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sabato 30 dicembre 2023

BUON ANNO!!!

Questo 2023 si avvia alla conclusione, un altro anno della nostra vita è passato.  Auguriamoci che il 2024 ci porti tanta salute, serenità, prosperità e pace.

BUON ANNO!!!

Nella foto:
Isola di Ponza, la Parata, mio luogo del cuore (Agosto 2023)





venerdì 29 dicembre 2023

La Natività all'interno della Pinna nobilis

 Ho trovato questa Natività, tanti anni fa, in un mercatino ad Anzio. La ragazza che la vendeva mi disse che le conchiglie di Pinna nobilis le aveva trovate in un baule di suo nonno.

Un tempo nei nostri mari  se ne trovavano tante, anche molto grandi, ma ora sono in via di estinzione, quindi è una specie protetta.
A Ponza viene chiamata, nel dialetto ponzese, lanapèrle nacchèra.
La pinna nobilis vive tra le alghe e si ancora ai fondali marini con dei filamenti che produce da cui si ricava il bisso, la seta del mare.
In Sardegna Chiara Vigo realizza al suo telaio delle splendide creazioni con il bisso.
Si racconta che gli abiti di re Salomone fossero di bisso.




mercoledì 27 dicembre 2023

Un matrimonio degli anni '30 all'isola di Ponza

 Giovanni Conte, di sopra gli Scotti, sposò Gelsomina Mazzella, i còppe i Cuonte, il giorno 28 ottobre 1937. Dalla loro unione nacque Assunta (Anna) ma purtroppo Gelsomina scomparve giovanissima lasciando una bambina piccolissima.

Giovanni era nato nel 1911 ed era figlio di Francesco Conte, detto "Ciccillo u re d'a Guardia". Gelsomina era nata nel 1917 ed era figlia di Giuseppe Mazzella, Peppe i Migliane

Giovanni dopo la scomparsa di Gelsomina si risposò con Filomena Andreozzi e dalla loro unione nacque Antonio.

Nella foto: Giovanni Conte e Gelsomina Mazzella sposi il 28 ottobre 1937 (Per gentile concessione di Emiliano Mazzella, il nipote)


 

lunedì 25 dicembre 2023

Un presepe marinaro

 All'isola di Ponza, nella vetrina dell'edicola sulla piazzetta di Sant'Antonio, c'è questo bellissimo presepe marinaro.

La foto è di Annalisa Sogliuzzo



venerdì 22 dicembre 2023

BUON NATALE!!!

 Ci stiamo preparando al Natale con la speranza che nel mondo non ci siano più guerre, di poter vedere nei volti dei bambini tanti sorrisi.

Quando ero piccola in attesa della nascita di Gesù Bambino cantavo davanti al presepe questa canzoncina:

Caro mio Bambino Gesù

vieni vieni non tardar più

vieni a nascere nel mio cuore

caro mio Bambin d'amore


Qualche foto del presepe di casa mia








mercoledì 20 dicembre 2023

La leggenda della serpe e della murena

 E' solo una leggenda ma qualcuno racconta di averli visti...chissà

"Maria Mazzella racconta: "Quando avevo una quindicina d'anni, ricordo che eravamo un bel gruppo di ragazze, c'era la professoressa Cuomo, zia Assunta, una mia cugina e altre, andavamo a fare il bagno alla marina i Suppènza detta anche la marinella dei morti scendendo a piedi da sopra Giancos. Dopo il bagno ci fermammo al sole sulla spiaggia e il marito di zia Assunta ci chiese se avevamo sentito un sibilo. Noi non avevamo sentito nulla e, non dando importanza alle sue parole, decidemmo di andarcene riprendendo il sentiero in salita. Dall'alto scorgemmo in acqua, prossimo alla battigia, una serpe. Qualcuno disse che era stata la serpe a fischiare alla murena. In quel mentre passava un pescatore con la barca e visto la serpe cercò di ammazzarla con il remo ma si rese conto che era avvinghiata ad una murena. La serpe in acqua si alzò su se stessa, più  per attaccare  che per difendersi. Ma quando si accorse che la murena era scappata la serpe si immerse più volte alla sua ricerca. si dice, che ogni serpe ha la sua murena."

