giovedì 31 dicembre 2009

Buon 2010!!!

Auguro a tutti un anno fantastico che possa portare serenità e felicità.
Spero che la mia Ponza possa finalmente imboccare la strada della rinascita.
Buon 2010!!!
Nella foto presepe all'aperto al Santuario del Divino Amore

giovedì 24 dicembre 2009

Il presepe

In questi giorni andiamo alla ricerca dei presepi più belli…più caratteristici…
Sul porto di Anzio è stato realizzato un presepe molto “marinaro” con tanto di rete da pesca.
Sulla grotta della Natività è stato posizionato un bel faro illuminato e accanto le famose “grotte di Nerone”.
Il mare è rappresentato da una vasca piena d’acqua con i pesci e sopra galleggiano delle barchette….c’è anche il fanale del porto.
Molto bello!!!
Ma il presepe che ho nel cuore è quello che preparava mio padre,a Ponza, quando ero bambina….
I pastori erano di terracotta, c’erano i ramoscelli di pino e il muschio vero…quello per me era il profumo del Natale.
Noi bambini ci litigavamo i pastorelli da passare al papà che poi li posizionava nel presepe….tutto in un clima di gioia e serenità….
Era veramente un momento magico che aspettavamo un anno intero….


“La memoria è tesoro e custode di tutte le cose”

Cicerone


Nella foto il presepe di Anzio

Ancora Buone Feste
 

giovedì 17 dicembre 2009

Stella

Stella che cammini
Nello spazio senza fine
Fermati un istante
Solo un attimo
E ascolta i nostri cuori
Caduti in questo mondo
Siamo in tanti ad aspettare
Donaci la pace
E ai nostri simili
Pane fresco da mangiare
Proteggi i nostri sogni veri
Dalla vita quotidiana
E salvali dall’odio e dal dolore
E a noi che siamo sempre soli
Nel buio della notte
Occhi azzurri per vedere
Questo amore grande grande grande
Questo cielo si rischiara in un istante
Non andare via
Lasciati cadere
Stella stella mia
Resta ancora nel mio cuore…..

  1. Venditti



Che la luce della tua stella ti illumini la via…..
Buon Natale!!!
 

venerdì 4 dicembre 2009

Ancora ricordi…

Rovistando tra i ricordi  ho trovato un’altra foto di quando frequentavo la scuola dell’infanzia.
Io sono la seconda da sinistra in prima fila, in piedi, con un cerchietto tra i capelli…avevo forse quattro anni….
Accanto a me, con un bellissimo sorriso, Francesca De Luca e Loredana Migliaccio.
La prima purtroppo è mancata qualche anno fa e la seconda all’età di 5 anni ma io me la ricordo bene.
Dietro a Loredana c’è Peppe Coppa, l’unico maschietto, morto qualche anno fa….
Con questa foto voglio ricordare anche loro che non ci sono più….

“Il ricordo è un modo d’incontrarsi”

Kahlil Gibran
 

mercoledì 25 novembre 2009

Un albero

Ciò che ti lega alle tue origini
È un albero
Che ti segue nei tuoi viaggi vagabondi
Quando sei stanco
Ti appoggi al suo tronco
Se vuoi dormire lo scuoti
E nel tuo sonno
Cadono sogni maturi
Come i frutti dell’infanzia

Tahar Ben Jelloun


Nella foto aerea di Ponza possiamo ammirare una splendida Cala Feola…..
Situata nella parte settentrionale dell’isola….precisamente a Le Forna….dopo gli anni bui della miniera sta pian piano emergendo turisticamente…
Sembra un presepe con le sue casette colorate….
 

sabato 7 novembre 2009

Ritorno alle origini…

Qualche giorno fa leggevo su internet che il 24 ottobre a Villa Arbusto di Lacco Ameno nell’isola d’Ischia è stata allestita una mostra storica e fotografica in cui si è raccontato di “Ponza, l’altra Ischia”.
Gli antenati dei ponzesi, infatti, venivano proprio dall’isola campana….
Nel 1734, Carlo III di Borbone inviò a Ponza 52 famiglie ischi tane che si stabilirono nella parte meridionale dell’isola, il porto.
Nella vallata di Santa Maria si stabilì Mattia Mazzella con la moglie e sette figli.
Ogni colono aveva il suo pezzo di terra da coltivare ed alcune zone dell’isola hanno preso la denominazione proprio dai cognomi di quelle famiglie come “I Conti” e gli “Scotti”.
La  Ponza di quel tempo era un territorio in stato di abbandono e i coloni hanno dovuto lavorare duramente per trarre qualche profitto dai loro terreni….
Dopo 275 anni, qualche mese fa, due ischitani, Giuseppe Mazzella e Gianni Vuoso, sono andati a Ponza ripercorrendo “I viaggio di Mattia” che hanno documentato con un reportage.
Sono molte le cose in comune  tra Ponza e Ischia…oltre ai cognomi, anche i termini dialettali, la cucina….
Sarebbe bello, comunque, creare un ponte tra Ponza e Ischia, l’isola dei nostri antenati…..

