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martedì 31 agosto 2010

Finalmente…Chiaia di Luna

Dopo anni di chiusura, finalmente, in un pomeriggio di fine agosto sono riuscita ad attraversare il tunnel romano che conduce alla spiaggia di Chiaia di Luna.
Per percorrerlo bisogna camminare su una passerella di metallo molto rumorosa ma all’uscita lo spettacolo è sempre unico…da togliere il fiato…si viene travolti da una luce accecante.
La falesia di Chiaia di Luna è così maestosa che è quasi come ammirare il Colosseo o il Duomo di Milano, anche se, purtroppo è  ingabbiata tra le reti.
Un vero spettacolo della natura!!!
Premetto che la spiaggia è fruibile solo per pochi metri ed è ancora un cantiere però  un piccolo passo è stato fatto…
Aprirla è stato un atto di coraggio…speriamo che per la prossima estate vada meglio…
Sappiamo pure che non ritornerà quella di un tempo…siamo stati fortunati a conoscerla come era prima.
Andare a Chiaia di Luna è stato come tornare indietro nel tempo…una forte emozione…
 

domenica 22 agosto 2010

La luna

La luna

Quando spunta la luna…
Tacciono le campane e i sentieri sembrano impenetrabili.
Quando spunta la luna…
Il mare copre la terra e il cuore diventa isola nell’infinito.

Federico Garcia Lorca



Ponza, luglio 2010,
Dal belvedere della Parata, mio luogo del cuore, resto senza parole nel vedere la Luna illuminare  l’acqua del mare…
Che spettacolo!!!
Che magia!!!

giovedì 19 agosto 2010

È successo tanto tempo fa…..

A Ponza, durante la seconda guerra mondiale, il 2 gennaio 1942, una grossa mina subacquea era alla deriva proprio nella spiaggia della Parata,
Diverse persone di una certa età ricordano nitidamente l’ordigno sbattere contro gli scogli, credevano non fosse pericoloso.
Intanto, proprio quella mattina, una bambina, Antonietta Tagliamonte,in lacrime, racconta al parroco, don Luigi Dies, di aver sognato San Silverio che le diceva: “Sono tre giorni e tre notti che la tengo io e non deve scoppiare”.
Quando venne recuperata gli artificieri si resero conto della pericolosità della mina….era pronta per esplodere…..non riuscivano a credere ai loro occhi….era come se qualcuno l’avesse tenuta…
Tutta la zona della Parata sarebbe stata distrutta se fosse esplosa….

Questo episodio viene raccontato nel libro “Da Frosinone a Ponza…” di mons. Luigi Maria Dies
 

giovedì 12 agosto 2010

Il porto dei sogni

Tramonto di fine estate,
 rosso all’orizzonte,
guardo nel cielo blu
 gabbiani,
vanno incontro al sole
 che muore
sfuggenti come sogni fantastici.

Nel mio porto di quiete
Un pensiero naviga
Nell’infinito silenzio.

Fadila  Ben Khelil

Dal libro “Liberosentire”

Fadila è una giovane ponzese con un animo sensibile ed è un vero piacere conoscerla.
Questo libro di poesie, spero, sia solo il suo primo lavoro.

lunedì 9 agosto 2010

Presentazione del libro “Memorie di Amalie” di Rita Bosso

A Ponza ho partecipato alle presentazioni del libro di Rita Bosso “Memorie di Amalie” ambientato tra il 1700 e il 1800, proprio quando veniva costruito quella magnifica opera che è il porto borbonico.
Si raccontano tante storie….possiamo ritrovare persone vissute nel 1900 calate in quel contesto…veramente avvincente…
Ad esempio, Aniello, maestro d’ascia, potrebbe essere mio padre, Ciro Iacono.
Ecco un brano del libro in cui si parla di lui:


“Tra un mese mi sposo, sono quattro anni che sono fidanzata con Aniello.
Aniello è maestro d’ascia, lavora col padre. Maestro d’ascia è molto di più che falegname anche se sempre col legno si ha a che fare: un maestro d’ascia costruisce barche, e la barca deve galleggiare, filare, reggere il mare. La barca sente l’acqua e sente il vento, non è un cassettone.
Le barche che costruiscono Aniello e il padre si riconoscono da lontano; io sto affacciata al parapetto della strada di sopra, corso Farnese, la barca magari sta a Frontone e io posso stabilire con sicurezza se è uscita dalle mani di Aniello oppure no. Lui è un artista, la barca la disegna, la colora, la liscia e la modifica prima nella sua testa e poi sulla carta.
Quando è perfetta, nella sua testa e sulla carta, allora mette mano al legno. Per questo le sue barche sono speciali, sono gentili. Per noi due ne ha costruita una piccolina, aggraziata, l’ha dipinta di giallo con un righino celeste e sempre in celeste ha scritto a prua  “La Bella Amalia”; la metteremo a mare dopo sposati.”

Ecco il link del blog in cui si possono vedere anche le foto della presentazione “itinerante”, molto originale….
Brava Rita!!!!