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martedì 13 luglio 2010

Ancora guai per l’isola di Ponza…

Dopo la tragedia di Ventotene è stato necessario avviare un’indagine da parte dell’Autorità di Bacino della Regione Lazio anche nell’isola di Ponza.
I risultati di quest’indagine dicono che il 97% del territorio è a rischio….si salva solo una parte della spiaggia di Frontone.
Ovviamente i siti pericolosi saranno interdetti e pare siano coinvolti, in tutto ciò, non solo spiagge.
Certo l’incolumità delle persone è d’obbligo ma possibile che in piena estate vengono fuori tutte cose negative che danneggiano l’immagine dell’isola….accedere al mare, alle spiagge, è una cosa vitale per il turismo.
Questo è veramente un colpo mortale per Ponza…la gente viene per farsi il bagno in acque cristalline….in calette solitarie….e invece deve accontentarsi di un piccolo angoletto…in mezzo alla calca della spiaggia di Frontone.
Presto, pare, sarà pubblicata la mappa delle zone a rischio frane e soprattutto, spero, che si intervenga rapidamente per risolvere i problemi…perché è facile vietare l’accesso…posizionare dei cartelli….
A Chiaia di Luna, finalmente, come abbiamo potuto vedere nel servizio trasmesso da Linea Blu, stanno sostituendo le reti che trattengono le rocce della falesia…sono passati anni…troppi…ma finiranno quest’estate?
È vero questa è la natura delle rocce di Ponza…la spiaggia della Parata è stata chiusa nel mese di settembre scorso e così è rimasta per tutto l’inverno…
Credo che risolvere il problema delle frane, mettere in sicurezza delle spiagge sia vitale per l’economia dell’isola.

1 commento:

  1. Anonimo il 15/07/10 alle 10:57 via WEB
    Sono un turista affezionato a Le Forna, da cui sono da poco tornato. Mi risulta che proprio oggi abbiano chiuso tutte le spiagge e calette e che stiano diffondendo fra i residenti messaggi allarmanti con il pretesto del dissesto idrogeologico che coinvolgerebbe la zona. Da osservatore esterno trovo assurda questa situazione tanto che l’impressione che ne ricavo è che si voglia privilegiare il solito turismo molto elitario, specchio di quest’Italia neofeudale, che continua ad usare l’isola per festini notturni sugli yachts alla fonda, scaricando di tutto in mare all’alba ed il potere per edificare e sfruttare risorse a qualsiasi costo, andandosene a fine stagione come se niente fosse accaduto. Vergogna. La mia affettuosa e sincera vicinanza agli amici abitanti di Ponza.

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