piccola casa sopra i Conti, rispose alle domande dei giudici che cercarono di metterlo in difficoltà ma invano.
Carlo Corbisiero, finalmente, dopo quasi vent'anni di carcere, da innocente, tornò in libertà.

Questo è uno degli articoli con la foto del cappellano



Per gli altri articoli:

www.archiviolastampa.it/

venerdì 22 marzo 2013

Bambini di tanto tempo fa...a Ponza #3



Altra foto di una scolaresca.
Mi sembra di riconoscere il fratello di mio padre, Giovanni Iacono...era nato a Ponza nel 1930 ed è  morto negli Stati Uniti 5 anni fa.
Credo sia il quarto bambino in seconda fila...partendo da sinistra...poco lontano dalla maestra
Non ne sono sicura...vado per somiglianza....chissà se è proprio lui....


"Tutti siamo stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano"

Antoine De Saint-Exupéry

lunedì 18 marzo 2013

Giuseppe Tricoli



Ci stavamo preparando al Natale, quando la notizia della scomparsa di Giuseppe ci ha colto all'improvviso, ci ha sconvolto.
Riesco a scrivere qualcosa di lui, solo ora, dopo tre mesi, perchè la sua morte ha toccato profondamente la mia famiglia....era il marito di mia sorella...il papà di Alfredo e c'è voluto un pò di tempo per elaborare questa grande perdita.
Giuseppe, il barone, lo chiamavano tutti così, ci ha lasciato in una giornata di dicembre, mentre scherzava con gli amici sulla piazzetta di Sant'Antonio.
L'intera comunità ponzese è ancora attonita.... come tutti noi.....c'è un grande vuoto.
Il lavoro che svolgeva era quello del commercialista, quindi a stretto contatto con la gente...e negli anni ottanta era stato vicesindaco di Ponza.
Aveva molti interessi...era un uomo di cultura....la sua biblioteca è ricca di libri...molti riguardanti la storia di Ponza, non per niente aveva come antenato il Tricoli, l'autore della famosa monografia.
Non perdeva, però, mai di vista i problemi dell'isola e se poteva metteva a disposizione la sua esperienza.
Negli ultimi tempi, era molto preoccupato per la carenza dei collegamenti marittimi che quest'inverno hanno messo in ginocchio l'isola.
Sulla questione era intervenuto, con molta foga, all'incontro tra il sindaco Vigorelli ed i cittadini ponzesi tenutosi a metà novembre....infatti lo possiamo vedere nel video di Rossano.
Una delle sue passioni era quella di fotografare barche....navi che passavano nel mare intorno a Ponza.
Mi piace immaginarlo scrutare l'orizzonte, dal cielo, alla ricerca di navi di passaggio.

sabato 16 marzo 2013

U' purton' i Pascarella



U' purton' i Pascarella è un passaggio, un piccolo tunnel con delle scalette, ricavato tra gli edifici già al tempo dei Borboni, che raccorda Corso Pisacane con via Corridoio.
Quando c'è molto vento attraversarlo è un pò complicato perchè si forma una fortissima corrente d'aria.
Per chi proviene da via Parata o da Corso Umberto ma anche da Sopra gli Scotti attraversando u' purton' i Pascarella si ritrova in un attimo al centro dell'isola.
Ma di scale e piccoli passaggi tra le case ce ne sono diversi......
Ponza è tutta un susseguirsi di scale e vicoletti che la rendono forse anche un pò misteriosa......

lunedì 11 marzo 2013

Una chiesa, un faro e una tomba


Pasquale Mattei, nella  monografia "L'arcipelago Ponziano", descrive e ritrae con la sua matita degli angoli delle nostre isole di quel tempo, appunto la metà dell'ottocento.
Dalla Batteria Leopoldo nota una tomba e delle "bianchissime punte di fabbrica" che descrive così:
"Un recinto di guerra e di sciagura chiude una Chiesa, un Faro ed una Tomba! Ahi! della vita è questa la ventura...!
La chiesa è "a Cappell da Madunnell" che era ubicata poco dopo la cappella di don Salvatore Tagliamonte.
Me ne aveva parlato, tempo fa, Gino Usai .... la cosa mi aveva incuriosita ed ho incominciato a cercare sui libri....a chiedere in giro....
L'abate Pacichelli la descrive, nel 1685, come un "tempietto inciso nel monte, basso e stretto", nel quale si celebrava la Messa.
La cappella non esiste più...pare sia crollata... dopo la costruzione della nuova chiesetta del cimitero vi seppellirono le salme.
Proprio intorno "a Cappell da Madunnell" si sviluppò l'attuale cimitero che distava poco dal Sepolcreto Tricoli ed aveva caratteristiche simili.
Pare che fosse il Santuario dedicato alla Natività di Maria fatto scavare nella roccia del promontorio della Madonna dalla Capriola di Ponza, verso la fine del 1200, di cui racconta il Boccaccio nel suo Decamerone (sesta novella, seconda giornata).
L'altra bianchissima punta di fabbrica era il Faro della Madonna.
La Tomba, invece, scavata nella rupe, era di un giovane ufficiale della Guarnigione Svizzera.
Sarà, forse, quella che si vedeva dalla Batteria, fino a pochi anni fa?

lunedì 4 marzo 2013

Dall'album dei ricordi.....nonno Peppino



Mio nonno, Peppino Iacono, classe 1892,quello a destra nella foto, con i baffi, che abbozza un sorriso.....in divisa militare durante la prima guerra mondiale.
Se non ricordo male aveva combattuto a Caporetto.
La sua vita l'ha passata navigando all'inizio a vela.....
Durante la seconda guerra mondiale, specialmente dopo l'affondamento del piroscafo Santa Lucia, con il cutter, faceva la spola tra Ponza e il continente.

venerdì 1 marzo 2013

Ponza antica # 5



Dalla foto, vista da Sant'Antonio, possiamo notare che dove oggi c'è la banchina c'era solo mare.....infatti fu costruita nei primi anni '50.
Molto suggestiva......
Praticamente sotto le case c'era il mare....
In primo piano delle barche.....

"Un luogo è molto più della somma delle parti fisiche; è un deposito di ricordi, un archivio di tutto ciò che è successo entro i suoi confini"

Kate Morton ( Una lontana follia)