Nella foto, il mio bisnonno materno Placido Conte…era un contadino e viveva sui Conti.
Suo fratello Antonino, sacerdote, si prodigò per la costruzione della chiesa di San Giuseppe a Santa Maria i cui lavori erano fermi ormai da molto tempo.
Entrambi vissero nell’ottocento.
Placido, con sua moglie Agnese, ebbe molti figli tra cui Salvatore, mio nonno e don Aniello Conte, cappellano dell’ergastolo di Santo Stefano.

lunedì 2 novembre 2009

Il cimitero di Ponza

In questi giorni ricordiamo i defunti…c’è la fila fuori ai cimiteri per portare fiori, ceri…io però credo che bisogna ricordarli sempre…tenendo viva la memoria.
Del piccolo cimitero di Ponza ho già scritto un altro post, il luogo della memoria…in cui riposano oltre ai ponzesi anche molti amanti dell’isola…
Il cantante Mike Francis, morto nel gennaio scorso, aveva espresso il desiderio che le sue ceneri fossero portate a Ponza.
Una  cappellina racchiude la sua urna su cui spicca una chiave di violino…guarda verso il mare…si sente la risacca del mare…come una musica….
Proprio come avrebbe voluto lui…che amava tanto Ponza…
Mio padre, Ciro, invece riposa in una grotta vicino al monumento ai Caduti ed ogni volta che vi entro mi aspetto uno scherzetto.
Sarà suggestione…ma una delle prime volte entrando appena ho detto:”Ciao papà sono arrivata…” di botto si è staccato un petalo da un rametto di orchidea….
Un’altra volta, sempre appena entrata mi è sfrecciata una lucertola….
Sarà suggestione…
Mio padre, in vita, scherzava molto e mi piace pensare che continui da lassù…

domenica 18 ottobre 2009

Arrivederci fratello mare

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
Arrivederci fratello mare
Mi porto un po’ della tua ghiaia
Un po’ del tuo sale azzurro
Un po’ della tua infinità
E un pochino della tua luce
E della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
Sul tuo destino di mare
Eccoci con un po’ più di speranza
Eccoci con un po’ più di saggezza
E ce ne andiamo come siamo venuti
Arrivederci fratello mare.

Nazim Hikmet


Estate 2009…..la nave mi porta via dalla mia amata isola….dal mio mare….che però non lascio….almeno con la mente….
Ogni volta che si parte da Ponza è un colpo al cuore….una tristezza indescrivibile…

venerdì 9 ottobre 2009

Genius Loci

Gli antichi latini ritenevano che ogni luogo avesse il suo Spirito ( Genius Loci ) che potesse aprire un varco nel passato, di metterci in contatto con quanti hanno amato e descritto quel territorio.
Il viaggiatore per identificarlo deve cercarlo nel paesaggio, nella storia e nella gente del luogo.
Il Genius Loci può essere cancellato quando il turismo punta solo sul fattore economico senza tenere conto di quelle caratteristiche che differenziano un posto da un altro, rendendolo UNICO.
Ogni luogo deve essere osservato con la curiosità di un bambino, con la sua ingenuità…un muretto, una panchina potrebbero sussurrarci storie….
Il Genius Loci dell’isola di Ponza per il viaggiatore che arriva in estate credo sia proprio difficile trovarlo…troppo caos….i ponzesi sono troppo presi dagli “affari”.
Sarebbe bene arrivare a Ponza fuori stagione….ritrovarsi a passeggiare per il Corso Pisacane quasi deserto…
Restare ad osservare il mare calmo o in tempesta…potrebbe evocare storie di pescatori…di naufragi….
Incontrare la gente del luogo, parlare con loro, ascoltarli nel dialetto locale, simbolo di identità e testimonianza del Genius Loci.
Il dialetto ha il suo fascino, ci restituisce gli odori, i ricordi…ci riporta all’infanzia…ai legami affettivi…è un po’ in disuso…molte parole sono dimenticate…
Però, quest’estate, mi ha colpita la scritta su una mattonella posta all’ingresso di una casa sugli Scotti: “A Prièzza”, che vuol dire gioia…
Bellissima parola per dare il nome ad una casa…
Nell’isola di Ponza si parla un dialetto campano perché verso la metà del 1700 fu popolata da Ischitani e Torresi.
A Ponza porto si stabilirono famiglie provenienti da Ischia mentre a Le Forna da Torre del Greco, portando i loro usi e costumi.
Nelle zone dei Conti, degli Scotti, del Porto erano prevalentemente agricoltori, a Le Forna, invece, soprattutto pescatori, molto abili e conosciuti in tutto il Mediterraneo.
Quante storie potrebbero raccontarci…un tesoro che andrebbe scovato…documentato…per non disperderlo…per noi…e per le prossime generazioni…

domenica 20 settembre 2009

Gocce di memoria

Gocce di memoria di un passato che non può più tornare……

In questa foto mio padre Ciro….giovane….bellissimo!!!


