Via Corridoio è la strada ballatoio dove ci sono gli ingressi delle abitazioni al primo piano di Corso Pisacane, che un tempo si chiamava Corso Principe di Napoli e prima ancora Corso Farnese. E' una strada piccolina che in un attimo ti fa arrivare sulla Punta Bianca e viceversa.
Fa parte del nucleo antico dell'abitato di Ponza.
Qualche foto (estate 2015)
Da qui si arriva sulla Parata o a Via Comandante
A destra il portone di Pascarella
Si prosegue nel cammino...
Da queste scalette si arriva a Corso Umberto
Via Corridoio
Pagine
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domenica 29 novembre 2015
mercoledì 25 novembre 2015
Una foto...un ricordo
Attraverso una foto possiamo fare un viaggio nel passato...possiamo tornare all'infanzia...ai bambini che eravamo...
Ponza, asilo "Ciro Piro", primi anni '60
Bambine sedute per terra:
Da destra: Rosalba Usai, Carla Scotti, l'altra , mi sembra, Pina Scotti.
Prima fila da destra: Francesca De Luca, Francesca Iacono (io), Loredana Migliaccio, poi bambina di cui non ricordo il nome, ed ancora Anna Maria Migliaccio, Silveria Marcone.
Seconda fila da destra: la ragazza, mi pare, Maria Costanzo, poi Anna Maria Conte, Pina Coppa, Peppe Coppa, altra bambina di cui non ricordo il nome, poi Lucia Lamonica e Lucia Tagliamonte.
Le suore sono suor Violante e l'altra mi pare fosse la Presidente di cui non ricordo il nome.
Purtroppo Francesca De Luca e Peppe Coppa ci hanno lasciato già da qualche anno. Loredana Migliaccio è mancata all'età di 5 anni ma io la ricordo ancora...
I ricordi hanno bisogno di molto tempo per sparire. Ma gli basta un nulla per riaffiorare: una voce, un suono, un'immagine, un profumo, un odore.
Giorgio Faletti
Ponza, asilo "Ciro Piro", primi anni '60
Bambine sedute per terra:
Da destra: Rosalba Usai, Carla Scotti, l'altra , mi sembra, Pina Scotti.
Prima fila da destra: Francesca De Luca, Francesca Iacono (io), Loredana Migliaccio, poi bambina di cui non ricordo il nome, ed ancora Anna Maria Migliaccio, Silveria Marcone.
Seconda fila da destra: la ragazza, mi pare, Maria Costanzo, poi Anna Maria Conte, Pina Coppa, Peppe Coppa, altra bambina di cui non ricordo il nome, poi Lucia Lamonica e Lucia Tagliamonte.
Le suore sono suor Violante e l'altra mi pare fosse la Presidente di cui non ricordo il nome.
Purtroppo Francesca De Luca e Peppe Coppa ci hanno lasciato già da qualche anno. Loredana Migliaccio è mancata all'età di 5 anni ma io la ricordo ancora...
I ricordi hanno bisogno di molto tempo per sparire. Ma gli basta un nulla per riaffiorare: una voce, un suono, un'immagine, un profumo, un odore.
Giorgio Faletti
lunedì 23 novembre 2015
Le nuvole a Ponza...
Il mio paese è là dove passano le nuvole più belle.
Jules Renard
Un po' di foto scattate questa estate a Ponza
Jules Renard
Un po' di foto scattate questa estate a Ponza
sabato 21 novembre 2015
Barzaccone
Quando ero piccola avevo una paura terribile di Barzaccone, nu piézze d'òmme dall'aria burbera che passava sopra la Parata. E' capitato diverse volte che scendendo le scale di casa lo vedevo passare ed io risalivo di corsa spaventata. A quei tempi il portone del mio palazzo era sempre spalancato...
Barzaccone era un vero incubo per me!
Ma il clou fu un giorno in cui mia madre mi mandò dalla cummàre Rusulina, la comare di nonna Olimpia che abitava in via Madonna...ahia...dovevo passare davanti alla casa di questo essere, per me spaventoso...
Mi feci coraggio...ma lui, con la sua aria lugubre, era fuori la porta di casa sua ed appena mi vide disse: Bimba vieni qui!
Non l'avesse mai detto...
Cominciai a correre più che potevo, con le lacrime agli occhi, mi fermai solo a casa...
Due giorni dopo mi riempii di bolle tanto era stato lo spavento.
Scoprii in seguito che Barzaccone voleva solo essere aiutato a chiudere la porta...mi dissero che aveva un problema alle mani...
Aveva scelto la persona giusta!!!
Questo episodio mi è rimasto impresso ma la paura era stata tanta...
