domenica 16 novembre 2008

Linea blu….a Ponza

Sabato scorso, finalmente, Linea blu ha fatto il suo bel servizio sull’isola di Ponza.
Ormai disperavo di vederla…in questa stagione televisiva avevano trasmesso di tutto, anche Ventotene, ed ero convinta che Ponza fosse ignorata del tutto...
Mi sbagliavo!!!
È apparsa una Ponza, per lo più sconosciuta ai turisti che la visitano durante l’estate, con i colori tenui dell’autunno….ma sempre bellissima.
Niente caos, niente pontili che la deturpano, niente barche che vanno avanti e indietro, la vera Ponza che io conosco bene…
Hanno intervistato la signora Luisa De Luca Spignesi, simpatica nonnina che ha da poco compiuto cento anni, perfettamente lucida e autonoma.
Complimenti a lei!!!
Donatella Bianchi poi è andata in barca con dei pescatori che hanno raccontato il loro modo di pescare. Non dimentichiamo che i ponzesi sono dei veri maestri nell’arte della pesca, li troviamo in tante parti del mondo.
Molto toccante il servizio su San Silverio, nella chiesa di Ponza centro, con sottofondo la canzone dell’Immacolata scritta tanti anni fa da Monsignor Dies….mi ha fatto tornare indietro nel tempo…a quando da ragazzina frequentavo la parrocchia.
Non poteva mancare Ernesto Prudente, lo storico locale, che ha spiegato l’uso del Murenario romano detto anche grotte di Pilato.
Si è vista una Palmarola stupenda ma non mi è piaciuto quell’obbrobrio a Punta Vardella davanti a quella grotta….ma chi l’ha autorizzato? Possibile che nessuno ha visto niente? Eppure è così evidente….
Hanno fatto anche delle riprese a Le Forna, precisamente a Cala dell’Acqua, dove l’anno scorso c’è stata una frana e ancora non è agibile. Si è vista quella terribile ferita causata dalla miniera di bentonite che ha visto tante abitazioni distrutte e abitanti costretti ad emigrare.
Che brutta pagina di storia!
Nell’insieme Ponza è stata raccontata abbastanza bene….ho provato tanta nostalgia…come credo l’abbiano avuta i molti ponzesi che vivono lontano e che l’amano con tutto il cuore….come me.
 

domenica 2 novembre 2008

L’orazione

Durante la guerra per avere notizie dei propri cari che combattevano, per la Patria, in luoghi lontani, bisognava attendere qualche telegramma, se arrivava…oppure…il nulla.
Le mamme non sapevano, per mesi, cosa fosse successo ai propri figli ed alcune disperate si affidavano a delle persone, che dopo aver recitato una preghiera, ricevevano dei messaggi che solo loro riuscivano ad interpretare.
Mia nonna, Assunta, era molto preoccupata per suo figlio Antonino, di cui non aveva notizie da un po’ di tempo e chiese aiuto ad una sua vicina di casa, Santella, che aveva questo dono.
Una sera mia nonna, accompagnata da mia madre che era molto giovane, andò da Santella per un’orazione.
All’improvviso la vallata dei Conti fu illuminata da una luce, si udirono passi di soldati in marcia, qualcuno che prima stava per affogare e poi si sgrullava l’acqua di dosso.
Santella spiegò a mia nonna che suo figlio aveva avuto un problema con l’acqua, stava bene ma non poteva comunicare con la famiglia.
Dopo pochi giorni arrivò il sospirato telegramma e informava che Antonino era prigioniero degli inglesi ma aveva rischiato di morire annegato.
Santella ci aveva preso!!!
A mia madre, quando racconta questa storia, vengono ancora i brividi…
 
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