Il ricordo non muore mai….

Francesca
 

giovedì 17 settembre 2009

Spiaggia della Parata….off-limits

In questi giorni di settembre è stata chiusa anche la spiaggia della Parata per il “rischio” di frane….così siamo “quasi” al completo circa i “disastri” che hanno riguardato l’isola di Ponza.
Visti i precedenti di Chiaia di Luna e Cala Inferno, ancora chiuse per frane, credo che possiamo solo sognarcelo un bagno nelle splendide acque della Parata.
Spero di sbagliarmi!!!
Ma non si può combattere la natura franosa delle rocce di Ponza solo con i divieti.
Bisogna trovare delle soluzioni alternative….
Il problema in qualche caso si potrebbe arginare avendo più cura della vegetazione per fare un esempio…
La spiaggia della Parata è un amore, è piccola ed è circondata da tanti piccoli scogli.
Via terra si accede tramite una scala che tanti anni fa fu fatta costruire da Linda Verde Mastropietro, mamma di Erasmo, il proprietario dell’hotel Bellavista, che si trova proprio sopra la spiaggia.
L’accesso comunque, anche se privato, non è stato negato ai ponzesi che l’hanno chiesto.
È la spiaggia di Ponza centro!!!
Anni fa, ho sentito che qualcuno proponeva di far costruire dal Comune un’altra scala in modo da poter accedere liberamente…
La spiaggia però è troppo piccola, non può contenere orde di bagnanti…. e che dire dell’impatto ambientale che si avrebbe costruendo un’altra scala???
Ah! L’ambiente!
Nota dolente…ma chi se ne importa…non porta guadagni…
Credo che i ponzesi non si siano ancora resi conto del danno all’immagine che ha subito l’isola quest’anno.
Il calo delle presenze di quest’estate non è solo causato dalla crisi economica o dalla mancanza dei pontili, ma soprattutto il non avere una spiaggia con accesso libero.
Io spero che si riesca ad aggiustare la parte pericolante della Parata ma sinceramente ci credo poco…basta vedere il muretto, da cui prima ci si poteva affacciare, transennato da mesi…
Poi salendo verso gli Scotti c’è un altro terrazzo che si affaccia sulla Parata che è transennato non so da quanti anni…da qui il mio pessimismo.
Se non si farà qualcosa i frequentatori di Ponza sceglieranno altre mete…e non si può dargli torto.
Così si uccide Ponza…..
 

lunedì 7 settembre 2009

Gli amori delle ponzesi....negli anni trenta

In questi giorni di fine estate mi è capitato tra le mani "Zi Baldone", un libro di Silverio Corvisieri, che tempo fa avevo letto distrattamente e sono rimasta colpita da un capitolo, in particolare, su cui ho riflettuto...non poco.
E'dedicato alle donne ponzesi che con l'amore verso i loro compagni, confinati politici, sconfissero il Duce.
Un racconto ben dettagliato di anni molto difficili....anni trenta...quaranta...quando Ponza era un luogo di confinio...venivano mandati gli oppositori al regime. Uomini colti...interessanti...determinati nelle loro idee, che si innamorarono di alcune ragazze isolane...ma in quel periodo ci voleva molto coraggio...
Queste donne non hanno mostrato paura davanti alle angherie dei militi fascisti...giudicate male, forse, anche dalla comunità ponzese...hanno difeso strenuamente i loro compagni....non hanno esitato a lasciare le loro famiglie per seguirli...
Non sapevo di Maria Vitiello, sorella di Mario, sindaco di Ponza dal 1975 al 1980, diventata partigiana per amore. Sposò Gian Battista Canepa (nome di battaglia, nella resistenza, "Marzo")...ma anche sua sorella Elena sposò Cencio Baldazzi. Io invece ricordo Maria Migliaccio, vedova di Mario Monti, operaio comunista...donna molto tenace...coraggiosa...fece scudo con il suo corpo a Germaine, moglie di Giorgio Amendola, che era in stato di gravidanza, durante una rivolta.
E che dire di Giuseppina Mazzella, ( la fidanzata di Pertini )....lei purtroppo non è riuscita a vivere il suo sogno d'amore per varie vicissitudini. Ogni anno ritorna a Ponza, dagli Stati Uniti, dove vive, per trascorrere l'estate nella sua casa a Chiaia di Luna. Queste donne nessuno le ricorda più...grazie a Corvisieri, con il suo libro, hanno potuto rivivere....

