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giovedì 28 settembre 2017

La Pretura

Un tempo, a Ponza, c'era la Pretura e chiedendo in giro molti ricordano che era in via Madonna
Non è sempre stato così...


Via Madonna-Nel palazzo giallo c'era la Pretura



Il portone della Pretura

Prima ancora la Pretura era in via Parata nella casa dei miei genitori che a quel tempo apparteneva a don Aniello Conte, sacerdote.
Infatti in un documento del 1926 si legge che don Aniello Conte rinnovava l'affitto di quei locali a tale scopo per un altro anno.
Giudice conciliatore era Carlino Conte, maresciallo dei carabinieri, forse, già in pensione, che abitava al piano superiore della Pretura.

Carlino Conte era fratello di don Aniello Conte e di mio nonno Salvatore




Proprio in questo palazzo, in via Parata, c'era la Pretura



Il portone del palazzo della Pretura in via Parata

La Pretura però ancor prima doveva essere sul Giudicato (probabilmente prese questo nome), in Corso Umberto, perchè da un documento del mio bisnonno, Ciro Iacono, la sua abitazione risulta collocata sulla "Pretura vecchia".


Corso Umberto che un tempo si chiamava "Vico Mazzini". Sulla destra della foto c'è il palazzo del Giudicato dove un tempo c'era la "Pretura vecchia"



Sulla sinistra dietro il palazzo che poi diventerà l'hotel Mari c'è il Giudicato

(Le ultime due foto sono dell'archivio di Giovanni Pacifico)

Già il Tricoli nella Monografia scritta nella metà dell'Ottocento così scrive del potere giudiziario: "Giudicato circondariale. Le isole di Ponza, Gavi, Zannone e Palmarola sebbene con 1300 abitanti indigeni, pel rescritto degli 11 Agosto 1815 si ripristinavano con tale giudicatura, confermata parimenti dalla legge del 1 Maggio del seguente anno. Oltre al giudice vi è il supplente triennale, il cancelliere, e sostituto per la redazione e custodia degli atti, con un usciere proprietario ed altro interino pel rescritto de' 24 Gennaio 1838 incaricati della esecuzione, e tutti nominati dal Sovrano sopra estranei soggetti ad eccezione di esso supplente, l'ispettore delle prigioni e ricevitoria della magistratura scelti fra naturali."
Ed ancora: ATTRIBUTO. E' nel dovere di questa medesima magistratura procurare economicamente di sopire le inimicizie fra gli abitanti; pel civile e nel commercio proceda per le azioni personali, mobiliari, e reali fino a duc. 300 con appello al tribunale civile da duc. 20 in sopra, e per qualunque somma nelle azioni annali e possessorie; sul penale con l'intervento del pubblico ministero porta sentenza sulle contravvenzioni e delitti e per gravarne alla gran corte criminale, colla gradazione di pena della semplice ammenda di carlini 5 a 29, detenzione, confino. esilio, e prigionia fino ad anni cinque, nonchè confisca degli oggetti criminosi, multa, e per accessorio l'interdizione a tempo di voto, di eligibilità. di arti, di accesso ad  un dato luogo ec; e sul criminale istruisce i processi per ogni specie di reati onde ispedirli coi rei alla succennata corte criminale."
Giudicato di conciliazione. Venne istituito con la legge del 29 Maggio 1817 e servito da un triennale giudice, e dallo stesso cancelliere ed usciere comunale. Le sue facoltà sono di poter esser richiesto a conciliare le parti di ogni vertenza, tale arbitramento ne produce gli effetti. Nel contenzioso giudica senza rimedio fino a ducati sei per le azioni personali, mobiliari, e prestazioni prediali."
Anche un piccolo frammento fa parte della storia di Ponza...