Via Madonna...poco più giù abitava Barzaccone
Lo stemma che è fuori la Torre dei Borboni...in via Madonna
Ancora via Madonna...la strada che feci di corsa per ritornare a casa mia...
Barzaccone era un vero incubo per me!
Ma il clou fu un giorno in cui mia madre mi mandò dalla cummàre Rusulina, la comare di nonna Olimpia che abitava in via Madonna...ahia...dovevo passare davanti alla casa di questo essere, per me spaventoso...
Mi feci coraggio...ma lui, con la sua aria lugubre, era fuori la porta di casa sua ed appena mi vide disse: Bimba vieni qui!
Non l'avesse mai detto...
Cominciai a correre più che potevo, con le lacrime agli occhi, mi fermai solo a casa...
Due giorni dopo mi riempii di bolle tanto era stato lo spavento.
Scoprii in seguito che Barzaccone voleva solo essere aiutato a chiudere la porta...mi dissero che aveva un problema alle mani...
Aveva scelto la persona giusta!!!
Questo episodio mi è rimasto impresso ma la paura era stata tanta...
Via Madonna...poco più giù abitava Barzaccone
Lo stemma che è fuori la Torre dei Borboni...in via Madonna
Ancora via Madonna...la strada che feci di corsa per ritornare a casa mia...
giovedì 19 novembre 2015
Ncopp' i' Cuont
Sono particolarmente legata a questa parte di Ponza. Mi fa ritornare indietro nel tempo, alla mia infanzia perchè proprio ai Conti vivevano i miei nonni materni, Salvatore Conte e Assunta Mazzella. Quando ero piccola spesso andavo da loro e ci stavo bene per buona parte del giorno ma quando cominciava a fare buio non c'era verso di farmi stare... volevo tornare a casa mia.
La nonna ci preparava delle gustose merende con freselle e pomodoro ed ancora oggi mi pare di sentirne il profumo.
Un po' di foto (estate 2015)
Inizia la strada in discesa dei Conti
Il gatto dorme alla grande...
La strada dei Conti
Si scende ancora...
Un gruppetto di case dei Conti...
Un'edicola votiva sul muro di questa casa
Ancora un tratto di strada...
La nonna ci preparava delle gustose merende con freselle e pomodoro ed ancora oggi mi pare di sentirne il profumo.
Un po' di foto (estate 2015)
Inizia la strada in discesa dei Conti
Il gatto dorme alla grande...
La strada dei Conti
Si scende ancora...
Un gruppetto di case dei Conti...
Un'edicola votiva sul muro di questa casa
Ancora un tratto di strada...
martedì 17 novembre 2015
Buon viaggio zia!!!
Ieri si è spenta ad Arbatax, in Sardegna, zia Francesca, la sorella di mio padre, Ciro Iacono.
Io, appunto, ho proprio il suo nome...
E' mancata in una giornata di novembre proprio come suo marito, Silverio Musella che, per tutta la vita, l'ha fatta sentire una regina, donandole amore e dedizione.
La loro unione è stata allietata dalla nascita di sette figli di cui uno, Pino, purtroppo, è mancato in gioventù per un incidente in mare.
Voglio ricordarla con questa foto in veste di mamma, giovane e bella, con il proprio figlio in braccio.
Questo è il mio modo di ricordarla...
Buon viaggio zia Francesca!!!
Io, appunto, ho proprio il suo nome...
E' mancata in una giornata di novembre proprio come suo marito, Silverio Musella che, per tutta la vita, l'ha fatta sentire una regina, donandole amore e dedizione.
La loro unione è stata allietata dalla nascita di sette figli di cui uno, Pino, purtroppo, è mancato in gioventù per un incidente in mare.
Voglio ricordarla con questa foto in veste di mamma, giovane e bella, con il proprio figlio in braccio.
Questo è il mio modo di ricordarla...
Buon viaggio zia Francesca!!!
giovedì 12 novembre 2015
Ncopp' i' Scuott
Approfittando della festa della Madonna della Civita che viene festeggiata ncopp' i' Scuott ogni anno, il 21 luglio, mi faccio una bella passeggiata.
Quest'anno faceva particolarmente caldo e non c'era refrigerio nemmeno lassù che è sempre ventilato.
Questa parte di Ponza venne chiamata così dal nome di alcune famiglie, gli Scotti, che giunsero sull'isola e costruirono le loro case proprio in questa zona.
La vista è mozzafiato, la salita è un po' pesante ma ne vale la pena..
Un po' di foto (estate 2015)
Si comincia a salire...
Il panorama mentre si sale...
L'agglomerato di case degli Scotti
Il panorama dalla chiesetta
L'interno della chiesetta...manca il quadro della Madonna che è in processione
L'altare della chiesetta
Il pozzo nella sagrestia
Il sentiero che porta alla chiesetta
E' l'ora del tramonto...