"L'amore è la sola libertà del mondo, perchè eleva lo spirito a tal punto che le leggi dell'umanità o i fenomeni della natura non ne alterano il corso"
Kahil Gibran

martedì 1 settembre 2009

Andando verso gli Scotti...

"Ognuno di noi ha
la sua strada da fare.
Prendi un respiro ma poi,
tu non smettere di camminare
anche se sembreranno
più lunghe che mai
certe dure salite...
ognuno di noi può resistere- sai -
aggrappato ad un raggio di sole"

"Il cammino"
da "Ali e radici"  Eros Ramazzotti

E' dura la salita! Ponza è tutto un saliscendi....
Queste scalette portano ad uno dei posti più panoramici dell'isola, la zona degli Scotti....vale la pena faticare tanto per arrivarci....
E' un pò come nella vita....non bisogna fermarsi mai, cercare di resistere alle difficoltà, se si vuole arrivare....

lunedì 24 agosto 2009

Un VERO museo…si realizzerà?.....chissà…

Nei locali del museo di Ponza, quest’anno, c’erano delle interessanti mostre fotografiche…una dedicata allo skipper Jepson, mancato qualche mese fa, e l’altra ai ponzesi in America…belle
Però non trovo giusto che i reperti riguardanti l’affondamento del S.Lucia, avvenuto il 24 luglio del 1943 nelle acque di Ventotene, siano relegati in una stanza da tutt’altra parte…
Fino all’anno scorso nemmeno sapevo che esistessero…eppure è una pagina di storia, anche se triste, dell’isola che non va dimenticata…persero la vita molti ponzesi…
Tutto ciò che è stato raccolto è grazie alla pazienza, alla costanza, all’amore di Mirella Romano che in quella tragedia perse suo padre.
Sarebbe bello spostare il tutto nella parte del museo, dove sono ora le mostre fotografiche, e far conoscere, rendere partecipi, chi visita Ponza anche di questa storia.
Bisogna sensibilizzare i ponzesi in quanto la memoria storica non va dispersa ma valorizzata e chiedere un VERO museo come a Ventotene….
Ne l 1985 venne ritrovata una nave romana con un carico enorme di anfore…molte vennero portate in superficie,,,chissà dove sono…
Intorno a Ponza, come a Ventotene sicuramente ci sono relitti…era una rotta molto frequentata dagli antichi navigatori.
Si potrebbero trovare degli sponsor….
Pare che a Ventotene un imprenditore statunitense si sia offerto di sponsorizzare un museo archeologico subacqueo.
Le navi, recentemente scoperte nei fondali dell’isola, si potranno visualizzare attraverso un circuito di videocamere, che proietteranno le immagini in una sala, così tutti potranno godere di questo spettacolo.
Un’idea bellissima!!!
Tornando a Ponza….
Si potrebbe realizzare, nel museo, anche  una sezione dedicata al mare, con gli attrezzi usati dai pescatori, in modo da poter raccontare un mestiere che i ponzesi hanno svolto in tante parti del mondo con grande abilità.
Non bisogna far finire tutto nell’oblio….

venerdì 14 agosto 2009

Ed è subito sera

"Ognuno sta solo sul cuor
Della Terra
Trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera."

S.Quasimodo


Un tramonto da Chiaia di Luna è un’immagine che resta nel cuore….per sempre!!!

sabato 8 agosto 2009

L'ennesima beffa

Sono appena tornata da Ponza, come sempre splendida, con dei colori fantastici, ma ho colto molte cose che non vanno…
Una di queste è che il bellissimo belvedere della Parata è off-limits, non ci si può affacciare…il muretto è transennato perché pericolante…un vero peccato perché da lì si gode di un panorama spettacolare…
Ma la cosa che veramente mi ha lasciata perplessa sono i numerosi cartelli posizionati, con tanto di cartina, per dei percorsi archeologici.
Sono stati messi lo scorso inverno dalla Regione Lazio in collaborazione con il Comune di Ponza e la Sopraintendenza…quanti soldi sprecati!!!
Quasi tutti i percorsi non sono fruibili perché nelle cisterne romane ci sono costruzioni abusive (quella del Bagno Vecchio e quella della Dragonara ) o è vietato l’accesso perché privato come nel caso della Grotta del Serpente.
E che dire del cartello davanti al tunnel romano di Chiaia di Luna?
Ebbene accanto a quello che indica il percorso archeologico ne è stato posizionato un altro in cui c’è scritto che c’è pericolo di morte per caduta massi.
Molti leggendo questi cartelli hanno chiesto come fare per visitare i siti archeologici…ma le risposte sono state zero.
Ennesima beffa per i visitatori di Ponza….
Ma certo Ponza è solo mare…Frontone…giro dell’isola…
Ma cos’è la cultura?
Cos’è l’archeologia?
Chi ha messo quei cartelli non ha fatto bella figura…
Bisogna puntare sul recupero delle cisterne romane, delle necropoli e degli altri siti archeologici…fare dei VERI percorsi.
Si potrebbe avere un turismo con un livello culturale più alto e la cosiddetta “stagione” sarebbe più lunga dei soliti due mesi.
Bisogna cambiare scena e non continuare a piangersi addosso…bisogna impegnarsi tutti.
 

