In questi giorni il ricordo va ai nostri cari che non ci sono più e il mio pensiero va al cimitero di Ponza.
Il piccolo cimitero di Ponza è posizionato in un luogo con un panorama magnifico e mi sembra giusto che riposino lì i nostri morti.
Man mano che scendi le scalette o dietro i vetri di una cappella ti imbatti nella foto di una persona che hai conosciuto.
In questo luogo c'è la storia della nostra isola, ci sono i nostri antenati.
Hanno scelto di essere sepolti a Ponza anche forestieri che l'hanno amata tanto come il cantante Mike Francis.
Spesso la loro tomba è rivolta verso il mare...
Quest'anno riposa in una piccola cappella, proprio davanti al Monumento ai Caduti, zia Titina Conte che ci ha lasciati nei primi giorni di agosto.
E' il luogo dove vogliamo ritornare...
Le foto le ho scattate dal Faro della Madonna
(Agosto 2018)
Pagine
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lunedì 29 ottobre 2018
venerdì 26 ottobre 2018
La grandinata
Domenica sera, 21 ottobre, in molte località del Lazio c'è stata una violenta grandinata con chicchi di grandi dimensioni. Alcune coltivazioni hanno subito dei danni e le strade erano diventate impraticabili.
A proposito di grandinata con chicchi molto grandi ecco cosa scrive il Tricoli, nel 1855, di un evento avvenuto all'isola di Ponza: Meteorologia - Le folgori, la neve, la gragnuola, e la nebbia raramente veggonsi in quelle Isole. Epperò nel 20 agosto 1835 di mattino da piccioli vi caddero fino ad once 12 le grandini. E da sferiche passarono alla forma di prisma triangolare, e pentagona rovinando non solo l'intera raccolta delle uve e fichi, ma spezzando tutt'i grossi alberi, e maltrattando le stesse fabbriche in Ponza.
Quindi una violenta grandinata nel mese di agosto del 1835 come ci racconta il Tricoli.
Isola di Ponza con la pioggia, 22 ottobre 2018
(Foto di Annalisa Sogliuzzo)
Chicchi di grandine di grandi dimensioni
(Immagine reperita in rete)
A proposito di grandinata con chicchi molto grandi ecco cosa scrive il Tricoli, nel 1855, di un evento avvenuto all'isola di Ponza: Meteorologia - Le folgori, la neve, la gragnuola, e la nebbia raramente veggonsi in quelle Isole. Epperò nel 20 agosto 1835 di mattino da piccioli vi caddero fino ad once 12 le grandini. E da sferiche passarono alla forma di prisma triangolare, e pentagona rovinando non solo l'intera raccolta delle uve e fichi, ma spezzando tutt'i grossi alberi, e maltrattando le stesse fabbriche in Ponza.
Quindi una violenta grandinata nel mese di agosto del 1835 come ci racconta il Tricoli.
Isola di Ponza con la pioggia, 22 ottobre 2018
(Foto di Annalisa Sogliuzzo)
Chicchi di grandine di grandi dimensioni
(Immagine reperita in rete)
mercoledì 24 ottobre 2018
U mare 'ncoppe
Con questo termine, mare 'ncoppe, si indica la zona alta di Santa Maria, tutto ciò perchè si ipotizza che al posto delle pezze ci fosse un'ampia insenatura marina che oggi non esiste più.
L'insenatura arrivava fino alla salita dei Conti e i Romani vi crearono un porto dotato di banchine e probabilmente anche di bacini di carenaggio per riparare le navi.
Per il rifornimento idrico si attingeva dalla Grotta del Serpente, una grande Cisterna d'acqua.
Così scrive Giovanni Maria De Rossi: Sicuramente invece un porto esisteva in località Santa Maria. Qui si apre un vero e proprio golfo, delimitato a nord e a sud da due protuberanze rocciose (punte di S.Maria e del Turone) e perciò naturalmente protetto dai venti e dalle correnti. In questo punto si snodava una fettuccia di terreno, lunga oltre 100 metri, che in leggero e costante pendio, rimarcato dai terrazzamenti, portava a S.Maria ed alla strada che attraversava da nord a sud tutta l'isola. Si avevano i presupposti ideali per impiantare un porto in condizioni di sufficiente sicurezza ed in posizione strategicamente valida. Sarà stata proprio questa posizione naturalmente vantaggiosa ad aver consentito la scelta e lo sfruttamento dell'isola al momento di dedurre una colonia, a carattere difensivo con ovvie peculiarità marittime, nell'arcipelago ponziano nel 313 a.C. Impensabile sarebbe stato, almeno per allora, ideare un impianto portuale e poderoso nel sito del futuro porto borbonico.