lunedì 25 settembre 2017

La Dragonara

Durante una puntata di Linea blu, quest'estate, dedicata alla Calabria, hanno trasmesso un video di Folco Quilici Mari dell'uomo. Bestiari degli abissi in cui mi sono imbattuta nella figura della Dragunara. 
Secondo una tradizione calabrese la Dragunara è una donna drago abitante gli abissi marini che provoca le trombe marine che si combatte con l'arte delle parole e la forza di magici coltelli.
Mi sono incuriosita... ho cominciato a cercare ed ho scoperto qualcosa.
Il termine Dragunara (Tracunara) proviene da tracon che in greco vuol dire condotto di acque.
A Miseno c'è la grotta della Dragonara (Tracunaria) che è una cisterna d'acqua, scavata nel tufo, proprio come quella che abbiamo a Ponza, con opus reticolatum, ricoperta da uno stucco bianchissimo adatto ad un serbatoio d'acqua.
Ma anche a Sassari scorrono fiumi sotterranei i dragunaggi, vene d'acqua che scavano strade nel sottosuolo ed attraversano la città.
A quanto pare la parola Dragonara ha sempre a che fare con l'acqua (grotte o cisterne d'acqua)
Potrebbe essere che la zona della Dragonara, a Ponza, abbia preso questo nome proprio dalla cisterna e non viceversa.
Questa cisterna è già citata dal Pacichelli nel 1685 così: Più avanti è quella della Dragonara, che raffigura una peschiera di acqua sorgente assai buona, dove fanno acqua i navili, che talvolta per tempesta vi approdano...
Invece il Tricoli la descrive così: Vedesi incavata nella roccia in quadro per 150 palmi ogni lato, sostenuta da cinque ordini di piloni, è spalmata d'intonaco. Oggi è conserva d'acqua.



La scalinata che porta sulla Dragonara



Ancora la scalinata



La piazzetta del pino sulla Dragonara



Uno scorcio



Antico palazzetto sulla Dragonara



La Cisterna della Dragonara



Un particolare della Cisterna della Dragonara

venerdì 22 settembre 2017

Recupero di Beni Archeologici

Si parla tanto di cultura ma non basta raccontarla nei libri, bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di recuperare tutto ciò che è possibile. Proprio l'Archeologia potrà salvare Ponza, potrà dare quel tocco in più, potrà fare la differenza con altre località turistiche.
Questo è il vero tesoro di Ponza...
Dopo il recupero delle Cisterne Romane della Dragonara e del Corridoio ora è il momento di quella maestosa di via Parata. Ne ho già scritto ampiamente in questo blog.


Qui è la Cisterna di Via Parata, in pieno centro storico
(Foto con il drone di Alessandro Alexoneit Tagliamonte)

Ci vogliono molti soldi per il suo recupero visto gli abusi edilizi e l'immondizia all'interno.
Infatti qualche mese fa è stata avviata la pratica per l'ART BONUS proprio per questa Cisterna.





Nota bene: cliccare sulle singole immagini per ingrandirle.

Fino a qualche settimana fa era sul sito del Comune di Ponza. Comunque io non mi fermerò e continuerò a portare avanti la battaglia per il recupero della Cisterna di Via Parata. Da lì passa la storia di Ponza.                                                                                                                                        

             

      

         

                                                                 
 Ecco lo stato in cui versa attualmente la Cisterna di Via Parata                                       

Nota:                                                                                                                                                      
L'Art Bonus, legge n.106 del 29/07/2014, è stato introdotto come credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura. Chi effettua erogazioni liberali potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito d'imposta.                                                                                      
                                                                                                                                  

mercoledì 20 settembre 2017

Un ricordo di mio padre

Il 21 settembre è il compleanno di mio padre, Ciro Iacono, maestro d'ascia dell'isola di Ponza.
Buon compleanno papà, ovunque tu sia...


Il mio papà con una barchetta in costruzione

(Foto di Lou Embo dal libro "ISOLE PONZIANE")

Il ricordo non muore mai...

domenica 17 settembre 2017

Sono passati settant'anni...