Assunta Aprea ci ricorda però che il padre pescando in Sardegna aveva catturato una grossa murena, e nel pulirla aveva trovato nello stomaco una serpe che aveva ingoiato.  

Chissà...

(Brano tratto dal libro di Silverio Mazzella "Le ore del giorno, i giorni dell'anno, gli anni della vita")


Isola di Ponza, a Marinella dei Morti o di Suppènza


Una murena


Una serpe


domenica 17 dicembre 2023

Casa Colonna

 In Corso Umberto, all'isola di Ponza, per accedere a Casa Colonna c'è una bellissima scalinata, importante. 

Mi è piaciuta tanto...

Casa Colonna probabilmente prende il nome dall'antico proprietario V. Colonna.


La scalinata di Casa Colonna (Agosto 2023)



Il Portone d'ingresso (Foto scattate da Marianna Licari qualche anno fa)

venerdì 15 dicembre 2023

Nina di Amedeo

 Anna Guarino (Nina), figlia di Amedeo, gestiva con la sua famiglia il Ristorante l'Aragosta in piazza Pisacane all'isola di Ponza. 

Uno dei primi ristoranti dell'isola, bisognava prenotarsi con largo anticipo. 

Nina amava il canto e negli ultimi anni della sua vita potevamo ascoltare la sua splendida voce in via Comandante mentre innaffiava le piante.

Nina di Amedeo


Nina con suo marito Ciccillo D'Arco


Il Ristorante l'Aragosta

giovedì 14 dicembre 2023

Buon viaggio Giuliano!!!

 Oggi ci ha lasciato Giuliano Massari, ponzese di adozione, architetto, innamorato dell'isola di Ponza. 

Aveva appena compiuto 93 anni che non dimostrava affatto. Quattro mesi fa, esattamente il 14 agosto, era mancata sua moglie Miriam a cui era legatissimo. 

Una coppia che durante le serate culturali ponzesi non facevano mai mancare la loro presenza.

Giuliano amava tanto Ponza ed ha scritto diversi libri sulla sua storia, ha raccontato molto bene la nostra isola. 

Buon Viaggio Giuliano!!!


Giuliano e Miriam

(La foto mi è stata inviata da Chicca Valenti, la figlia di Miriam)

mercoledì 13 dicembre 2023

Un matrimonio del 1940

 Questa coppia di sposi sono il Brigadiere della Guardia di Finanza Alberto Colangeli e la ponzese Gilda Guarino. Il loro matrimonio è stato celebrato, all'isola di Ponza,  nella chiesa della SS. Trinità da Mons. Luigi Dies nel gennaio 1940.

Foto tratta dall'Archivio fotografico di Giovanni Pacifico



domenica 10 dicembre 2023

Andando al Fieno

 In queste foto scattate all'isola di Ponza nei primi anni 2000, concesse gentilmente da Fabio Massimo Arati, seguiamo il percorso per andare al Fieno.

All'isola di Ponza quando dici la parola Fieno subito si pensa al vino.
In questa lingua di terra, alle pendici del monte Guardia, si è sempre prodotto il miglior vino dell'isola fin dall'arrivo dei primi coloni.
Il terreno è a gradoni, le catène, con le parracine, i cosiddetti muri a secco, dove trovi lunghi filari di vite soprattutto biancolella, un tipo d'uva portato da Ischia dai primi coloni.
Per arrivare al Fieno bisogna salire per il sentiero che porta al monte Guardia per poi scendere verso questo promontorio oppure via mare.
Un tempo i contadini si fermavano a lavorare per tutta la settimana al Fieno e tornavano a casa solo la domenica.  Si ricoveravano nelle grotte e i viveri venivano portati dai familiari.
Ci sono diverse cantine ma la più famosa è quella del compianto Giustino Mazzella.
Anche il Mattei, nel 1847, raffigura una cantina del Fieno in un suo disegno.
Al Fieno sono state trovate tracce di frequentazioni dell'uomo fin dal Neolitico attraverso frammenti di ossidiana.
Questa scoperta è stata fatta da J.Friedlaender, studioso di geologia, nel marzo del 1900 che così scrive: "Alla P.ta del Fieno ho trovato due coltellini lunghi circa tre cm. e molti frammenti di ossidiana, nell'isola di Zannone, fra il convento e la cala del Varo, si trovano molti frammenti di ossidiana, probabilmente trasportata. In ambedue i siti si vedono frammenti di terraglia molto grossolana."