Oggi tutto ciò non esiste più...
All'interno di Santa Maria si ipotizza che potesse esistere un porto
(Foto di Rossano Di Loreto, aprile 2018)
Nelle pezze poteva esserci il porto
Santa Maria nei primi anni del '900
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Nota:
La Punta del Turone prende il nome da un torrione di epoca romana che serviva per difendere l'ingresso del porto di Santa Maria
L'insenatura arrivava fino alla salita dei Conti e i Romani vi crearono un porto dotato di banchine e probabilmente anche di bacini di carenaggio per riparare le navi.
Per il rifornimento idrico si attingeva dalla Grotta del Serpente, una grande Cisterna d'acqua.
Così scrive Giovanni Maria De Rossi: Sicuramente invece un porto esisteva in località Santa Maria. Qui si apre un vero e proprio golfo, delimitato a nord e a sud da due protuberanze rocciose (punte di S.Maria e del Turone) e perciò naturalmente protetto dai venti e dalle correnti. In questo punto si snodava una fettuccia di terreno, lunga oltre 100 metri, che in leggero e costante pendio, rimarcato dai terrazzamenti, portava a S.Maria ed alla strada che attraversava da nord a sud tutta l'isola. Si avevano i presupposti ideali per impiantare un porto in condizioni di sufficiente sicurezza ed in posizione strategicamente valida. Sarà stata proprio questa posizione naturalmente vantaggiosa ad aver consentito la scelta e lo sfruttamento dell'isola al momento di dedurre una colonia, a carattere difensivo con ovvie peculiarità marittime, nell'arcipelago ponziano nel 313 a.C. Impensabile sarebbe stato, almeno per allora, ideare un impianto portuale e poderoso nel sito del futuro porto borbonico.
Oggi tutto ciò non esiste più...
All'interno di Santa Maria si ipotizza che potesse esistere un porto
(Foto di Rossano Di Loreto, aprile 2018)
Nelle pezze poteva esserci il porto
Santa Maria nei primi anni del '900
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Nota:
La Punta del Turone prende il nome da un torrione di epoca romana che serviva per difendere l'ingresso del porto di Santa Maria
domenica 21 ottobre 2018
La Madonnina di Monsignore
Nella chiesetta della Civita situata a Ponza, sopra gli Scotti, proprio nella cameretta dove c'è ancora il letto di Monsignor Luigi Dies, c'è una bella Madonnina protetta da una campana di vetro.
Sicuramente è antica e sarebbe interessante saperne di più.
La Madonnina
La chiesetta della Civita
La chiesetta della Civita fu fatta costruire da Monsignor Dies nel 1954
Sicuramente è antica e sarebbe interessante saperne di più.
La Madonnina
La chiesetta della Civita
La chiesetta della Civita fu fatta costruire da Monsignor Dies nel 1954
venerdì 19 ottobre 2018
Làmpe e truòne
Dòppe ù làmpe vène ù truòne
(Dopo il fulmine segue il tuono)
Fulmini nel mare antistante l'isola di Palmarola
(Foto di Rossano Di Loreto)
(Dopo il fulmine segue il tuono)
Fulmini nel mare antistante l'isola di Palmarola
(Foto di Rossano Di Loreto)
mercoledì 17 ottobre 2018
Il Municipio di Ponza nel tempo
Con la legge del 1 maggio 1816, Ponza insieme a Gavi, a Zannone e Palmarola formarono un Comune di prima classe che faceva parte del distretto di Gaeta, nella provincia di Terra di Lavoro, e divenne sindaco Vito Guarino.
Seguirono diversi sindaci, l'ultimo di quelli dell'era borbonica fu Gennaro Vitiello.
Con l'Unità d'Italia, il 24 giugno 1861, venne eletto il Consiglio Comunale che ebbe come sindaco Raffaele Mattera e assessori Filippo Di Stefano, Luigi Guarino, Vito Nicola Mattera e Silverio Migliaccio.
La sede del Municipio era il Palazzo Tagliamonte, a Punta Bianca ed il Consiglio Comunale si impegnò a cercare altri locali per l'ufficio della Pretura, per le scuole elementari, per il posto di guardia nazionale e le prigioni.
Tra i sindaci dell'0ttocento ricordiamo il Cav. Uff.le Vincenzo De Luca che fece costruire il cimitero, sui resti della villa romana e della batteria Leopoldo, nel 1892. Durante il suo lungo mandato, dal 1868 al 1898, vennero sistemati anche i tunnel di Sant'Antonio e di Giancos.
Il Municipio fu trasferito nella sede attuale, in piazza Carlo Pisacane, negli anni tra il 1942 ed il 1943...ma questa è un'altra storia...
