Quarant'anni fa, nel 1979, da Ponza un gruppo di fedeli andarono in udienza da papa Giovanni Paolo II e lo invitarono a partecipare alla festa di San Silverio.
Purtroppo ciò non fu possibile ma...
Dopo quarant'anni, il 20 luglio 2019, giorno in cui si chiudono i festeggiamenti di San Silverio, Giovanni Paolo II era lì, nella chiesa di Ponza, in processione, attraverso la sua reliquia (il sangue prelevato quando fu ferito gravemente nell'attentato del 13 maggio 1981).
Che emozione!!!
Peppino Iacono, mio fratello, presente a quell'udienza, visibilmente emozionato, ci ha raccontato di questa visita e fatto questa osservazione che "dopo quarant'anni Giovanni Paolo II era nella nostra isola in processione con San Silverio".
In questa foto si riconoscono Peppe Tricoli (il Barone), Silvano Conte, Maurizio Iodice. Portano in dono a Giovanni Paolo II un veliero realizzato in giunco da un artigiano ponzese.
La reliquia di San Giovanni Paolo II
Durante la piccola processione fino al Molo Musco i sacerdoti portano insieme alla reliquia di San Silverio anche quella di Giovanni Paolo II.
Due papi insieme...
Nota:
San Silverio è stato papa dal 536 al 537, fu deposto e morì forse di stenti.
San Giovanni Paolo II è stato papa dal 1978 al 2005.
Pagine
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venerdì 30 agosto 2019
mercoledì 28 agosto 2019
Arrivederci Ponza...
Dopo più di un mese di vacanza nell'isola in cui sono nata, in cui ho trascorso la mia infanzia, è arrivato il momento di lasciarla.
E' sempre molto triste per chi come me soffre di ponzite.
Presto scriverò le mie considerazioni di fine estate.
Arrivederci Ponza, isola amata che non è più la stessa...
Ciao casa...
Un saluto ai nostri cari che non ci sono più...
Arrivederci Ponza...
E' sempre molto triste per chi come me soffre di ponzite.
Presto scriverò le mie considerazioni di fine estate.
Arrivederci Ponza, isola amata che non è più la stessa...
Ciao casa...
Un saluto ai nostri cari che non ci sono più...
Arrivederci Ponza...
giovedì 22 agosto 2019
Buon compleanno!!!
Dodici anni fa nasceva Frammenti di Ponza, un blog nato quasi per caso...diffidate dalle imitazioni.
Dopo la scomparsa di mio padre, Ciro, ho cercato di elaborare il dolore scrivendo. La spinta l'ho avuta inviando un articolo su di lui ad un settimanale che nel giro di pochi giorni l'ha pubblicato.
Poi ho cominciato a raccontare di Ponza e della sua storia, dell'archeologia, delle bellezze naturali, delle tradizioni, della gente ponzese ma anche dei forestieri che la amano con tutto il cuore.
In questo blog soprattutto ho messo tanta passione...
Frammenti di Ponza fino alla fine del 2012 era su Libero.it poi, con l'aiuto di mia figlia, ho cambiato piattaforma con un look più colorato e dove si possono mettere più foto.
Dal 2015 è stata creata anche la pagina Facebook.
Ecco come è iniziato...era l'agosto del 2007.
Frammenti di...
Dopo la scomparsa di mio padre, Ciro, ho cercato di elaborare il dolore scrivendo. La spinta l'ho avuta inviando un articolo su di lui ad un settimanale che nel giro di pochi giorni l'ha pubblicato.
Poi ho cominciato a raccontare di Ponza e della sua storia, dell'archeologia, delle bellezze naturali, delle tradizioni, della gente ponzese ma anche dei forestieri che la amano con tutto il cuore.
In questo blog soprattutto ho messo tanta passione...
Frammenti di Ponza fino alla fine del 2012 era su Libero.it poi, con l'aiuto di mia figlia, ho cambiato piattaforma con un look più colorato e dove si possono mettere più foto.
Dal 2015 è stata creata anche la pagina Facebook.
Ecco come è iniziato...era l'agosto del 2007.
Frammenti di...
"Questo blog è una solo una piccola serie di racconti, di “frammenti”, raccolti qua e là, che spero vi facciano apprezzare i lati nascosti della mia Isola, Ponza."
Il disegno è di Milo Manara.
venerdì 16 agosto 2019
Il dicco di Cala Inferno
Il grande sismologo, Giuseppe Mercalli, visitò Ponza nel 1892, dopo le scosse di terremoto che impaurirono gli isolani.
In Note geologiche e sismiche sulle isole di Ponza oltre a scrivere dei terremoti fa una bella descrizione delle isole.
Descrive molto bene le rocce ed anche dei dicchi di Ponza.
Ecco cosa scrive:"Meravigliosi sono i dicchi di Ponza e la loro potenza. Alla Cala d'Inferno ne osservai uno di riolite che ha una trentina di metri di spessore nella sua parte inferiore e va allargandosi verso l'alto. Questo dicco, che s'innalza quasi perfettamente verticale dal livello del mare fin verso la cima di M.Schiavone (156 m.) è incassato nel tufo trachitico inferiormente e denudato nella sua parte più elevata.
