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venerdì 26 giugno 2009

Il calamaro di Candidina

Anni fa, a Ponza, vivevano delle persone che con la loro semplicità, a volte, suscitavano ilarità.
Una di queste era Candidina, che abitava nella zona della Parata.
Ogni suo vestito aveva la caratteristica di due belle tasche capienti da cui usciva di tutto….
Da qui il famoso detto:” tieni i sacche i Candidina”.
Era molto golosa…era capace in un battibaleno di mangiare interi vassoi di pasticcini….
Una sera sua madre aveva degli ospiti per cena…
Aveva preparato, tra le altre cose, un grosso calamaro “mbuttunatu”, specialità ponzese, e l’aveva posizionato, con cura, sul piatto di portata.
Lo aveva fatto mettere da una sua nipote in alto, sulla cristalliera, per portarlo in tavola al momento giusto.
Ad un certo punto della serata fece cenno alla nipote di prendere quella prelibatezza e già pregustava la bella figura…
La nipote salì sulla sedia, prese il piatto con delicatezza ma ahimè…era completamente vuoto…
I loro occhi si concentrarono su Candidina conoscendo la sua fame leggendaria…
Le chiesero:”ne sai niente?
Lei rispose:”perché non si poteva mangiare?”
Probabilmente aveva sentito il profumo…e non aveva saputo resistere…

sabato 20 giugno 2009

Oggi è San Silverio!

Per chi trascorre questa giornata lontano da Ponza è un continuo scandire delle ore pensando a quello che avviene in quel momento.
La processione è il “clou” di questa giornata…tutti seguono con lo sguardo la piccola barca piena di garofani rossi su cui è poggiata la statua di San Silverio…ognuno rivolge una preghiera.
Quella barchetta mi è molto cara perché l’ha costruita, negli anni sessanta, mio padre, Ciro, per devozione al Santo.
In quel momento ti passa tutta la vita davanti…pensi alla tua infanzia…alle cose che hai fatto o che avresti voluto fare…pensi alle persone che non ci sono più…
Per questa festa ritornano a Ponza i ponzesi che vivono lontano…è un continuo abbracciarsi…salutarsi…persone che magari si rincontrano dopo una vita.
Mi manca tutto questo…tanto…
Speriamo che San Silverio possa poggiare la sua mano miracolosa sulla nostra isola, che la salvaguardi da quanti, invece, vogliono distruggerla solo per i loro interessi.
Infatti l’isola, per alcuni, è solo una macchina per fare soldi, un luogo da sfruttare in estate.
San Silverio proteggi Ponza e i ponzesi onesti!!!

venerdì 12 giugno 2009

Sognare…Ponza…si può?

“Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi Sogni,
perché c’è un’unica creatura che può fermarti,
e quella creatura sei tu.
Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi Sogni,
non smettere mai di cercare,
tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa…”

Peter O’Connor da “Ali sull’oceano”


Può darsi che io sia una sognatrice, ma il mio animo è ricco interiormente al contrario di alcune “PERSONE” che hanno un’aridità nel cuore e continuano ad essere ipocrite,
Che desolazione!!!
Vivono nel loro egoismo, nella loro ignoranza ritenendo che andando in chiesa si possa essere dei buoni cristiani.
Non è così!!!
Le circostanze della vita mi hanno portata lontano dalla mia isola…ma NESSUNO mi impedirà di ritornarci come e quando vorrò…
E come scrive, nella poesia Peter O’Connor, “realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa”.
E su questo non ho dubbi!!!

sabato 6 giugno 2009

Una pagina di vita ponzese di tanto tempo fa…

Questa foto ritrae una pagina di vita ponzese… 
 Un gruppo di persone si accinge a festeggiare il viaggio inaugurale,sulla linea di Ponza, di una nave,forse il Falerno. Portano in dono la statuetta di San Silverio.
Mi è stata inviata da Rita.
Si riconoscono Monsignor Dies, Don SalvatoreTagliamonte, Michele Regine (nonno di Rita) dott. Sandolo, Alberto Migliaccio e Ciro Iacono (mio padre).     
                                                                                                                             
Sarebbe bello poter riconoscere le altre persone…chissà…
Gli orizzonti perduti non ritornano mai… F. Battiato
I ricordi non cambiano…imprimono nella memoria immagini della nostra vita…da rivedere nei momenti di nostalgia…