La sede attuale del Municipio è in piazza Carlo Pisacane
(Foto di Rossano Di Loreto, ottobre 2018)
La sede del Municipio era sulla Punta Bianca, all'interno del Palazzo Tagliamonte
Gli eletti al primo consiglio comunale del 1861
Antico stemma di Ponza
"Consisteva in una torre sull'agitato mare, sedente sulle onde, al fianco una donna coi capelli scarmigliati, tenente con la sinistra la coda di un grosso pesce in atto di uscire dall'acqua e con l'altra un'asta col pungiglione della Tortora marina, pesce della famiglia Pastinaca, detto dai marinai Muchio"
(Tricoli "Monografia delle isole Ponziane")
Il sindaco Vincenzo De Luca
Sulla loggia del Municipio di Ponza il sindaco Francesco Sandolo tra gli anni 1950 e 1975
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Seguirono diversi sindaci, l'ultimo di quelli dell'era borbonica fu Gennaro Vitiello.
Con l'Unità d'Italia, il 24 giugno 1861, venne eletto il Consiglio Comunale che ebbe come sindaco Raffaele Mattera e assessori Filippo Di Stefano, Luigi Guarino, Vito Nicola Mattera e Silverio Migliaccio.
La sede del Municipio era il Palazzo Tagliamonte, a Punta Bianca ed il Consiglio Comunale si impegnò a cercare altri locali per l'ufficio della Pretura, per le scuole elementari, per il posto di guardia nazionale e le prigioni.
Tra i sindaci dell'0ttocento ricordiamo il Cav. Uff.le Vincenzo De Luca che fece costruire il cimitero, sui resti della villa romana e della batteria Leopoldo, nel 1892. Durante il suo lungo mandato, dal 1868 al 1898, vennero sistemati anche i tunnel di Sant'Antonio e di Giancos.
Il Municipio fu trasferito nella sede attuale, in piazza Carlo Pisacane, negli anni tra il 1942 ed il 1943...ma questa è un'altra storia...
La sede attuale del Municipio è in piazza Carlo Pisacane
(Foto di Rossano Di Loreto, ottobre 2018)
La sede del Municipio era sulla Punta Bianca, all'interno del Palazzo Tagliamonte
Gli eletti al primo consiglio comunale del 1861
Antico stemma di Ponza
"Consisteva in una torre sull'agitato mare, sedente sulle onde, al fianco una donna coi capelli scarmigliati, tenente con la sinistra la coda di un grosso pesce in atto di uscire dall'acqua e con l'altra un'asta col pungiglione della Tortora marina, pesce della famiglia Pastinaca, detto dai marinai Muchio"
(Tricoli "Monografia delle isole Ponziane")
Il sindaco Vincenzo De Luca
Sulla loggia del Municipio di Ponza il sindaco Francesco Sandolo tra gli anni 1950 e 1975
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
domenica 14 ottobre 2018
Architettura ponzese
In giro per l'isola di Ponza possiamo trovare scale, portoni, vicoletti, case, che custodiscono la cultura, le tradizioni, passando di generazione in generazione.
Sono la storia dell'isola, hanno qualcosa da raccontare...
Questa palazzina è situata sugli Scotti. Sulla facciata c'è una bellissima immagine di San Silverio
Questa scalinata si trova sulla stradina che congiunge la salita Croce con Giancos
Questa casa in stile mediterraneo si trova sulla strada Panoramica
Le tipiche cupole che servivano a raccogliere l'acqua piovana
Portone in via Madonna
Lo stemma di questo palazzo con le iniziali e l'anno di costruzione, il 1916
Un vicoletto in via Scarpellini
Architettura ponzese in via Dragonara
Casa in via Scarpellini
La casa americana, così veniva chiamata. Speriamo riescano a restaurarla al più presto
Il tetto di una casa-grotta sopra Giancos
Particolare di una casa in località Scotti
Il portone di palazzo Martinelli a Sant'Antonio
Un bellissimo angolo di Corso Pisacane
Sono la storia dell'isola, hanno qualcosa da raccontare...