La casa rosa
Il panorama dagli Scotti
Ancora il panorama...
Il tramonto
Quest'anno faceva particolarmente caldo e non c'era refrigerio nemmeno lassù che è sempre ventilato.
Questa parte di Ponza venne chiamata così dal nome di alcune famiglie, gli Scotti, che giunsero sull'isola e costruirono le loro case proprio in questa zona.
La vista è mozzafiato, la salita è un po' pesante ma ne vale la pena..
Un po' di foto (estate 2015)
Si comincia a salire...
Il panorama mentre si sale...
L'agglomerato di case degli Scotti
Il panorama dalla chiesetta
L'interno della chiesetta...manca il quadro della Madonna che è in processione
L'altare della chiesetta
Il pozzo nella sagrestia
Il sentiero che porta alla chiesetta
E' l'ora del tramonto...
La casa rosa
Il panorama dagli Scotti
Ancora il panorama...
Il tramonto
martedì 10 novembre 2015
L'orazione
Questo post è stato già pubblicato il 2 novembre 2008. Ho cambiato la foto e ne ho aggiunte altre, più recenti.
Durante la guerra per avere notizie dei propri cari che combattevano, per la Patria, in luoghi lontani, bisognava attendere qualche telegramma, se arrivava…oppure…il nulla.
Durante la guerra per avere notizie dei propri cari che combattevano, per la Patria, in luoghi lontani, bisognava attendere qualche telegramma, se arrivava…oppure…il nulla.
Le
mamme non sapevano, per mesi, cosa fosse successo ai propri figli ed
alcune disperate si affidavano a delle persone, che dopo aver recitato
una preghiera, ricevevano dei messaggi che solo loro riuscivano ad
interpretare.
Mia
nonna, Assunta, era molto preoccupata per suo figlio Antonino, di cui
non aveva notizie da un po’ di tempo e chiese aiuto ad una sua vicina di
casa, Santella, che aveva questo dono.
Una sera mia nonna, accompagnata da mia madre che era molto giovane, andò da Santella per un’orazione.
All’improvviso
la vallata dei Conti fu illuminata da una luce, si udirono passi di
soldati in marcia, qualcuno che prima stava per affogare e poi si
sgrullava l’acqua di dosso.
Santella
spiegò a mia nonna che suo figlio aveva avuto un problema con l’acqua,
stava bene ma non poteva comunicare con la famiglia.
Dopo
pochi giorni arrivò il sospirato telegramma e informava che Antonino
era prigioniero degli inglesi ma aveva rischiato di morire annegato.
Santella ci aveva preso!!!
A mia madre, quando racconta questa storia, vengono ancora i brividi…
La vallata dei Conti fu illuminata da una luce, si udirono passi di soldati in marcia...
La stradina dei Conti
Alcune case dei Conti
Nota:
Nella zona di Ponza- porto spesso faceva le orazioni Marietta a' Gaetana. Oggi la cosa può far sorridere ma pensiamo alla disperazione di quelle mamme o mogli che non sapevano nulla dei loro cari...
La vallata dei Conti fu illuminata da una luce, si udirono passi di soldati in marcia...
La stradina dei Conti
Alcune case dei Conti
Nota:
Nella zona di Ponza- porto spesso faceva le orazioni Marietta a' Gaetana. Oggi la cosa può far sorridere ma pensiamo alla disperazione di quelle mamme o mogli che non sapevano nulla dei loro cari...
domenica 8 novembre 2015
Dall'album dei ricordi:estate 2015...a Ponza
Nel mio girovagare per l'isola, durante l'estate appena trascorsa, ho fermato l'attimo con qualche scatto fotografico in modo da poterlo rivedere nei momenti di nostalgia.
L'immagine di Chiaia di Luna meta di tante passeggiate...specialmente al tramonto
L'approdo naturale di Cala Fonte
La suggestiva scalinata della Dragonara
Lo spettacolo della Luna piena che illumina il mare della Parata
Il mare azzurro della Parata
I faraglioni di Lucia Rosa
Cala Feola
Un bel panorama
L'immensa Cisterna Romana della Dragonara
Cala Gaetano con le sue trasparenze
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
Cesare Pavese
L'immagine di Chiaia di Luna meta di tante passeggiate...specialmente al tramonto
L'approdo naturale di Cala Fonte
La suggestiva scalinata della Dragonara
Lo spettacolo della Luna piena che illumina il mare della Parata
Il mare azzurro della Parata
I faraglioni di Lucia Rosa
Cala Feola
Un bel panorama
L'immensa Cisterna Romana della Dragonara
Cala Gaetano con le sue trasparenze
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
Cesare Pavese