mercoledì 5 agosto 2009

Sangue ‘i Rotunno

Forse è retorica,
forse ll’hanno ditto già,
pecchè chesta è ‘a verità.

Chi nasce a Ponza tene
‘na calamita che ll’attira,
gira pu’ munno pe’ ghi a faticà,
magari fa fortuna e fa ‘i denari,
ma ‘n’copp’u scoglio primma
o doppo adda turnà.

Sta calamita è ‘na nustalgia
Ca se mette dint’u core.
‘Nu desiderio e rivedè ll’acqua du mare,
ll’addore de ginestre ‘a primmavera,
a voglia ‘i ‘na passiata a Pont’u Muolo,
saglì a Chiaia ‘i Luna primma che fa sera
pe’ ghi a vedè comme tramonta ‘u sole,
ll’aria ca s’appiccia ‘i russo e ‘i viola
e ‘nu riflesso d’oro a mmiezzo ‘u mare.

Simme fatte accussì, simme Punzisi,
tenimme sangue ‘i rotunno dint’i vene
sentimmo ‘u desiderio ‘i turnà a casa
comme sti pisci che ogni primmavera
tornano acca’ pe ‘ ce fa felici.”

Carmine Pagano

“ Sangue ‘i Rotunne”
Poesie Ponzesi



In questa poesia Carmine descrive perfettamente i sentimenti di un ponzese che vive lontano dalla sua isola…bellissime parole!!!
Io la chiamo semplicemente ponzite….

sabato 4 luglio 2009

Ponza...descritta da Montale

“Un’isola che ha saputo rimanere un’isola.
Un microcosmo a sé.
Ponza è scontrosa e bellissima.
Ritrosa, diffidente e mai prevedibile.
Tra fichi d’India, bouganville e esplosioni di ginestre,
mi perdo nella bellezza dei suoi tramonti
e trovo sulla terra il mio paradiso”

Eugenio Montale


In questa foto aerea si vede il porto di ponza con le sue casette colorate.
Arrivando, con la nave, si prova un’emozione così forte da lasciarti senza parole….
Sembra di entrare nel mondo delle fiabe….
Che magia!!!
Si vede, anche, la spiaggia di Frontone….deserta….ma bella…nella quiete primaverile.

venerdì 26 giugno 2009

Il calamaro di Candidina

Anni fa, a Ponza, vivevano delle persone che con la loro semplicità, a volte, suscitavano ilarità.
Una di queste era Candidina, che abitava nella zona della Parata.
Ogni suo vestito aveva la caratteristica di due belle tasche capienti da cui usciva di tutto….
Da qui il famoso detto:” tieni i sacche i Candidina”.
Era molto golosa…era capace in un battibaleno di mangiare interi vassoi di pasticcini….
Una sera sua madre aveva degli ospiti per cena…
Aveva preparato, tra le altre cose, un grosso calamaro “mbuttunatu”, specialità ponzese, e l’aveva posizionato, con cura, sul piatto di portata.
Lo aveva fatto mettere da una sua nipote in alto, sulla cristalliera, per portarlo in tavola al momento giusto.
Ad un certo punto della serata fece cenno alla nipote di prendere quella prelibatezza e già pregustava la bella figura…
La nipote salì sulla sedia, prese il piatto con delicatezza ma ahimè…era completamente vuoto…
I loro occhi si concentrarono su Candidina conoscendo la sua fame leggendaria…
Le chiesero:”ne sai niente?
Lei rispose:”perché non si poteva mangiare?”
Probabilmente aveva sentito il profumo…e non aveva saputo resistere…

sabato 20 giugno 2009

Oggi è San Silverio!