 




Questo cartello lo ha realizzato mio padre Ciro Iacono, sotto la dicitura Il Fieno ci sono le sue iniziali C.I. 















venerdì 8 dicembre 2023

Che bella Madonnina!!!

Questa bellissima Madonnina si può ammirare in questi giorni nella Cappella in piazza Gaetano Vitiello, sulla Punta Bianca, all'isola di Ponza.
E' di Carmine Colonna che nel periodo dedicato all'Immacolata la mette a disposizione della comunità ponzese.
La foto è di Annalisa Sogliuzzo



giovedì 7 dicembre 2023

L' Immacolata all'isola di Ponza

 All'isola di Ponza è molto forte il legame con la Madonna Immacolata e nella chiesa madre c'è una bellissima statua.

Tutto questo grazie a Monsignor Luigi Dies che è riuscito ad accogliere tanta gioventù nella chiesa. Sono oggi i Giuvene d'a Mmaculate che all'alba dell'otto dicembre cantano inni per le strade dell'isola.

Che bella tradizione!!!

Nella foto: a destra con il maglione scuro mio padre Ciro Iacono, accanto suo cugino Maurino Di Lorenzo; a sinistra Franco De Luca, Luigi Ambrosino; accovacciati Vittorio Spignesi e Giorgio Vitiello


La Madonna Immacolata in processione per le strade dell'isola. A sinistra si vede anche mio padre Ciro.


mercoledì 6 dicembre 2023

Un ricordo di Assunta Scarpati

 E' scomparsa ieri Assunta Scarpati,  una persona che ha dato tanto all'isola di Ponza. Ha cercato con tutta sè stessa di tenere vive le tradizioni ponzesi che purtroppo si stanno perdendo. 

Per anni, con i suoi amici, ha organizzato il Teatro, il Presepe vivente, il Carnevale e tante altre cose. Una  donna di spirito, che sapeva raccontare con enfasi storie dell'isola. Una grande chef che ha creato nella sua casa un bellissimo ristorante, A casa di Assunta, preparando i piatti della cucina ponzese. 

Lascia un vuoto immenso nella nostra isola. 

Buon viaggio Assunta!!!

Nota: 

Domani 7 dicembre il Sindaco di Ponza ha proclamato una giornata di lutto cittadino

https://www.ilmessaggero.it/latina/ponza_morta_assunta_scarpati_chef_cosa_e_successo-7798927.html



domenica 3 dicembre 2023

La barchetta dell'Immacolata

 Mio padre Ciro Iacono, maestro d'ascia dell'isola di Ponza, negli ultimi anni della sua vita realizzava dei bellissimi modellini di barche.

Dopo aver costruito, nei primi anni '60,  la barca che porta San Silverio il 20 giugno in processione, ha realizzato per noi e per i suoi amici dei modellini come quella grande con il Santo.

Ha realizzato anche un modellino azzurro con la statuetta della Madonna Immacolata, ma questo è unico.

"Ave Maria

stella del mare

lasciati amare

Madonna mia"

(Questo canto ricordo che lo intonava mio padre Ciro nelle sere d'estate quando scendevamo dai Conti dopo aver fatto visita ai miei nonni materni)





venerdì 1 dicembre 2023

Monsignor Luigi Maria Dies

 Ancora oggi nella comunità ponzese è vivo il ricordo del parroco Monsignor Luigi Maria Dies, chiamato affettuosamente u parricchiane.

