lunedì 2 luglio 2018

Accadde 250 anni fa...all'isola di Ponza

Con l'arrivo dei primi coloni da Ischia si pensò ad un qualcosa che avrebbe rivoluzionato l'isola di Ponza cioè i lavori di costruzione dell'area portuale ed il casamento.
Così scrive Giovanni Maria De Rossi in PONZA PALMAROLA ZANNONE: "Il via ai lavori fu ufficialmente dato il 30 maggio del 1768. Lento e macchinoso fu l'avvio soprattutto in considerazione del fatto che da un lato si dovettero preventivamente rilevare le aree su cui il progetto avrebbe inciso di più e dall'altro si provvide a mettere in pianta quelle strutture preesistenti, comunque riutilizzabili. Ecco quindi l'esame dell'area portuale con i relativi progetti di ristrutturazione ed il rilievo dell'antica cisterna della Dragonara da riutilizzarsi nell'equilibrato sistema di alimentazione idrica che doveva venire a sostituire le oramai inutilizzabili canalizzazioni romane."
Tutto questo in vista di di un incremento della popolazione e i Borboni volevano creare un nuovo impianto urbanistico.
A Ponza arrivarono sessanta artigiani, due compagnie di soldati, trecento forzati, trecento "disterrati" ( lavoratori addetti alle opere di pulizia e di sbancamento), tanti animali da trasporto.
Tutta questa gente venne alloggiata nelle grotte come la vastissima "Grotta di Pilato" (Cisterna di via Parata).
Winspeare e Carpi, i progettisti scelti dai Borboni, fecero in modo di ripristinare l'antico molo ed i lavori del porto terminarono nel 1779.
Del Porto così scrive il Tricoli nell'Ottocento: E' stato edificato sugli avanzi dell'antico porto al costume greco-fenicio, cioè in archivolti con sette grossi piloni; saggio divisamento, imperocchè mentre per le sue luci il vorticoso moto manteneva in equilibrio il fondo, evitavasi nel contempo la risacca, avendo l'entrata ancora dalla parte di terra, e chiusa nel 1772 con l'attuale 2° padiglione e piazza d'armi, siccome furono intelati per 600 palmi detti archi, e percui coi continui depositi, che vi fanno le torbide, lo ànno imbarazzato. E' un seno di sicurezza per circa 60 navi con l'entrata a Levante.
Un'opera magnifica che ancora oggi possiamo ammirare.








La zona circostante il porto com'è adesso

(Foto di Rossano Di Loreto - marzo 2015)


Ricostruzione, sulla base del progetto Winspeare, della volumetria del complesso edilizio del porto di Ponza
(dis. O.Fasolo)


Sovrapposizione della planimetria di rilievo con quella del progetto originale del Winspeare



Schema di progetto del Winspeare


Cisterna della Dragonara pianta redatta dal Winspeare nel 1768

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri pensieri

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...