Per chi trascorre questa giornata lontano da Ponza è un continuo scandire delle ore pensando a quello che avviene in quel momento.
La processione è il “clou” di questa giornata…tutti seguono con lo sguardo la piccola barca piena di garofani rossi su cui è poggiata la statua di San Silverio…ognuno rivolge una preghiera.
Quella barchetta mi è molto cara perché l’ha costruita, negli anni sessanta, mio padre, Ciro, per devozione al Santo.
In quel momento ti passa tutta la vita davanti…pensi alla tua infanzia…alle cose che hai fatto o che avresti voluto fare…pensi alle persone che non ci sono più…
Per questa festa ritornano a Ponza i ponzesi che vivono lontano…è un continuo abbracciarsi…salutarsi…persone che magari si rincontrano dopo una vita.
Mi manca tutto questo…tanto…
Speriamo che San Silverio possa poggiare la sua mano miracolosa sulla nostra isola, che la salvaguardi da quanti, invece, vogliono distruggerla solo per i loro interessi.
Infatti l’isola, per alcuni, è solo una macchina per fare soldi, un luogo da sfruttare in estate.
San Silverio proteggi Ponza e i ponzesi onesti!!!

venerdì 12 giugno 2009

Sognare…Ponza…si può?

“Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi Sogni,
perché c’è un’unica creatura che può fermarti,
e quella creatura sei tu.
Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi Sogni,
non smettere mai di cercare,
tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa…”

Peter O’Connor da “Ali sull’oceano”


Può darsi che io sia una sognatrice, ma il mio animo è ricco interiormente al contrario di alcune “PERSONE” che hanno un’aridità nel cuore e continuano ad essere ipocrite,
Che desolazione!!!
Vivono nel loro egoismo, nella loro ignoranza ritenendo che andando in chiesa si possa essere dei buoni cristiani.
Non è così!!!
Le circostanze della vita mi hanno portata lontano dalla mia isola…ma NESSUNO mi impedirà di ritornarci come e quando vorrò…
E come scrive, nella poesia Peter O’Connor, “realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa”.
E su questo non ho dubbi!!!

sabato 6 giugno 2009

Una pagina di vita ponzese di tanto tempo fa…

Questa foto ritrae una pagina di vita ponzese… 
 Un gruppo di persone si accinge a festeggiare il viaggio inaugurale,sulla linea di Ponza, di una nave,forse il Falerno. Portano in dono la statuetta di San Silverio.
Mi è stata inviata da Rita.
Si riconoscono Monsignor Dies, Don SalvatoreTagliamonte, Michele Regine (nonno di Rita) dott. Sandolo, Alberto Migliaccio e Ciro Iacono (mio padre).     
                                                                                                                             
Sarebbe bello poter riconoscere le altre persone…chissà…
Gli orizzonti perduti non ritornano mai… F. Battiato
I ricordi non cambiano…imprimono nella memoria immagini della nostra vita…da rivedere nei momenti di nostalgia…

sabato 23 maggio 2009

Un giorno di maggio….a Ponza

Il giorno in cui sono nata ho creato un bel trambusto….soprattutto ho rovinato la festa a mia sorella che doveva fare  la Prima Comunione.
In realtà la mia nascita era prevista un po’ di tempo prima ma io non ne volevo sapere di lasciare le comodità del grembo materno e…alla fine ho scelto il giorno giusto…

In questa foto sono in braccio a mia sorella….questa volta mio fratello si è fatto fotografare…
 

sabato 9 maggio 2009

L'uomo e il mare

Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio,
contempli la tua anima
nello svolgersi infinito della sua onda…
Charles Baudelaire
In questa foto aerea il mare tra l’isola di Ponza ( punta Incenso) e Gavi è trasparente, è fantastico…sembra quello dei Caraibi…no è SOLO il Tirreno…
A volte si va alla ricerca di luoghi lontani ed invece li abbiamo a portata di mano…e non sappiamo cogliere la loro UNICITA’

mercoledì 29 aprile 2009

Mattina

M'illumino d'immenso.
di G.Ungaretti
In questa foto aerea dell'isola di Ponza è ben visibile l'Arco Naturale,splendida scultura della natura.
Che mare!!!

lunedì 20 aprile 2009

La stagione migliore…

In primavera a Ponza c’è veramente un’esplosione di colori!!!
Il giallo delle ginestre si contrappone all’azzurro del mare rendendo l’isola ancora più bella.
Ma non solo ginestre…
Nei piccoli giardini fioriscono fresie, viole, malvarosa che inebriano con il loro profumo.
Se chiudo gli occhi….mi sembra di sentirlo quel profumo…
Da ragazzina, in questo periodo, spesso andavo a fare delle passeggiate in campagna e raccoglievo bellissimi fiori profumati.
Pensando ai fiori…mi viene in mente un bambino di Ponza, Silverio, a cui davo ripetizioni, che mi era molto affezionato.
Ogni giorno mi portava un fiore….era veramente carino!
Una volta, però, mi portò un crisantemo e ci restò male quando gli spiegai che, dalle nostre parti, è un fiore che si porta ai morti.
Dopo però ci siamo fatti un sacco di risate…ed ogni tanto mi divertivo a prenderlo in giro.
Ho molta nostalgia di quel tempo….di quei luoghi….di quelle persone…