Arrivò a Ponza, da Gaeta, nel 1939 e  con le sue idee, la sua capacità, con la sua cultura, divenne subito protagonista nella storia ponzese.
Una figura carismatica che ha lasciato dei ricordi indelebili tra i ponzesi.
Riuscì a catturare l'interesse dei giovani creando con loro un bellissimo rapporto.
E' proprio grazie a lui che all'alba dell'otto dicembre si snoda per le strade di Ponza una singolare processione composta da soli uomini che cantano lodi a Maria Immacolata.
La bellissima statua dell'Immacolata arrivò a Ponza proprio durante il periodo in cui era parroco don Luigi Dies. 
Il  20 giugno 1958 venne donata all'Immacolata una corona d'oro. Un gesto d'amore verso la Madonna da parte dei ponzesi che chiedevano la Sua protezione.
L'artefice di tutto ciò fu don Luigi da sempre devoto della Madonna.
Nel 1940 fece ampliare la chiesa, con il contributo dei ponzesi, sul progetto dell'Architetto prof. Carlo Pieri  e con l'approvazione del Sopraintendente prof. Terenzio.
Scesero giù di  sette metri per trovare la breccia trachitica su cui poggiare le fondamenta.
Il popolo al suono della campanella seguiva il parroco trasportando, a spalla, i blocchi di tufo provenienti dalla cava del Bagno Vecchio.
Ne vennero usati cinquantamila blocchi.
Per una decina di anni è stato lontano da Ponza e quando è tornato nel luglio 1969 trovò la chiesa chiusa per pericolo di crolli. Subito si mise al lavoro per riportarla all'antico splendore.
Monsignor Dies, quale uomo di cultura che era, ha scritto anche dei libri molto interessanti.
Ne cito qualcuno come "PONZA perla di Roma" e "Da Frosinone a Ponza".
E' scomparso a Ponza nel dicembre 1973,  quest'anno sono cinquanta anni.  Verrà ricordata la sua figura proprio nei giorni dell'Immacolata ed il 16 dicembre con un convegno. 

Nota:
Per quanto riguarda l'ampliamento della chiesa così scrive Mons. Dies nel libro "Ponza perla di Roma" :
"Il popolo, al suono della campanella, sull'imbrunire, seguiva in massa il parroco che lo precedeva con l'esempio nel trasporto a spalla del materiale accumulato sulle banchine durante il giorno e, oltre a questo spettacolo i buoni isolani dettero anche l'altro, più efficace di sostenere tutta la spesa dell'ampliamento. Ad essa non restarono estranei i nostri emigrati in ogni parte del mondo.
Fu utilizzata ogni risorsa, perchè l'ampliamento fosse efficiente e si sacrificò anche il pronao, senza però alterare le linee della facciata. Spostammo innanzi la scala che non potemmo riprodurre per intero, a causa dei vuoti delle grotte sottostanti alla chiesa. Il ripiego di includere cinque dei tredici scalini nell'interno del tempio non dispiacque al Prof. Fedele e la cantoria ampia, anch'essa rotondeggiante, costruita sulla porta d'ingresso, ha utilizzato così anche quello spazio risultato disponibile dalla soppressione della scala."


 Monsignor Dies


Monsignor Dies con i suoi ragazzi


La statua della Madonna Immacolata


La corona d'oro è stata offerta dai ponzesi a Maria come dono d'amore nel giugno del 1958. Portava la corona d'oro la piccola Olimpia Iacono che indossava il vestito della Prima Comunione, un velo con una stella dorata sulla fronte.


Monsignor Luigi Dies incorona Maria Immacolata. 



La chiesa prima dell'ampliamento


Il testo del canto dedicato a Maria Immacolata scritto da Monsignor Dies in occasione dell'incoronazione. Era il 20 giugno 1958