Questa palazzina è situata sugli Scotti. Sulla facciata c'è una bellissima immagine di San Silverio
Questa scalinata si trova sulla stradina che congiunge la salita Croce con Giancos
Questa casa in stile mediterraneo si trova sulla strada Panoramica
Le tipiche cupole che servivano a raccogliere l'acqua piovana
Portone in via Madonna
Lo stemma di questo palazzo con le iniziali e l'anno di costruzione, il 1916
Un vicoletto in via Scarpellini
Architettura ponzese in via Dragonara
Casa in via Scarpellini
La casa americana, così veniva chiamata. Speriamo riescano a restaurarla al più presto
Il tetto di una casa-grotta sopra Giancos
Particolare di una casa in località Scotti
Il portone di palazzo Martinelli a Sant'Antonio
Un bellissimo angolo di Corso Pisacane
venerdì 12 ottobre 2018
Tempesta d'agosto
Nel tardo pomeriggio del 20 agosto si è scatenata sull'isola di Ponza una tempesta di fulmini, vento e pioggia. Per un pò non siamo potuti uscire di casa.
Purtroppo non sono riuscita a fare foto delle nubi minacciose che avevano oscurato il cielo, queste le ho trovate in rete.
Una nube spaventosa sembra un fungo nucleare
Nel porto di Ponza alcune imbarcazioni si sono trovate in difficoltà
E come dice un vecchio proverbio:
D'Aùste, marenà uàrde ù cièle e nòn ù màre
(Il navigante nel mese di agosto deve stare attento soprattutto al cielo e alle nuvole più che al mare)
Purtroppo non sono riuscita a fare foto delle nubi minacciose che avevano oscurato il cielo, queste le ho trovate in rete.
Una nube spaventosa sembra un fungo nucleare
Nel porto di Ponza alcune imbarcazioni si sono trovate in difficoltà
E come dice un vecchio proverbio:
D'Aùste, marenà uàrde ù cièle e nòn ù màre
(Il navigante nel mese di agosto deve stare attento soprattutto al cielo e alle nuvole più che al mare)
mercoledì 10 ottobre 2018
San Silverio al Columbus Day
Come ogni anno negli Stati Uniti si celebra il Columbus Day in omaggio a Cristoforo Colombo che, nel 1492, scoprì l'America.
A New York, sulla Quinta strada, si svolge una grande parata con i colori italiani.
Anche i ponzesi-americani hanno sfilato portando con orgoglio la statua di San Silverio poggiato sopra una barchetta e circondato da un arco di garofani rossi.
Tutti vestiti di rosso i nostri ponzesi hanno sfoggiato la loro italianità
Il Columbus Day si celebra il secondo lunedì di ottobre.
Evviva l'Italia!!! Evviva San Silverio!!!
Le foto sono di Gerardo Conte
A New York, sulla Quinta strada, si svolge una grande parata con i colori italiani.
Anche i ponzesi-americani hanno sfilato portando con orgoglio la statua di San Silverio poggiato sopra una barchetta e circondato da un arco di garofani rossi.
Tutti vestiti di rosso i nostri ponzesi hanno sfoggiato la loro italianità
Il Columbus Day si celebra il secondo lunedì di ottobre.
Evviva l'Italia!!! Evviva San Silverio!!!
Le foto sono di Gerardo Conte
lunedì 8 ottobre 2018
I Faraglioni della Madonna
I Faraglioni della Madonna dell'isola di Ponza prendono questo nome dalla Madonna della Salvazione, venerata dai pescatori e naviganti.
La statua della Madonna della Salvazione era collocata un tempo in una grotta scavata nella roccia della collina la Rotonda, a Madunnella, ed in seguito nella chiesetta dell'attuale cimitero.
Un culto antico.
I naviganti quando passavano sotto il promontorio con le loro imbarcazioni si toglievano il berretto come segno di rispetto.
Sui Faraglioni della Madonna ci sono resti di un muro di contenimento, pezzi di reticolato e blocchetti di calcare.
Si suppone che nell'antichità potesse esserci un punto di avvistamento con un faro.
Può darsi anche che facessero parte della villa imperiale poco distante.
In epoca remota i due scogli erano uniti tra loro ed erano collegati con la Punta della Madonna.
I Faraglioni della Madonna
(Estate 2018)
La statua della Madonna della Salvazione
(Estate 2013)
La statua della Madonna della Salvazione era collocata un tempo in una grotta scavata nella roccia della collina la Rotonda, a Madunnella, ed in seguito nella chiesetta dell'attuale cimitero.
Un culto antico.
I naviganti quando passavano sotto il promontorio con le loro imbarcazioni si toglievano il berretto come segno di rispetto.
Sui Faraglioni della Madonna ci sono resti di un muro di contenimento, pezzi di reticolato e blocchetti di calcare.
Si suppone che nell'antichità potesse esserci un punto di avvistamento con un faro.
Può darsi anche che facessero parte della villa imperiale poco distante.
In epoca remota i due scogli erano uniti tra loro ed erano collegati con la Punta della Madonna.
I Faraglioni della Madonna
(Estate 2018)
La statua della Madonna della Salvazione
(Estate 2013)