mercoledì 8 aprile 2009

Il terremoto

In questi giorni siamo tutti sconvolti per il disastro provocato dal terremoto in Abruzzo, per la morte e distruzione che ha devastato quel territorio.
Scosse di terremoto che abbiamo avvertito chiaramente anche noi nelle nostre case vicino Roma.
Siamo stati svegliati nel cuore della notte dal letto che ballava, oggetti che si spostavano, lampadari che oscillavano….secondi interminabili…sembrava non finire più.
Abbiamo pensato subito che da qualche parte doveva esserci stato qualcosa di terribile…infatti…dal televideo è apparsa subito la notizia dell’epicentro e dell’intensità.
Povera gente!!!
Siamo sconvolti anche noi che abitiamo a cento chilometri di distanza.
Ieri riportavano, sul giornale, la mappa sismica del Lazio e Ponza risulta non classificata.
Questo non vuol dire che a Ponza non ci siano stati terremoti perché nell’ottocento ci sono state diverse scosse sismiche.
Mio nonno, Salvatore, raccontava l’ondeggiare delle case sopra i Conti, luogo dove lui viveva e ci diceva che in caso di terremoto dovevamo rifugiarci sotto l’architrave delle porte.
Il 16 novembre 1892 ci fu una forte scossa che spaventò molto gli abitanti dell’isola e fece un sopralluogo anche il sismologo G.Mercalli.
Dalla sua relazione emerge che l’arcipelago è soggetto ad eventi sismici di relativa violenza che raramente raggiungono il sesto grado.
Mercalli scrive che il fenomeno del1892 non era di origine vulcanica ma dovuto al fatto che sotto Ponza ci siano cavità sotterranee in cui persisteva qualche residuo di attività chimica che produce sviluppo di materie gassose.
Scrive pure che durante quella scossa, a Palmarola, si staccarono massi dalle rocce a picco presso la Forcina e furono distrutte alcune “parracine”.
Comunque tornando indietro nel tempo pare ci siano state scosse sismiche a Ponza, circa 33, dal 1 novembre 1755 all’agosto del 1890.
C’è da dire che i periodi sismici di Ponza furono di pochi giorni e accompagnati da boati provenienti dal sottosuolo.
Questo è quello che siamo riusciti a sapere…ma qualcuno ha fatto più qualche rilevazione?
Possiamo dormire sonni tranquilli? Chi lo sa…

domenica 29 marzo 2009

Una magia….un’isola…

Approdare a Ponza, isola magica, dove il profumo del mare si mescola con quello della macchia mediterranea….
Seguire le orme del passato dove la leggenda si confonde con la storia….
Ascoltare il silenzio di un tramonto quando il cielo si tinge di rosso e il sole precipita nel mare….dietro Palmarola…
Che spettacolo straordinario!!!
 

mercoledì 25 febbraio 2009

Bambini nel tempo

Mentre guardo il mare,
il mio pensiero va
alla latitudine di un’altra età,
quando ci credevo nelle favole,
sempre con la testa fra le nuvole,
sogni e desideri diventavano realtà
dentro il libro della fantasia.
Era la stagione della vita in cui non c’è malinconia….

( da Calma Apparente) Eros Ramazzotti

In questa foto la bambina piccolina in braccio alla mamma sono io, ci sono anche mio padre e mia sorella, mentre mio fratello non si è voluto far fotografare.
Il ricordo non muore mai……
 

