Quello del maestro d'ascia è un mestiere antico, si tramanda di padre in figlio, che però sta scomparendo.
A Ponza ne sono rimasti pochi...
Nel tempo ci sono stati Paolo Laddomada, poi Giggino Parisi, Porzio, Serto.
Paolo Laddomada mi sembra che avesse il cantiere a Giancos, non ne sono certa, mentre gli altri erano sulla spiaggia di Santa Maria.
Mio padre, Ciro Iacono, costruiva barche, lanze, in un locale abbascio Mamozio. Per far uscire le barche dalla porta che era stretta doveva abbatterle sul fianco.
Ecco una bella descrizione di Paolo Iannuccelli del mestiere del maestro d'ascia: "….È dai tempi più antichi che l’attività delle costruzioni delle navi è stata considerata al tempo stesso arte e scienza; dal progetto del costruttore fino agli studi pratici dei maestri d’ascia che coltivano l’arte della tecnologia tutto è preordinato. Non esiste una disciplina provvista di basi così sicure ed invariabili, e al tempo stesso, non c’è mai stata una nave uguale all’altra. I maestri d’ascia, in quanto artigiani, si occupano sia del progetto che della realizzazione del manufatto. Aiutati dalle antiche esperienze e seguendo la tradizione e l’istinto, costruiscono i loro scafi con risultati tuttora apprezzati dal moderno costruttore navale. Nei cantieri artigianali il gozzo viene costruito “a occhio”, con il solo aiuto dell’esperienza e della pratica acquisita attraverso le generazioni. Il modello cresce nelle mani e nella testa dell’esecutore come se fosse una scultura, ricavando da un blocco di legno la forma desiderata. Ogni famiglia di costruttori predilige sostanzialmente una tipologia di forme ben definita ritenendola più adatta e inizia la vera e propria costruzione della barca..."
A Ponza ne sono rimasti pochi...
Nel tempo ci sono stati Paolo Laddomada, poi Giggino Parisi, Porzio, Serto.
Paolo Laddomada mi sembra che avesse il cantiere a Giancos, non ne sono certa, mentre gli altri erano sulla spiaggia di Santa Maria.
Mio padre, Ciro Iacono, costruiva barche, lanze, in un locale abbascio Mamozio. Per far uscire le barche dalla porta che era stretta doveva abbatterle sul fianco.
Ecco una bella descrizione di Paolo Iannuccelli del mestiere del maestro d'ascia: "….È dai tempi più antichi che l’attività delle costruzioni delle navi è stata considerata al tempo stesso arte e scienza; dal progetto del costruttore fino agli studi pratici dei maestri d’ascia che coltivano l’arte della tecnologia tutto è preordinato. Non esiste una disciplina provvista di basi così sicure ed invariabili, e al tempo stesso, non c’è mai stata una nave uguale all’altra. I maestri d’ascia, in quanto artigiani, si occupano sia del progetto che della realizzazione del manufatto. Aiutati dalle antiche esperienze e seguendo la tradizione e l’istinto, costruiscono i loro scafi con risultati tuttora apprezzati dal moderno costruttore navale. Nei cantieri artigianali il gozzo viene costruito “a occhio”, con il solo aiuto dell’esperienza e della pratica acquisita attraverso le generazioni. Il modello cresce nelle mani e nella testa dell’esecutore come se fosse una scultura, ricavando da un blocco di legno la forma desiderata. Ogni famiglia di costruttori predilige sostanzialmente una tipologia di forme ben definita ritenendola più adatta e inizia la vera e propria costruzione della barca..."
Tratto dal libro di Paolo Iannuccelli “Ponzamare”, Ed. Associazione Culturale Pontina, 2006
Nota: I cantieri navali sulla spiaggia di Santa Maria sono rimasti ed i maestri d'ascia sono i figli di Parisi, Porzio e Serto. Qualche anno fa ho visitato il cantiere Parisi e ne ho scritto in questo blog.
Ecco il link qui.
Nota: I cantieri navali sulla spiaggia di Santa Maria sono rimasti ed i maestri d'ascia sono i figli di Parisi, Porzio e Serto. Qualche anno fa ho visitato il cantiere Parisi e ne ho scritto in questo blog.
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Mio padre, Ciro Iacono, uno dei maestri d'ascia dell'isola di Ponza.