Si sono passati settant'anni...
Era il 18 settembre del 1947, il giorno in cui i miei genitori si sono sposati.
Mia madre racconta che era piovuto tutta la notte ma al mattino c'era un bel sole.
Lei una bella ragazza i Ncoppè i' Cuonte mentre Ciro era un bel giovanotto della zona del porto.
Erano giovani, belli e ci hanno donato la vita.
Buon anniversario!!!
Peccato che papà ci ha lasciati ben undici anni fa...


Mio padre Ciro Iacono e mia madre Elvira Conte 



I miei genitori nel giorno del loro matrimonio

Mano nella mano
abbiamo attraversato
i continenti di questa terra, 
ma nessuno era vasto
come il mio amore per te.
Insieme abbiamo navigato
tutti gli oceani,
ma nessuno era profondo
come il mio amore per te.

Wilbur Smith

mercoledì 13 settembre 2017

Il Belvedere della Madonnina

Dietro alla chiesa dedicata a Maria Assunta in Cielo, a Le Forna, c'è un sentiero, tra le case che si inerpica su per la Montagnella della Corte sulla cui sommità c'è una bella statua della Madonna.
Pare che la statua sia stata collocata intorno agli anni '50 e sia stata restaurata recentemente.
Il panorama è fantastico da lassù come lo dimostrano queste foto che ho scattato.


Il cartello che indica il sentiero



Si comincia a salire...



Si vede Cala dell'Acqua



Da quest'altra parte c'è Cala Feola



Si vedono i resti di Forte Papa



Ecco ci siamo...



Ecco la Madonnina in tutto il suo splendore

Nota:
La località si chiama Montagnella della Corte perchè in quel luogo, dopo una caduta, morì una donna e la Corte (magistratura) andò a fare accertamenti.

domenica 10 settembre 2017

Considerazioni di fine estate



Tramonto su Palmarola visto dagli Scotti



I Faraglioni della Madonna


Ponza porto vista da Tre Venti



Chiaia di Luna


Durante il viaggio in nave, ritornando da Ponza, non ho potuto fare a meno di ascoltare i discorsi di alcune persone che vengono abitualmente nella nostra isola e si lamentavano della mancanza di pulizia delle strade e del non rispetto delle regole.
In effetti...deiezioni canine ovunque, davanti alle porte di abitazioni, di negozi, persino sul Corso principale dell'isola che dovrebbe essere lindo e pinto visto che è il biglietto da visita di Ponza.
Macchè...
Cani che scorrazzavano tra la folla senza guinzaglio, anche di grossa taglia, e per di più senza museruola (prevista per legge) e padroni che non si preoccupavano di raccogliere gli escrementi.
Tanto siamo a Ponza, che ce ne importa...qui si è liberi...chi ci controlla...
Strade ridotte ad un letamaio...l'isola non merita questo, deve essere rispettata.


Qualcuno ha ironizzato...ma è tutto vero...
Via Nuova



Qui è fresca fresca...via Scarpellini e poi sempre allo stesso posto

Anche nelle acque cristalline di Palmarola sono stati trovati escrementi (umani, questa volta) come lo dimostra questa foto. Che incivili!!!
Un vero sacrilegio!!!


Foto scattata a Palmarola a fine agosto di quest'anno da Anna Maria Iacono

Quest'anno l'isola ha fatto il pieno di ragazzini urlanti e ubriachi per la gioia di alcuni locali, altro che turismo di qualità.
Ponza è un vero paradiso, ma d'estate è proprio maltrattata. D'altra parte si "agguanta" quel che si può. Alcuni non vedono l'ora di scappare via dall'isola...altro che allungare la stagione...
Eppure l'isola potrebbe offrire tanto e si potrebbe diversificare...
La natura ha dato tante meraviglie a Ponza ed io quando sono lì passo molto tempo a contemplare la Parata, a sognare di poter ritornare a fare un bagno nelle sue acque, a solcare i sassi che compongono la spiaggia.


La Parata

Ma come dico sempre da ormai dieci anni...Ponza non è solo mare...è molto di più.


venerdì 8 settembre 2017

Chi l'ha vista???