Secondo Doelter, alcuni di questi dicchi in alto si sono estesi a modo di corrente e quasi tutti possono riferirsi a due centri di eruzione situati sulla costa orientale, uno dei quali è il porto di Ponza, ritenuto di già come cratere da Dolomieu, mentre l'altro si trova alquanto più verso nord presso Cala d'Inferno."
Dicco di riolite alla Cala d'Inferno
(Foto di Rossano Di Loreto, novembre 2015)
Nota:
Il dicco è, in geologia, un corpo roccioso, costituito da un'intrusione di origine ignea, generalmente ad andamento prossimo al verticale, in una fessura tra gli strati (intrusione discordante) di rocce sedimentarie; successive deformazioni tettoniche possono orientare diversamente il dicco.
(Wikipedia)
Altra Nota:
Giuseppe Mercalli divenne celebre per la scala che porta il suo nome (Scala Mercalli) che misura l'intensità delle scosse sismiche in base agli effetti prodotti.
In Note geologiche e sismiche sulle isole di Ponza oltre a scrivere dei terremoti fa una bella descrizione delle isole.
Descrive molto bene le rocce ed anche dei dicchi di Ponza.
Ecco cosa scrive:"Meravigliosi sono i dicchi di Ponza e la loro potenza. Alla Cala d'Inferno ne osservai uno di riolite che ha una trentina di metri di spessore nella sua parte inferiore e va allargandosi verso l'alto. Questo dicco, che s'innalza quasi perfettamente verticale dal livello del mare fin verso la cima di M.Schiavone (156 m.) è incassato nel tufo trachitico inferiormente e denudato nella sua parte più elevata.
Secondo Doelter, alcuni di questi dicchi in alto si sono estesi a modo di corrente e quasi tutti possono riferirsi a due centri di eruzione situati sulla costa orientale, uno dei quali è il porto di Ponza, ritenuto di già come cratere da Dolomieu, mentre l'altro si trova alquanto più verso nord presso Cala d'Inferno."
Dicco di riolite alla Cala d'Inferno
(Foto di Rossano Di Loreto, novembre 2015)
Nota:
Il dicco è, in geologia, un corpo roccioso, costituito da un'intrusione di origine ignea, generalmente ad andamento prossimo al verticale, in una fessura tra gli strati (intrusione discordante) di rocce sedimentarie; successive deformazioni tettoniche possono orientare diversamente il dicco.
(Wikipedia)
Altra Nota:
Giuseppe Mercalli divenne celebre per la scala che porta il suo nome (Scala Mercalli) che misura l'intensità delle scosse sismiche in base agli effetti prodotti.
giovedì 8 agosto 2019
U scungille
U scungille è un mollusco marino, il murice, che chiude l'ingresso della sua casa con un opercolo.
Ne scrive in un suo libro Ernesto Prudente così: "...Mimì, (Mimì Dies, oltre ad essere un eccellente subacqueo, con Bruno Vailati ha partecipato alla spedizione nel Mar Rosso e a quella superlativa sull'Andrea Doria) si buttava in acqua alla punta del molo Musco e arrivava fino alla spiaggia di Santa Maria, quando riemergeva aveva due sacchetti pieni di scungille. Basta mettere in acqua una testa di pesce, u scungellare, perchè essi si attaccano in brevissimo tempo.
Nei tempi passati, i fenici, i greci ed i romani estraevano dai murici una sostanza colorante. I murici secernano un liquido giallastro che, se riscaldato, diventa di colore rosso ed è inalterabile. La lana e il cotone tinti con questo colorante raggiungevano prezzi incredibili. Al tempo dei romani solo l'imperatore ed i senatori avevano diritto di portare abiti purpurei. Dopo la caduta dell'impero romano fu la chiesa ad impossessarsi di questa tintura e divenne il colore ufficiale degli abiti degli alti prelati che venivano chiamati appunto porporati."
Foto di scungille
(Immagini reperite in rete)
Come raccontava Ernesto Prudente...Mimì Dies si buttava in acqua alla punta del molo Musco ed arrivava fino alla spiaggia di Santa Maria...
(Foto estate 2016)
Ne scrive in un suo libro Ernesto Prudente così: "...Mimì, (Mimì Dies, oltre ad essere un eccellente subacqueo, con Bruno Vailati ha partecipato alla spedizione nel Mar Rosso e a quella superlativa sull'Andrea Doria) si buttava in acqua alla punta del molo Musco e arrivava fino alla spiaggia di Santa Maria, quando riemergeva aveva due sacchetti pieni di scungille. Basta mettere in acqua una testa di pesce, u scungellare, perchè essi si attaccano in brevissimo tempo.
Nei tempi passati, i fenici, i greci ed i romani estraevano dai murici una sostanza colorante. I murici secernano un liquido giallastro che, se riscaldato, diventa di colore rosso ed è inalterabile. La lana e il cotone tinti con questo colorante raggiungevano prezzi incredibili. Al tempo dei romani solo l'imperatore ed i senatori avevano diritto di portare abiti purpurei. Dopo la caduta dell'impero romano fu la chiesa ad impossessarsi di questa tintura e divenne il colore ufficiale degli abiti degli alti prelati che venivano chiamati appunto porporati."
Foto di scungille
(Immagini reperite in rete)
Come raccontava Ernesto Prudente...Mimì Dies si buttava in acqua alla punta del molo Musco ed arrivava fino alla spiaggia di Santa Maria...
(Foto estate 2016)