In questo giorno ricordiamo che il 25 aprile 1945 ci fu la fine dell'occupazione nazista, la caduta del fascismo.
Per combattere il nazifascismo, in quegli anni, si era organizzata la Resistenza formata dai partigiani.Anni di lotte, di sacrifici per conquistare la libertà.Una pagina di storia, quindi, molto importante.Furono anni terribili ma alla fine riuscirono a vedere l'Italia libera, altri, purtroppo, come Antonio Camporese non ebbero questa possibilità.
Antonio Camporese fu ucciso dai tedeschi il 28 aprile 1945 a Porta Savonarola, una delle vie d'accesso di Padova, proprio mentre era in corso l'ultimo scontro armato in quella città.
Aveva solo 39 anni, nel pieno della vita...
Era nato a Padova il 21 febbraio 1906 ed era un operaio meccanico che durante il regime fascista, per le sue idee, venne mandato in carcere e poi al confino, anche nell'isola di Ponza.
E proprio all'isola di Ponza conobbe e sposò una donna ponzese, Carolina Guarino, che condivise con lui anni difficili e di persecuzioni visto il momento ed il contesto in cui si trovarono.
Antonio Camporese, dopo la sua morte, venne insignito, dallo Stato Italiano, della medaglia d'argento al valor militare con questa motivazione: "Distintosi in azioni di sabotaggio durante tutto il periodo dell'occupazione tedesca, partecipò attivamente ai combattimenti, intesi ad impedire l'accesso al nemico alla città di Padova, al momento della ritirata, per preservare l'abitato da inevitabili distruzioni, incontrando gloriosa morte".
Onore a questi eroi, spesso dimenticati, che hanno fatto grande l'Italia.
Sono tante le storie italiane che non sono scritte nei libri.
Non possiamo dimenticare.
"Una mattina mi sono svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi sono svegliato,
e ho trovato l'invasor.
O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir..."
Antonio Camporese con la moglie Carolina Guarino