Nella chiesetta del cimitero di Ponza, quest'anno, non c'era la statua della Madonna della Salvazione e mi sono chiesta il perchè.


Con mio sommo dispiacere la nicchia era vuota...eppure dovrebbe essere lì.



Sull'altare la statua della Madonna della Salvazione ritenuta miracolosa, i pescatori e naviganti quando passavano con le loro barche sotto il promontorio si toglievano il cappello in segno di rispetto
(Foto del 2013)



Stessa Madonna ma non ha più il Bambinello ed il vestito è diverso, è scomparsa pure la barchetta che aveva in mano
(Foto del 2016)

Vorrei sapere perchè la statua della Madonna non sta al suo posto...eppure ha un compito molto importante come quello di proteggere i naviganti, tutti coloro che attraversano il mare.
Già qualche estate fa è successo la stessa cosa...

giovedì 7 settembre 2017

Maria bambina

L'otto settembre si ricorda la nascita della Beata Vergine Maria e, un tempo, a Ponza era molto sentita questa festa.
Si esponeva in chiesa la statuina di Maria neonata poggiata sopra un letto di confetti bianchi che al termine della funzione religiosa venivano distribuiti ai ragazzi. Credo che l'artefice di tutto questo sia stato monsignor Dies.
Io, confesso, non ricordo questa statuina, l'ho scoperta grazie ad Aniello De Luca che è un pò la memoria storica per quanto riguarda queste cose.
Pare che all'alba dell'otto settembre la gente da Le Forna arrivasse in processione cantando inni dedicati a Maria.
Sarebbe bello saperne di più...


E' nata Maria dal dolce sorriso...

lunedì 4 settembre 2017

Luigi Jacono, un grande archeologo

Di Luigi Jacono archeologo nato a Ventotene ne ho già scritto qualche tempo fa e il 2 agosto di quest'anno gli è stato dedicato il Museo.
Ecco il post che ho pubblicato:
Proprio quest'anno ricorrono settant'anni dalla sua morte ed è giusto ricordare questa figura che ha dato tanto nel campo dell'archeologia.
Luigi Jacono non era ponzese ma era nato a Ventotene il 23 dicembre del 1866 e morì a Torre Annunziata il 2 agosto 1947. Suo padre Giuseppe era vice pretore mentre sua madre Teresa Candia era una cucitrice.
A Ventotene, suo luogo di nascita, gli è stata intitolata una strada.
Ho trovato un pò di notizie in un libro di Ernesto Prudente che così scrive: "Per oltre un trentennio fu socio onorario dell'Accademia di Archeologia e Belle Arti dove venne riconosciuto come una vera enciclopedia dello scibile; come maestro di tutto quello che all'uomo è dato conoscere per mezzo delle scienze. 
La sua conoscenza e maestria andava dalla archeologia alla architettura; dalla ingegneria a qualsiasi branca della fisica; dalla matematica alla vulcanologia, all'astronomia. Eccelse, caso ben raro nei cultori e negli studiosi delle materie scientifiche anche nelle discipline letterarie e storiche.
Era un pozzo di scienza e di sapienza perchè i suoi studi e le sue conoscenze scientifiche non si limitarono alla teoria ma affondarono nella pratica. 
Possedeva una biblioteca ricchissima di preziosi volumi che consultava continuamente.
Ma oltre lo scienziato c'era anche l'uomo. 
Era sempre disponibile e lieto di poter aiutare gli altri.
I colleghi dell'Accademia lo battezzarono: L'amico degli amici. L'amico di tutti."
Luigi Jacono indirizzò i propri studi in particolare verso l'archeologia marittima e cominciò ad esplorare molte zone d'Italia.
Arrivò anche a Ponza...
"Nel 1926 fa stampare il "Solarium di una villa romana in Ponza".
In questo lavoro l'autore oltre a descrivere i ruderi della antica e grandiosa villa di Augusto affonda la sua penna in problemi di marineria e di astronomia per spiegare il perchè l'antico progettista aveva orientato in un certo qual modo le varie e tante parti di quel meraviglioso e delizioso complesso edilizio."
Luigi Jacono pose l'attenzione anche sull'isola che gli ha dato i natali, Ventotene.
"Nel 1933 fece stampare negli Atti del congresso degli studi romani " Un porto duomillenario", un lavoro sull'isola di Ventotene, la terra a lui più cara."
Ma ritornando a Ponza...
"Nel 1938 ritorna con la sua penna su Ponza e pubblica in Campania Romana "Una singolare piscina marittima di Ponza".
In questo lavoro lo Jacono ci fa una minuta descrizione, sia pur noiosa, come egli stesso afferma, del grandioso monumento romano con accenni e riferimenti alle sontuose ville imperiali costruite sull'isola."
Sono tanti i luoghi che visitò e che poi ha descritto...si occupò anche di progettazione...
Veramente un pioniere nel far conoscere e nel divulgare le opere idriche, marittime romane.
"Fu un ricercatore instancabile delle tecnologie dei romani.
I suoi lavori restano un deposito dove è sempre possibile trovare un giusto orientamento nell'intrecciato e intricato cammino della scienza dei romani."
"Luigi Jacono, per le esigenze della famiglia, fu costretto ad abbandonare gli studi universitari, gli studi regolari. Non potè fregiarsi di un titolo universitario pur facendo parte di accademie e associazioni culturali.
A questa grave mancanza pensarono alcuni insigni studiosi della prima metà  di questo secolo, i membri dell'accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli e, soprattutto, Amedeo Maiuri, soprintendente ai monumenti della Campania, direttore del museo nazionale di Napoli e degli scavi di Pompei, che spinsero il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione a conferirgli, ad honorem, quando era già vecchio, il diploma di laurea in Ingegneria e Architettura."
Veramente un grande!!!