giovedì 12 febbraio 2009

L’isola di Zannone

Quando si parla dell’arcipelago Ponziano si decantano sempre le bellezze di Palmarola, il fascino delle cale di Ponza, ma di Zannone si dice solo che fa parte del Parco Nazionale del Circeo.
È invece una gemma incastonata nel mar Tirreno, è l’isola verde infatti c’è un bellissimo bosco di lecci e tanta macchia mediterranea.
L’isola, soprattutto di notte, si annuncia ai naviganti, con quell’inebriante insieme di profumi sprigionati da cespugli di ginestra, lavanda, rosmarino, timo, lentisco ed erica.
Zannone è interessante anche dal punto di vista faunistico infatti c’è una colonia di mufloni, molti uccelli sia stanziali che di passo, ma non ci sono serpenti.
A proposito di serpenti…c’è una vecchia leggenda che lega questi animali al pescatore Sennone, da cui l’isola pare abbia preso il nome.
“Tanto tempo fa….un re si arrabbiò con un giovane pescatore che aveva incantato sua figlia con il suo bel canto.
Per punizione lo mandò in quell’isola piena di serpenti, amanti però della bella musica.
Il pescatore se fosse ritornato tutto intero avrebbe potuto sposare la figlia del re.
L’impresa sembrava impossibile…ma lui era un ragazzo geniale perciò veniva chiamato Sennone e cominciò a cantare ininterrottamente conducendo i serpenti fino al mare, dove… annegarono.
Da quel giorno possiamo ammirare le bellezze di Zannone senza essere disturbati dai serpenti.”
Sono molti anni che non vado a Zannone e ricordo con piacere il dott. Spadazzi, amico romano di mio padre. Amava quest’isola in modo particolare e trascorreva le sue vacanze nella casa del faro.
Ora sull’isola ci vivono le guardie forestali che sorvegliano l’isola onde evitare atti di bracconaggio.
L’isola si può comunque visitare e per godere del suo splendore bisogna camminare un bel po’….ma il tutto sarà ricompensato da un grande senso di libertà….

domenica 25 gennaio 2009

I rifiuti

Anche Ponza, nelle ultime settimane, ha avuto problemi con l’immondizia.
Sul monte Pagliaro si erano accumulate tonnellate di rifiuti di ogni genere…di conseguenza aria irrespirabile e spettacolo poco edificante.
I rifiuti di Ponza vengono portati, per lo smaltimento, nella discarica di Borgo Montello, a Latina, ma pare che ultimamente ci siano stati dei problemi.
Nell’isola, purtroppo, non c’è alcuna raccolta differenziata quindi niente riciclaggio.
Non c’è proprio la cultura per una cosa del genere….
Credo quindi che per avere questo bisogna iniziare dalle scuole, spiegare ai bambini, attraverso dei progetti, che anche loro possono fare qualcosa per l’ambiente e per la loro isola.
E come? Cominciando a separare la carta, la plastica, il vetro…già sarebbe un buon inizio…
Far capire loro che quelle cose ormai inutili possono essere riutilizzate attraverso delle lavorazioni specifiche.
I bambini sono delle spugne, immagazzinano tutto e andando a casa cercheranno di coinvolgere la loro famiglia.
Se non li educhiamo a fare determinati gesti tutto sarà vanificato…sono loro il FUTURO.
Ovviamente anche il comune di Ponza dovrà fare la sua parte con contenitori adeguati e avere un’isola più pulita.
Anzi sarebbe bello che i bambini incontrassero il sindaco e riuscissero a coinvolgerlo in un progetto di raccolta differenziata.
Sarebbe proprio fantastico!!!
Sto sognando? Ma no…forse i bambini potrebbero ottenere più degli adulti…basta crederci.
 

giovedì 1 gennaio 2009

Una storia d’amore……d’altri tempi

Mio padre Ciro incontrò mia madre Elvira, per la prima volta, da una sarta, Rosa Galano,da cui lei si recava per imparare i primi rudimenti di cucito, come si usava una volta, per essere una buona moglie.
Rimase colpito dalla sua bellezza!!!
Lei aveva appena diciassette anni, occhi azzurri, capelli neri, fisico sottile.
Veramente molto bella…
Per lui….un vero colpo di fulmine!!!
Quella doveva essere la donna della sua vita….ma come fare per avvicinarla…per corteggiarla?
La madre di lei, Assunta, era molto severa e i tempi erano quelli che erano….
Un giorno mentre pranzava con la sua famiglia,Ciro sentì suo fratello raccontare, con entusiasmo, di una ragazza che aveva visto da quella sarta.
Era la stessa!!!
Mio padre ebbe paura che suo fratello gliela soffiasse e scrisse una lettera a nonna Assunta esprimendo quello che provava per sua figlia.
Quella lettera mia madre non l’ha mai letta perché, nel frattempo, era andata a Ventotene, da sua sorella, quindi non sapeva di Ciro.
Per un caso fortuito, Elvira ritornò a Ponza con il motoveliero di nonno Peppino, papà di Ciro, poiché non c’erano più navi di linea dopo l’affondamento del Santa Lucia.
Durante la traversata venne indicata come la fidanzata di Ciro ma lei non sapeva niente, restando perplessa….
Dopo tante peripezie, Ciro,che era anche lui un bel ragazzo, riuscì ad incontrare Elvira, s’innamorarono e non si sono più lasciati.
Il loro sogno d’amore è stato allietato dalla nascita di cinque figli.
Complimenti a loro!!!



“Mano nella mano
abbiamo attraversato
i continenti di questa terra,
ma nessuno era vasto
come il mio amore per te.
Insieme abbiamo navigato
Tutti gli oceani,
ma nessuno era profondo
come il mio amore per te.”

Wilbur Smith
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