L'archeologo Luigi Jacono a cui il 2 agosto 2017 è stato dedicato il Museo di Ventotene
(Foto concessa gentilmente da Luigi Coraggio)






Silverio Mazzella titolare della libreria Il Brigantino ha raccolto in questo volumetto le opere di Jacono dedicate a Ponza. Nel retro della copertina c'è un ritratto di Luigi Jacono.



Uno scorcio dell'isola di Ventotene

domenica 3 settembre 2017

venerdì 1 settembre 2017

La ponzite

La ponzite è una vera malattia che colpisce il cuore e la mente.
Io ne soffro da sempre! Partire dalla propria isola è qualcosa che frattura il cuore. Mentre la nave è attraccata al porto, pronta per salpare, io sto già male. Non voglio partire, non voglio andare via !!! In questa isola ci sono nata ed il legame tuttora è molto forte, non si è mai affievolito, anzi…
La nave mi porta via, e man mano che si allontana, con lo sguardo accarezzo le case, le barche, le persone…
Fisso la scia della nave, mi soffermo a guardare il monte Guardia e lo sguardo corre fino a Gavi, dove una colonia di gabbiani svolazza da uno scoglio all’altro. Ponza sempre più lontana ed io pregusto già il momento del ritorno. Porto con me delle immagini bellissime, il rumore del mare, il soffiare del vento, il verso dei gabbiani e tante altre cose…
La nostalgia è tanta ma non della Ponza caotica, piena di gente chiassosa o barche rumorose.
La Ponza che io preferisco è quella primaverile, stupenda con i suoi colori o autunnale con la sua quiete dopo la tempesta estiva.
Il momento in cui Ponza sfoggia il meglio di se stessa!

Queste parole sono sempre attuali anche se le ho scritte ben dieci anni fa...era il settembre del 2007.
La ponzite mi attanaglia...


Ecco si parte...


Il Lanternino


Ciao casa...


Un pensiero ai nostri cari che riposano sulla collina della Madonna...


Ciao Ponza...